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Quali sono le spese di manutenzione ordinaria?

Pasquale Mazza
Pasquale Mazza
2025-09-20 13:49:22
Numero di risposte : 21
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Le spese di manutenzione ordinaria sono quelle destinate a garantire il mantenimento in efficienza e in sicurezza di un bene, consentendone il normale utilizzo senza modificare la sua struttura o funzione. Le spese di manutenzione ordinaria sono costi di natura ricorrente atte a integrare o mantenere in efficienza le immobilizzazioni; contabilmente sono addebitate in conto economico fra i costi per servizi ed esauriscono i propri effetti nell’esercizio in cui sono sostenute. Al contrario, le spese di manutenzione straordinaria riguardano interventi di natura eccezionale che comportano un miglioramento significativo, un aumento della capacità o una modifica strutturale del bene. In particolare la disciplina fiscale delle spese di manutenzione, riparazione ammodernamento varia a seconda che esse si riferiscano a beni di proprietà dell’impresa o a beni utilizzati dall’impresa, ma di proprietà di terzi. Sulla scorta di quanto indicato dal principio contabile nazionale OIC n. 16 occorre ricordare quali sono le principali differenze fra le spese di manutenzione ordinaria e quelle di manutenzione straordinaria. Al contrario le spese di natura straordinaria rappresentano spese di natura non ricorrente sostenute per apportare migliorie ai cespiti esistenti e che producono di fatto incremento della capacità produttività ed un allungamento della vita del bene. Tali spese vanno ad aumentare il costo storico del bene su cui sono stati eseguiti gli interventi stessi. Va sottolineato che nel caso in cui le spese incrementative abbiano l’effetto di prolungare la vita utile residua del bene, nel rispetto del principio contabile.
Margherita Silvestri
Margherita Silvestri
2025-09-20 10:44:15
Numero di risposte : 29
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Le spese di manutenzione sono quelle sostenute per mantenere in efficienza le immobilizzazioni materiali onde garantire la loro vita utile prevista, nonché la capacità e la produttività originarie. Le spese di manutenzione ordinaria sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo risultante, al 01/01 dell’esercizio, dal registro beni ammortizzabili. In caso di imprese neo costituite, per il 1° esercizio occorre far riferimento al costo complessivo dei beni risultante alla fine dell’esercizio. Se la durata dell’esercizio è inferiore o superiore a 12 mesi l’importo deducibile va ragguagliato alla durata dell’esercizio. L'eventuale eccedenza è deducibile per quote costanti nei 5 esercizi successivi.
Grazia Marini
Grazia Marini
2025-09-20 09:22:17
Numero di risposte : 20
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Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, che dal bilancio non risultino imputate ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili nel limite del 5 per cento del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili quale risulta all'inizio dell'esercizio dal registro dei beni ammortizzabili. Per le imprese di nuova costituzione il limite percentuale si calcola, per il primo esercizio, sul costo complessivo quale risulta alla fine dell'esercizio. L'eccedenza e' deducibile per quote costanti nei cinque esercizi successivi. Per specifici settori produttivi possono essere stabiliti, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, diversi criteri e modalita' di deduzione. Resta ferma la deducibilita' nell'esercizio di competenza dei compensi periodici dovuti contrattualmente a terzi per la manutenzione di determinati beni, del cui costo non si tiene conto nella determinazione del limite percentuale sopra indicato. Il limite del 5% puo' variare per specifici settori produttivi, quali ad esempio le imprese di autotrasporto, siderurgiche, estrattive, navi e aeromobili.