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Come si può dimostrare un danno esistenziale?

Guendalina Barone
Guendalina Barone
2025-07-28 12:56:58
Numero di risposte : 15
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Il danno esistenziale può essere riconosciuto solo se il fatto è lesivo di diritti inviolabili costituzionalmente tutelati, la lesione risulta di un certo rilievo e il danno non corrisponde a mero disagio o fastidio. Il pregiudizio esistenziale fa parte del danno non patrimoniale e è risarcibile indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla capacità di produrre reddito. Spetta al danneggiato l’onere di provare in modo tangibile e oggettivamente accertabile il pregiudizio subito. Successivamente, data la soggettività del danno e l’assenza di una normativa unica, sarà compito del giudice valutare, caso per caso, la sussistenza del danno e determinare l’entità del risarcimento. La valutazione del risarcimento avviene per via di equitativa e applica i criteri stabiliti dalle Tabelle del Tribunale di Milano. Tuttavia, circostanze eccezionali consentono al giudice di stabilire un aumento dell’ammontare del risarcimento, tramite la personalizzazione. Il danno biologico, quello morale e quello dinamico-relazionale costituiscono pregiudizi non patrimoniali ontologicamente diversi e tutti risarcibili. Infatti, secondo la sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 2217/2016, il danno esistenziale può essere riconosciuto solo se il fatto è lesivo di diritti inviolabili costituzionalmente tutelati, la lesione risulta di un certo rilievo e il danno non corrisponde a mero disagio o fastidio. Ciò è ribadito anche dalla sentenza della Cassazione del 11 novembre 2008, n. 26972, la quale chiarisce che qualora nel danno esistenziale si intendesse includere pregiudizi non lesivi di diritti inviolabili della persona, tale categoria sarebbe del tutto illegittima, posto che simili pregiudizi sono irrisarcibili, in virtù del divieto di cui all'art. 2059 c.c.. Il danno esistenziale consiste nell'alterazione delle abitudini e degli assetti relazionali propri dell’individuo, all’interno e all’esterno del nucleo familiare, con modificazioni negative delle modalità di espressione e realizzazione della personalità nel mondo esterno. Infatti, a differenza del danno morale, quello esistenziale ha effetti tangibili, concreti, visibili dall’esterno e comporta l’impossibilità di svolgere attività abituali. Questo pregiudizio racchiude tutte le lesioni dei valori fondamentali della propria esistenza. Quindi comprende tutto ciò che può provocare forti disagi e alterazioni della personalità nella vittima. Gli effetti negativi si manifestano nella qualità della sua vita sociale e delle sue abitudini personali.