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Quanti soldi si possono prendere per danni morali?

Gioacchino De Santis
Gioacchino De Santis
2025-08-06 18:15:04
Numero di risposte : 21
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Il danno morale consiste in una sofferenza interiore e psicologica che il danneggiato è costretto a subire conseguentemente a un illecito altrui. L'art. 1226 c.c. ha stabilito riguardo la quantificazione del risarcimento del danno morale, come di tutti i pregiudizi di tipo non patrimoniale, che "se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa". Il calcolo del danno morale varia se esso è collegato o meno a una lesione psico-fisica. Infatti quando il danno biologico è superiore a 3 punti percentuali, quello morale viene solitamente risarcito in automatico. Inoltre si può procedere alla personalizzazione del risarcimento entro le percentuali massime di aumento previste dalle Tabelle del Tribunale di Milano. Occorre, però, dare conto nella motivazione della sussistenza di peculiari ragioni di apprezzamento meritevoli di tradursi in una differente considerazione in termini monetari. Sulla personalizzazione del danno si è espressa anche la Cassazione Civile, Sez. III, con sentenza n. 5691 del 23 marzo del 2016. In questa occasione, ha chiarito che la quantificazione dei danni morali in una frazione del biologico non ne esclude una misurazione superiore a quanto stabilito dalle Tabelle del Tribunale di Milano.
Egisto Monti
Egisto Monti
2025-07-27 01:50:32
Numero di risposte : 24
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Il pregiudizio morale è una sofferenza interiore soggettiva. Per danno morale significato rimanda a un perturbamento psichico o pregiudizio arrecato alla dignità o integrità, massima espressione della personalità di ogni individuo. La sofferenza morale, senza ulteriori connotazioni in termini di durata, integra il pregiudizio non patrimoniale. Deve trattarsi di un turbamento dell’anima, di un dolore sofferto, che non abbia generato degenerazioni patologiche della sofferenza. Inoltre non è invece necessaria la prova dell’entità di esso. I danni morali, sebbene siano spesso riconosciuti dal giudice, non sono semplici da quantificare. Il calcolo danno morale varia se esso è collegato o meno al calcolo danno fisico, cioè un pregiudizio biologico. Infatti quando quello biologico è superiore a 3 punti percentuali, quello morale viene di solito risarcito in automatico. Per quantificare il danno, il giudice di solito ricorre al criterio della cosiddetta “equità”. La quantificazione danno morale risarcimento è soggetta a personalizzazione. La quantificazione dei danni morali in una frazione del biologico non ne esclude una misurazione superiore a quanto stabilito dalle Tabelle del Tribunale di Milano.