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Cosa succede al datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro?

Lazzaro Villa
Lazzaro Villa
2025-07-27 01:28:23
Numero di risposte : 9
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Il datore di lavoro risulta sempre e comunque responsabile in caso di infortunio sul lavoro, quando manca l’attuazione di misure specifiche previste dalla legge o esigibili in termini di prudenza, perizia, e diligenza del buon padre di famiglia, idonee a impedirne l’evento lesivo. L’omessa prevenzione di manovre imprudenti da parte del lavoratore fa ricadere sul datore di lavoro le eventuali lesioni colpose. Dell’infortunio del dipendente risponde il datore di lavoro, insieme all’INAIL a cui va immediatamente comunicato il sinistro se prevede lesioni che causano inabilità per più di tre giorni, nelle seguenti circostanze: quando l’infortunio sia dipeso dalla mancata adozione, da parte del datore di lavoro, delle misure di sicurezza che tutelano l’integrità psico-fisica dei dipendenti quando il datore di lavoro è stato condannato penalmente per il fatto dal quale l’infortunio è derivato quando la sentenza penale stabilisce che l’infortunio è avvenuto per fatto imputabile agli incaricati della direzione o sorveglianza da parte del datore di lavoro Un’altra importante caratteristica di questo tipo di responsabilità riguarda il fatto che se il rischio è generale, ne risponde sempre il datore di lavoro in prima persona e non le figure intermedie, ma il datore apicale. Il datore di lavoro “è sempre responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia quando ometta di adottare le misure protettive, comprese quelle esigibili in relazione al rischio derivante dalla condotta colposa del lavoratore, sia quando, pur avendo adottate le necessarie misure, non accerti e vigili affinché queste siano di fatto rispettate da parte del dipendente”.
Rosolino Battaglia
Rosolino Battaglia
2025-07-27 00:38:36
Numero di risposte : 14
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Se non adempie correttamente agli obblighi di comunicazione o denuncia, rischia sanzioni amministrative e, in caso di omissioni gravi, anche responsabilità di tipo penale o civile. Il datore di lavoro ha 2 giorni di tempo per inviarla telematicamente all’INAIL. In questi casi urgenti, è ammesso anche l’invio con mezzi rapidi, come PEC, fax o telegramma, purché vi sia tracciabilità. Se l’infortunio comporta il decesso del lavoratore o un pericolo di vita immediato, la legge è ancora più severa: il datore di lavoro deve trasmettere la denuncia all’INAIL entro 24 ore. Nel frattempo, il datore di lavoro dovrà tenere traccia dell’accaduto, anche per eventuali accertamenti futuri. La prognosi è superiore a 3 giorni, qui scatta l’obbligo di denuncia di infortunio vera e propria.
Gioacchino De Santis
Gioacchino De Santis
2025-07-26 22:21:45
Numero di risposte : 16
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In caso di infortunio sul lavoro, il datore di lavoro è soggetto a precisi obblighi. Il lavoratore che ha subito l’infortunio deve rivolgersi al pronto soccorso, al medico curante o a quello eventualmente presente in azienda. Il datore di lavoro, entro due giorni dalla ricezione del certificato, sarà obbligato a inoltrare la comunicazione o la denuncia di infortunio all’INAIL in riferimento alla certificazione già trasmessa dal medico o dalla struttura sanitaria. È importante sottolineare che sporgere denuncia è fondamentale affinché il lavoratore venga indennizzato dall’INAIL. Dal 1° al 3° giorno, sarà il datore di lavoro a pagarlo: al 100% della retribuzione normalmente percepita dal lavoratore per quanto riguarda il giorno dell’infortunio; al 60% fino al terzo giorno successivo il giorno dell’evento. Dal 4° giorno subentra l’INAIL, che indennizzerà il lavoratore: al 60% della sua retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno; al 75% dal 91° giorno fino all’avvenuta guarigione.
Fulvio Pellegrini
Fulvio Pellegrini
2025-07-26 22:20:16
Numero di risposte : 15
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Il datore di lavoro è tenuto, a norma di legge, a denunciare all’Inail l’infortunio occorso al proprio dipendente entro due giorni da quello in cui ne abbia avuto notizia. Ciò avviene normalmente a seguito della denuncia immediata che il lavoratore è tenuto a presentargli. L’obbligo di denuncia per il datore di lavoro è valido unicamente per gli infortuni che sono stati prognosticati non guaribili entro tre giorni. Il datore di lavoro dovrà allegare alla denuncia gli estremi del certificato medico che deve essere già stato trasmesso all’Inail direttamente dal medico che ha prestato soccorso. Inoltre, dal punto di vista del risarcimento del danno, un datore di lavoro esemplare dovrebbe denunciare l’infortunio alla propria compagnia assicurativa e fornire gli estremi della polizza all’infortunato. Se il lavoratore omette di dare immediatamente avviso dell’infortunio che ha subìto al proprio datore di lavoro e il datore di lavoro, a sua volta, non avendo avuto in altro modo notizia dell’infortunio occorso al proprio dipendente, non presenta denuncia dell’infortunio all’Inail il lavoratore perderà l’indennità relativa ai giorni precedenti a quello in cui il datore ha avuto concretamente notizia dell’infortunio.
Nadir Silvestri
Nadir Silvestri
2025-07-26 21:11:39
Numero di risposte : 18
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Nel caso di infortunio sul lavoro con prognosi superiore ai 3 giorni, al fine di ottenere la tutela assicurativa INAIL il lavoratore è obbligato a darne notizia al proprio datore di lavoro trasmettendogli apposita certificazione medica. Tale comunicazione deve essere immediata e tempestiva nell’interesse del lavoratore stesso, dato che non ottemperando a tale obbligo si perde il diritto alle prestazioni INAIL per i giorni antecedenti a quello in cui il datore ha avuto notizia dell’evento. Spetta, poi, al datore di lavoro entro due giorni da quando il lavoratore gli ha fornito notizia dell’evento assieme agli estremi del certificato medico, trasmettere la certificazione medica in modalità telematica all’INAIL. A pagare per l’infortunio sul lavoro sono il datore di lavoro e INAIL e nel dettaglio: la retribuzione dell’infortunio sul lavoro spetta al datore di lavoro a partire dal giorno dell’evento che ha causato il danno al lavoratore, per i tre giorni successivi; all’INAIL oltre il quarto giorno. La retribuzione che viene erogata al lavoratore dal datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro ammonta: al 100% per il giorno in cui è avvenuto l’incidente, considerato giornata di lavoro completa; al 60% per i 3 giorni successivi dovuti dal datore di lavoro, salvo diverse disposizioni contenute nei CCNL. La retribuzione a partire dal quarto giorno in poi è erogata dall’INAIL e al lavoratore spetta in questo caso un’indennità pari al: 60% della retribuzione fino al 90° giorno di infortunio; 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore.