Cos'è la concorrenza?
Tolomeo Piras
2025-09-14 14:07:06
Numero di risposte
: 20
Concorrenza perfetta è una forma di mercato caratterizzata dall'alto numero di venditori e compratori e dall'omogeneità del prodotto offerto.
Le caratteristiche che contraddistinguono un tale tipo di mercato sono:
— atomicità: nel mercato sono presenti numerosi soggetti economici, ognuno dei quali domanda ed offre beni che costituiscono una piccolissima percentuale della merce complessivamente presente sul mercato.
— trasparenza: le condizioni delle contrattazioni, i prezzi e la qualità delle merci sono note a tutti gli operatori;
— libertà: ciascun operatore è libero di acquistare o vendere le quantità che desidera.
— omogeneità: tutti i compratori possono acquistare beni che presentano analoghe caratteristiche presso un qualsiasi produttore;
— fluidità: i produttori e i consumatori al prezzo di mercato riescono a vendere e ad acquistare tutta la merce che desiderano.
In regime di concorrenza perfetta i consumatori non sono in grado, né come singoli né come gruppo, di influire con la loro condotta sul prezzo del bene.
Analogamente, gli offerenti del bene non sono in grado di determinare un prezzo senza tener conto della concorrenza.
La curva di domanda che l'impresa deve fronteggiare è una retta orizzontale poiché qualsiasi variazione della quantità offerta non può modificare il prezzo di mercato.
In concorrenza perfetta, perciò, la curva di domanda che l'impresa deve fronteggiare è uguale sia alla curva del ricavo medio sia a quella del ricavo marginale.
In concorrenza perfetta, perciò, l'imprenditore renderà massimo il profitto totale quando espanderà la produzione fino al punto in cui il costo marginale è uguale al prezzo ed al ricavo marginale.
Tiziana Palumbo
2025-09-11 08:51:17
Numero di risposte
: 26
Termine che si usa per indicare la competizione tra persone o enti sul mercato,
finalizzata all'acquisizione e alla conservazione della clientela.
La possibilità di ciascun soggetto di accedere al mercato è una libertà costituzionalmente prevista dall'art. 41 Cost.,
che autorizza limiti a tale libertà, per realizzare fini di utilità sociale.
L'ordinamento giuridico è teso ad evitare la formazione di situazioni monopolistiche o oligopolistiche e a garantire che la concorrenza si svolga in modo corretto e leale,
prevedendo due ordini di limiti, gli uni legali e gli altri negoziali.
Sono vietati espressamente atti configurabili come illeciti anticoncorrenziali.
Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con il datore di lavoro.
Valentina Gatti
2025-08-28 12:59:29
Numero di risposte
: 23
La concorrenza obbliga le imprese a offrire continuamente la miglior gamma possibile di prodotti ai prezzi più convenienti perché, altrimenti, i consumatori compreranno da altri. In un libero mercato, il commercio dovrebbe essere un gioco competitivo i cui beneficiari ultimi siano i consumatori. A volte le imprese cercano di limitare la concorrenza. La Commissione controlla: gli accordi di limitazione della concorrenza, ossia i cartelli e gli altri accordi sleali nei quali le imprese si mettono d'accordo per non farsi concorrenza e spartirsi il mercato. le abusi di posizione dominante, ossia i comportamenti con i quali un'impresa molto forte cerca di escludere i concorrenti dal mercato. le concentrazioni, ossia le fusioni e gli altri accordi con i quali due o più imprese uniscono le loro forze, definitivamente o temporaneamente, il che è legittimo purché il mercato si espanda e i consumatori ne ricavino un vantaggio. le liberalizzazioni, ossia l'apertura alla concorrenza di mercati come quelli dei trasporti, dell'energia, delle poste e delle telecomunicazioni, in precedenza spesso riservati a un'azienda statale che operava in regime di monopolio: in questo caso occorre assicurarsi che il processo di liberalizzazione non lasci l'ex monopolista in una posizione di indebito svantaggio. le sovvenzioni statali alle imprese: i governi possono dare un sostegno finanziario alle imprese solo se gli aiuti non falsano la concorrenza tra le imprese dei diversi paesi dell'UE e non danneggiano l'economia nel suo insieme. l'operato delle autorità nazionali garanti della concorrenza, che sono anche responsabili dell'applicazione di una parte del diritto della concorrenza dell'UE, in modo che sia fatto rispettare allo stesso modo in tutta l'Unione.
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