Quali sono le spese da pagare se vado in affitto?
Massimiliano Carbone
2025-10-23 15:11:13
Numero di risposte
: 26
Le tasse da pagare sull’affitto al Fisco sono imposte sul ricavato proveniente dall’affitto stesso.
Il proprietario di casa, nel contratto di locazione, può scegliere tra due opzioni, che determinano che tipo di tassazione sarà da versare: la tassazione ordinaria o la cedolare secca.
Se si intende affittare a terzi il proprio immobile, le tasse da pagare sull’affitto al Fisco sono imposte sul ricavato proveniente dall’affitto stesso.
Kristel Ferretti
2025-10-13 05:17:32
Numero di risposte
: 24
L’inquilino, dovrà farsi carico delle spese ordinarie.
Si tratta dunque dei costi relativi alle opere per mantenere in efficienza l’immobile e per rimuovere il deterioramento prodotto dall’utilizzo del bene locato.
All’inquilino spettano le spese per: la manutenzione ordinaria di ascensore antenna televisiva e illuminazione pulizia annuale, impianto e filtri, messa a riposo stagionale;
lettura contatori; forna motrice, combustibile; consumo combustibile, acqua, energia elettrica disotturazione dei pozzetti e condotti.
Spettano all’inquilino nel caso in cui l’appartamento sia affittato.
Le spese per il servizio di portineria, invece, sono a carico del conduttore nella misura del 90%, salvo che le parti abbiano convenuto una misura inferiore.
Danny Lombardo
2025-10-10 04:25:15
Numero di risposte
: 24
Se affitti un immobile, ci sono alcune spese da considerare, come le tasse sull’affitto.
La cedolare secca non consente di adeguare il canone e di portare in detrazione crediti fiscali.
In base allo scaglione Irpef, l’aliquota può essere del 23% per i redditi fino a 28.000 euro, del 35% per i redditi da 28.001 a 50.000 euro e del 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.
Con la cedolare secca, l’aliquota è fissa al 21% o al 10% per contratto concordato.
La base imponibile può variare a seconda della scelta tra tassazione ordinaria o cedolare secca.
Inoltre, ci sono detrazioni disponibili per la tassazione ordinaria, ma non per la cedolare secca.
L’imposta di registro e bolli può essere applicata nella tassazione ordinaria, ma non nella cedolare secca.
L’adeguamento del canone al tasso d’inflazione è possibile solo con la tassazione ordinaria.
Le agevolazioni IMU possono essere applicate in entrambe le opzioni, a condizione che si abbia un contratto concordato.
I vantaggi della cedolare secca includono la tassazione fissa e l’esenzione dall’imposta di registro e bolli, mentre gli svantaggi includono la mancata possibilità di adeguare il canone di locazione e di portare in detrazione crediti fiscali.
In generale, la scelta tra tassazione ordinaria e cedolare secca dipende dalle esigenze specifiche del locatore e dal reddito imponibile.
La cedolare secca può essere più conveniente per redditi più alti, mentre la tassazione ordinaria può offrire maggiori vantaggi per redditi più bassi.
È importante considerare attentamente le opzioni disponibili e scegliere quella che meglio si adatta alle proprie necessità.
Inoltre, è fondamentale tenere presente che le norme fiscali possono variare nel tempo, quindi è sempre consigliabile consultare unprofessionista per avere informazioni aggiornate e personalizzate.
Rosita Pagano
2025-09-27 16:52:41
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: 24
Oltre all'affitto mensile, ci sono varie spese che un inquilino deve sostenere regolarmente: spese di consumo, eventuali spese per pulizie e luce delle scale e spese condominiali o eventuali lavori di miglioria dell'appartamento.
Le riparazioni urgenti possano essere eseguite direttamente dal conduttore, salvo rimborso da parte del proprietario, purché gliene sia data contestuale comunicazione.
Il conduttore ha l’obbligo di pagare il corrispettivo periodico alla scadenza prestabilita, rispettando sempre le modalità di pagamento pattuite.
Vania Sanna
2025-09-20 10:27:19
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: 21
La realtà è che la nuova legge consente ai proprietari di addebitare agli inquilini spese come la comunità dei vicini, le tasse immobiliari o la spazzatura.
Tuttavia, fai attenzione, perché questo non è universale.
Nelle aree tese, questi oneri possono essere applicati all'inquilino solo se il contratto precedente li includeva già.
La commissione delle agenzie immobiliari può essere percepita come una spesa amministrativa.
Fino a poco tempo fa, gli inquilini dovevano pagare di tasca propria le spese di agenzia.
Ma ora le cose sono cambiate.
Dalla nuova legge sulla casa, è il proprietario che paga i costi di gestione dell'immobile.
È obbligatorio, altrimenti l'inquilino può segnalare.
Tuttavia, ciò non significa che il proprietario non possa influire indirettamente su questa commissione sul prezzo totale di affitto della casa.
Potrei farlo purché riuscissi ad affittarlo comunque al prezzo richiesto.