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Cosa sono i contratti di coworking e come funzionano?

Danny Longo
Danny Longo
2025-09-05 23:30:18
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Il contratto di coworking prevede normalmente la possibilità di utilizzo di una connessione internet, scanner e stampante/fotocopiatrice. I costi di questi servizi si possono includere o nel canone oppure pagati a consumo, magari utilizzando tessere a scalare. I costi di “manutenzione ordinaria” dei locali sono di norma compresi nel pagamento effettuato dal professionista. La durata del contratto è molto variabile a seconda delle esigenze del professionista e, come tutti i contratti, può essere prorogato su accordo delle parti. Il contratto può anche essere verbale ma, ovviamente, la forma scritta è quella preferibile. Nel contratto sarebbe opportuno indicare cosa viene utilizzato, i termini dell’ utilizzo e i costi, nonchè il canone da corrispondere. Le parti del contratto di coworking sono due: concedente e utilizzatore. Il concedente può essere sia una persona fisica che giuridica proprietaria di un immobile a uso commerciale, appositamente strutturato in modo da creare diverse postazioni per ufficio, sia divise sia in open space. L’utilizzatore può essere un professionista che svolge una professione intellettuale quale avvocato, commercialista, architetto, agente di commercio, pubblicitario che intende avere una postazione lavorativa essenziale e temporanea, ma fornita di attrezzature complete.