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Quando è meglio separarsi?

Andrea Longo
Andrea Longo
2025-08-13 05:35:40
Numero di risposte : 26
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Quando sono sopravvalutate accade che le persone, pur essendo convinte di non potere più essere felici con il partner non lo lasciano perché le paure prendono il sopravvento. La paura del futuro, di ciò che potrebbe accadere, la paura di rimanere soli, la paura di non farcela, la paura che il partner soffra troppo, la paura che i figli soffrano troppo. Nel caso in cui si decida di separarsi bisogna mettere in conto che non sarà facile, che ogni separazione rappresenta per noi un lutto, un dolore. Detto questo, spesso, la separazione è una scelta sana, che dà l’occasione ai coniugi, se sono infelici insieme, di potere avere una nuova occasione di libertà, di gioia, di prendersi dalla vita ciò che il rapporto toglieva. Se è vero che i figli della separazione soffriranno è altrettanto vero che per loro, vivere in una famiglia in cui si litiga spesso, in cui c’è freddezza o distacco emotivo, in cui i partner è evidente che non si amano, risulta essere una sofferenza ancora più grande.
Marianna Ferrara
Marianna Ferrara
2025-08-07 05:05:22
Numero di risposte : 18
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Lasciarsi fa paura ma anche vivere una vita che non ci appartiene lo fa, no? Ammettiamolo: quando non ci sono più i presupposti per stare insieme in termini di sentimento, lo si capisce. A quel punto ci sono due strade: far finta di niente o lasciarsi. Personalmente ho sempre pensato che la seconda strada è il più delle volte quella più onesta. Non parlo di quando ci sono figli piccoli: lì la questione si complica parecchio e credo che mantenere una facciata se si pensa che per loro sia la soluzione migliore sia una decisione sacrosanta. Perché negarsi la possibilità di essere di nuovo felici se si ha la consapevolezza che ormai non lo si è più? Io sarò romantica, ma chi si accontenta di un rapporto infelice non è viceversa troppo amareggiato? Quante amiche parlano quasi con fastidio dei loro mariti o dei loro fidanzati? Per questo non riuscirei a stare con qualcuno se non credessi più nel rapporto che ci lega. Perché nel tempo si cambia, perché si è lavorato male su quel rapporto, perché ci si innamora di qualcun altro. Il motivo per cui ci si riscopre disinnamorati non ha importanza. Ma perché invece tanti che non si amano più continuano a stare insieme? Lasciarsi non sarebbe una questione di onestà?
Piccarda Russo
Piccarda Russo
2025-07-27 20:04:15
Numero di risposte : 22
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Riconoscere quando è il momento di separarsi non significa solo riconoscere i conflitti di superficie, ma anche sintonizzarsi su quei sottili segnali emotivi che sussurrano “qualcosa non va”. Comprendendo questi indicatori emotivi critici, potrete capire se è giunto il momento di scegliere un percorso diverso per il vostro benessere e la vostra felicità futura. Ti accorgi che i momenti d’intimità diminuiscono, le conversazioni diventano superficiali e il tempo trascorso insieme perde significato. La disconnessione emotiva può portare a conseguenze serie come depressione e ansia, ma puoi intervenire attraverso una comunicazione aperta e onesta con il tuo partner. Se noti questi segnali, non ignorarli. Riconoscere questi pattern è il primo passo per decidere se è tempo di cercare aiuto o considerare la separazione. A volte, prendere le distanze dal partner diventa non solo un’opzione, ma una necessità per ritrovare equilibrio e serenità personale. Se senti un immediato sollievo quando siete lontani e la convivenza ti genera costante oppressione, è importante ascoltare questi segnali. Ricorda, prenderti cura di te non è egoismo, ma necessità. I segnali che indicano l’esaurimento della fiducia sono: La presenza di gaslighting persistente può erodere gravemente il tuo senso di realtà e autostima. Se ti ritrovi in questa situazione, ricorda che scegliere di separarsi può essere un atto di coraggio e amor proprio, necessario per il tuo benessere futuro. Ignorare questi segnali può portare a conseguenze irreversibili per il benessere personale.