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Quando sei in infortunio ti possono licenziare?

Andrea Longo
Andrea Longo
2025-07-26 22:55:43
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Di norma, il lavoratore conserva il diritto al posto di lavoro durante la malattia: però, se le assenze superano un certo numero di giorni, non solo cessa l'erogazione dell'indennità, ma il datore di lavoro può procedere con il licenziamento. L'indennità di malattia si interrompe decorsi 180 giorni nell'arco di un anno. Pertanto, il lavoratore ha diritto a 6 mesi all’anno di indennizzo; decorso tale termine, lo stesso non potrà più beneficiare di alcun sostegno economico. Relativamente, invece, al periodo di conservazione del posto di lavoro, anche noto come periodo di comporto, è anch'esso determinato dai contratti collettivi e, generalmente, coincide con il limite di 180 giorni nell’arco di un anno previsto per le indennità INPS: esso vale sia per le assenze continuative che per quelle frammentate. Tuttavia, il periodo di comporto per la conservazione del posto di lavoro è simile a quello della malattia, come confermato anche dalla Corte di Cassazione. Pertanto, se le assenze per infortunio o malattia superano i 180 giorni, il datore di lavoro può legittimamente risolvere il contratto, a meno che l'infortunio non sia stato causato dalla mancata adozione delle misure di sicurezza da parte del medesimo datore di lavoro: in questo caso, infatti, l’infortunio non è conteggiato nel periodo di comporto.