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Quando rivolgersi a un sindacato?

Rosita Martino
Rosita Martino
2025-07-27 12:18:44
Numero di risposte : 12
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La vertenza sindacale viene fatta dal lavoratore quando il datore di lavoro non rispetta o pregiudica un suo diritto, contravvenendo alla legge o al contratto collettivo. Di solito, si fa vertenza per casi di mobbing, per le ore lavorate e non retribuite, per il mancato pagamento della retribuzione o del TFR o per il mancato riconoscimento di ferie e permessi, ma anche in caso di licenziamento ritenuto ingiusto. Il lavoratore può rivolgersi al sindacato per proporre una vertenza contro il datore di lavoro. Invece di anticipare costi, il lavoratore può concordare con il sindacato di pagare una percentuale del denaro recuperato, come forma di “ringraziamento” per il supporto, o compensare il consulente legale del sindacato per l’aiuto fornito. Per fare vertenza bisognerà rivolgersi ad uno dei funzionari di riferimento all’interno della propria categoria. In alternativa, sarà possibile rivolgersi all’ufficio vertenze legali, nato proprio per fornire assistenza a tutti i settori produttivi che indirizzerà il lavoratore verso la giusta categoria interna. Va tenuto presente, in conclusione, che i termini di prescrizione della vertenza sindacale possono variare a seconda del tipo di diritto che si intende proteggere e delle dimensioni dell’azienda coinvolta. In genere, si applica un periodo di prescrizione di cinque anni.
Gianantonio De Angelis
Gianantonio De Angelis
2025-07-27 11:04:24
Numero di risposte : 14
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È consigliabile rivolgersi al sindacato quando si ritiene di essere stati licenziati ingiustamente. Si riscontrano differenze retributive rispetto al CCNL applicato. Non sono state riconosciute indennità di malattia, infortunio o maternità. Non è stato corrisposto il TFR. Si contesta il disconoscimento del rapporto di lavoro subordinato. Si intende impugnare un contratto a tempo determinato o licenziamento durante il periodo di prova.
Renato Mazza
Renato Mazza
2025-07-27 10:58:13
Numero di risposte : 15
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In alcuni casi, un lavoratore potrebbe pensare o avere motivo di credere di essere vittima di una ingiustizia sul lavoro, da parte dei suoi superiori o direttamente da parte del proprio datore di lavoro. In casi come questi, e in altri casi di problematiche professionali, è possibile rivolgersi ad un sindacato. I casi per i quali ci si può rivolgere ad un sindacato sono potenzialmente sconfinati. Alcuni dei motivi per cui può essere possibile rivolgersi ad un sindacato sono: mobbing sul lavoro, molestie, discriminazioni dirette o indirette subite da parte di colleghi o del datore di lavoro. In caso di dubbio sulla possibilità o opportunità di sottoporre un tema o una questione sorta in ambito lavorativo ad un sindacato, è sempre possibile richiedere un consulto gratuito e senza impegno ad uno studio legale di diritto del lavoro. Ovviamente, in alternativa, è anche possibile rivolgersi ad uno studio legale o ad un avvocato del lavoro per capire come procedere. In caso di dubbi su quale sia la modalità migliore per far valere la tutela dei propri diritti lavorativi, se la vertenza sindacale o altre, è sempre possibile rivolgersi ad un sindacato per avere informazioni o per una consulenza.
Enzo Conti
Enzo Conti
2025-07-27 10:37:35
Numero di risposte : 11
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Allora potrai rivolgerti al sindacato di categoria, avvocato, commercialista, consulente del lavoro, conciliatore sindacale. Il sindacato di appartenenza, conciliatore sindacale, o l’avvocato che hai scelto dovrà contattare il datore di lavoro che verrà quindi convocato fine di trovare una conciliazione. Quali sono quindi i compiti del sindacato? Contrattare nuovi termini del contratto collettivo di categoria affinché sia il più possibile a tutela del dipendente, e promuovere azioni collettive e individuali qualora i diritti dei lavoratori non vengano rispettati.
Alessandro Costantini
Alessandro Costantini
2025-07-27 10:21:45
Numero di risposte : 13
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Se un lavoratore ritiene che il datore di lavoro non rispetti i suoi diritti contrattuali e sindacali può rivolgersi a un’organizzazione sindacale o a un avvocato per far cessare tale situazione ed eventualmente ottenere un risarcimento del danno patrimoniale subìto. In entrambi i casi, viene dapprima tentata la via della conciliazione. Se tale via risulta impraticabile, il lavoratore può citare in giudizio il datore di lavoro dinanzi al giudice del lavoro, che dovrà dirimere la vertenza. Se il lavoratore contesta la legittimità del licenziamento, può citare in giudizio il datore di lavoro per ottenere un risarcimento del danno patrimoniale subito.
Cira Sala
Cira Sala
2025-07-27 09:52:48
Numero di risposte : 14
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La vertenza sindacale viene gestita solitamente dai sindacati o dall'ispettorato del lavoro, sono delle contestazioni gratuite rivolte al lavoratore o al dipendente, che solitamente non richiedono l'intervento di un avvocato. La procedura non prevede di essere avviata solo una volta cessato il rapporto di lavoro: il lavoratore può muoversi benissimo anche quando è alle dipendenze dell'azienda. Avviare una pratica di vertenza prevede tempi molto ampi, tengono conto solo del diritto fatto valere e della prescrizione, che è diversa a seconda della controversia. La prescrizione si divide in due blocchi di termine: 10 anni, per il diritto alla qualifica maggiore, per ottenere il risarcimento di danno da omissione contributiva, e da violazione da parte del datore degli obblighi derivanti dal contratto lavorativo. 5 anni invece per ottenere il risarcimento della retribuzione, dei contributi previdenziali, indennità che spettano al dipendente, come il trattamento di fine rapporto, l'indennità sostitutiva del preavviso. Il dipendente che non intende iscriversi al sindacato, può rivolgersi direttamente ad un avvocato.
Noah Barone
Noah Barone
2025-07-27 09:07:27
Numero di risposte : 13
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Se ritieni di aver subito mobbing, molestie o discriminazioni sul lavoro, dovresti contattare un sindacato. Dovresti anche rivolgerti ad un sindacato se ritieni di essere discriminato/a a causa della tua condizione di immigrato/a. Il sindacato può assisterti nella procedura per denunciare formalmente.