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Come funziona la cedolare secca per un contratto di uso transitorio?

Luisa Coppola
Luisa Coppola
2025-07-26 06:29:18
Numero di risposte : 15
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Il regime opzionale della cedolare secca prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali per il reddito derivante dall’affitto dell’immobile e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo per registrazioni, risoluzioni e proroghe del contratto. Anche i contratti di locazione di tipo strumentale possono essere assoggettati al regime opzionale della cedolare secca. L’imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un’aliquota del 10%. Scegliendo la cedolare secca, il locatore rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente. Il regime della cedolare si applica anche alle eventuali pertinenze affittate insieme all’abitazione.
Harry Caputo
Harry Caputo
2025-07-26 03:06:51
Numero di risposte : 18
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La cedolare secca può essere un’opzione agevole sia per i proprietari di diritto dell’immobile, sia per chi, per usufrutto, ne detiene il reale godimento. Stipulare un contratto transitorio con cedolare secca significa non pagare imposta di registro e imposta di bollo, contrariamente a quanto succede nelle registrazioni di contratti di locazione ordinari. In aggiunta a questa agevolazione, c’è quella più importante che consiste nel pagare una imposta sostitutiva al posto di pagare l’Irpef sul reddito derivante dalla locazione. Puoi scegliere la cedolare secca al momento della registrazione del contratto o negli anni successivi, tenendo conto del fatto che durante la durata dell’opzione rinunci implicitamente all’aggiornamento del canone di locazione. Un’eventuale proroga del contratto con cedolare secca deve essere richiesta entro 30 giorni dalla scadenza del contratto. Per quanto riguarda l’imposta sostitutiva, questa è pari al 21% del canone annuo, se a canone libero stabilito dalle due parti, o al 10% del canone annuo, se a canone concordato. Il pagamento ricalca le stesse scadenze dei versamenti Irpef, limitando così al massimo le possibilità di errore. La cedolare secca nei contratti transitori presenta quattro vantaggi principali: nessun pagamento delle imposte di bollo e di registro, nessun cumulo del canone d’affitto sui tuoi redditi.