Quando l'Inps riconosce l'accompagnamento?

Matilde Monti
2025-08-30 10:41:34
Numero di risposte
: 16
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata dall’INPS.
Si tratta di una forma di sostegno concessa per incentivare l’assistenza domiciliare della persona invalida e per evitare il ricovero in ospedale.
L’indennità di accompagnamento spetta dal mese successivo alla presentazione della domanda.
Al primo pagamento l’INPS versa gli arretrati e gli interessi, mentre i pagamenti successivi sono corrisposti mensilmente.
L’indennità di accompagnamento è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa del “caregiver” e si può sommare al percepimento della pensione di inabilità civile.
Una volta ricevuta la richiesta in circa 2 settimane l’INPS vi inviterà ad un colloquio per le verifiche, prima di confermare l’invalidità.
Per poter inoltrare la richiesta, il certificato medico digitale, redatto ed inoltrato all’INPS dal proprio medico di base, deve riportare una delle seguenti indicazioni: la persona è impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.
I prerequisiti per richiedere l’indennità di accompagnamento sono: il riconoscimento di invalidità totale e permanente del 100% l’impossibilità della persona malata di deambulare o di svolgere le normali attività quotidiane in autonomia.

Cirino Carbone
2025-08-22 07:51:50
Numero di risposte
: 19
L’indennità di accompagnamento viene riconosciuta ai malati che presentano una condizione d’invalidità del 100% e che necessitano di assistenza continua poiché non sono in grade di deambulare autonomamente oppure non sono autonomi nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana. Per gli ultrasessantacinquenni il diritto all’indennità è subordinato alla condizione che essi abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni dell'età. Nel verbale Istituto nazionale di previdenza sociale possono essere riportate le seguenti diciture: «invalido ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (L. 508/1988)» oppure «con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore (L. 508/1988)». Ciò significa che è stato riconosciuto il diritto all’indennità di accompagnamento. Decorrenza: l’assegno per l’accompagnamento spetta dal mese successivo alla presentazione della domanda, se non altrimenti stabilito dalla Commissione.

Maddalena Lombardi
2025-08-15 13:13:26
Numero di risposte
: 22
Per ottenere l’indennità di accompagnamento sono necessari i seguenti requisiti: riconoscimento di totale inabilità per affezioni fisiche o psichiche; trovarsi nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, oppure nell’impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita con la conseguente necessità di un’assistenza continua.
La presentazione della domanda per il riconoscimento dell’invalidità si articola in due fasi: la compilazione e l’invio telematico del certificato medico da parte del proprio medico curante, ovvero da un medico abilitato dall’INPS; la presentazione telematica della domanda all’INPS, da abbinare al certificato medico introduttivo.
Il richiedente ha 90 giorni di tempo, dall’invio del certificato medico, per inoltrare la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile.
Una volta presentata la domanda, al cittadino viene comunicata la data di convocazione per la visita di accertamento sanitario, la quale sarà eseguita da un’apposita Commissione Medica.
Nel caso di affezioni da patologie oncologiche, la visita è fissata entro 15 giorni dalla domanda.

Amedeo Lombardi
2025-08-03 08:57:34
Numero di risposte
: 13
L'indennità di accompagnamento si ottiene solo dopo aver presentato la domanda telematica all'INPS come per tutte le altre provvidenze economiche, richiedendo una visita di accertamento medico sanitario.
L'indennità viene erogata dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
È corrisposta per 12 mensilità con un importo mensile fissato anno per anno.
L'indennità di accompagnamento spetta anche ai ciechi assoluti alle persone che sono sottoposte a chemioterapia o a altre terapie in regime di day hospital e che non possono recarsi da sole all'ospedale.
Spetta ai bambini minorenni, incapaci di camminare senza l'aiuto di una persona e bisognosi di assistenza continua.
Spetta alle persone affette dal morbo di Alzheimer e dalla sindrome di Down, alle persone affette da epilessia, sia a coloro che subiscono attacchi quotidiani, sia a coloro che abbiano solo di tanto in tanto le cosiddette "crisi di assenza".
Questo beneficio spetta a coloro che, pur capaci di compiere materialmente gli atti elementari della vita quotidiana, necessitano di accompagnatore perché sono incapaci di rendersi conto della portata dei singoli atti che vanno a compiere e dei modi e dei tempi in cui gli stessi devono essere compiuti.

Giuseppe Romano
2025-07-26 13:40:35
Numero di risposte
: 26
L’indennità di accompagnamento è un beneficio Inps e viene concesso a chi è affetto da gravi patologie.
Ricordiamo che il requisito fondamentale è l’essere riconosciuti invalidi al 100%; a questo poi va aggiunto uno dei seguenti casi: non essere in grado di deambulare da soli; avere bisogno di un’assistenza continua; terapia oncologica.
Bisogna ricordare che trovare la patologia nell’elenco ministeriale non basta per ricevere le indennità previste dalla legge.
Ogni paziente è un caso a sé e viene esaminato dall’Inps accuratamente.
Per questo motivo la procedura che porta al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, così come quella per il riconoscimento dell’invalidità, è lunga e può presentare diverse difficoltà.
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