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Come si divide l'eredità di una casa in comunione dei beni?

Pericle Benedetti
Pericle Benedetti
2025-09-29 08:16:57
Numero di risposte : 21
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La suddivisione delle quote ereditarie varia a seconda del numero e della tipologia di eredi legittimi al momento della morte del de cuius. In mancanza di figli, ascendenti e fratelli/sorelle spetta tutta l’eredità al coniuge superstite, anche se separato (e non divorziato), purché senza addebito. Se i coniugi si trovavano in comunione dei beni, lo stato di comunione si scioglie e il coniuge superstite aggiunge alla sua metà il restante 50% del patrimonio totale. Al coniuge superstite, inoltre, spetta anche il diritto di abitazione della casa familiare e l’uso di tutti gli arredi presenti. Solo figli: in assenza del coniuge superstite, succedono in parti uguali tutti i figli, siano essi legittimi o naturali, cioè riconosciuti, ma nati fuori dal matrimonio. In caso di premorienza di uno dei figli, la quota a lui spettante viene suddivisa tra i suoi eredi legittimi. Concorso tra figli e coniuge: se sono presenti sia figli che coniuge superstite, concorrendo con un figlio, spettano ad entrambi parti uguali. Ognuna di queste è pari ad 1/2 del totale, mentre il concorso con due o più figli attribuisce al coniuge 1/3 dell’eredità e i restanti 2/3 suddivisi in parti uguali tra tutti i figli (art. 581 c.c.).
Sandra Damico
Sandra Damico
2025-09-29 07:20:28
Numero di risposte : 22
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La comunione ereditaria si scioglie attraverso un procedimento di divisione, che consente al coerede di diventare unico proprietario dei beni che gli sono assegnati ed il cui valore corrisponde a quello della sua quota ereditaria. Si distinguono diversi tipi di divisione ereditaria. Divisione contrattuale Si ha quando i coeredi concordano sull’effettuazione della divisione e sul suo contenuto, in questo caso la divisione si realizza attraverso un accordo tra i coeredi che prende il nome di contratto di divisione. Il contratto di divisione deve essere stipulato tra tutti i coeredi a pena di nullità. Se ha ad oggetto beni immobili o altri diritti reali immobiliari deve avere forma scritta, essere autenticato da un notaio e trascritto. Divisione giudiziale Si ha quando i coeredi non riescono ad accordarsi: in tal caso dovranno rivolgersi al giudice. La legge prevede due tipi di procedimento. Divisione a domanda congiunta Essa presuppone che i coeredi siano d’accordo sul fatto di dividere il patrimonio ereditario e sull’entità delle rispettive quote, ma non sui beni da cui ciascuna delle porzioni da assegnare in proprietà ai singoli coeredi deve essere composta. Divisione giudiziale ordinaria È una causa civile ordinaria, che può essere azionata quando i coeredi non concordano sul fatto di dividere i beni di cui sono comproprietari oppure non concordano sulle modalità per attuare la divisione.
Samuel Ferretti
Samuel Ferretti
2025-09-29 06:40:18
Numero di risposte : 24
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L’eredità non va divida con il coniuge, nemmeno in comunione dei beni: secondo il codice civile, i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione non rientrano nella comunione. Se il coniuge in comunione dei beni muore, l’altro ha diritto a succedergli; poiché però la comunione comportava la divisione a metà del patrimonio comune – con eccezione dei beni personali -, in successione cade solo il 50% dei beni del defunto: ciò significa che il superstite, così come gli altri familiari, possono subentrare pro quota solo in questa metà, in quanto la restante parte è già nella titolarità del coniuge sopravvissuto. In altre parole, quando la persona che muore era in comunione dei beni, solo la metà del suo patrimonio deve essere spartita tra gli eredi. La comunione dei beni incide a monte sulla successione, determinando il patrimonio che deve essere devoluto agli eredi, ma non a valle, non potendo incidere sulle quote o sui chiamati alla successione, i quali sono sempre gli stessi a prescindere dal tipo di regime patrimoniale scelto dai coniugi. Se un coniuge eredita da un proprio parente i beni ricevuti non entrano in comunione con l’altro ma rimangono nel suo patrimonio personale.
Ivonne Guerra
Ivonne Guerra
2025-09-29 04:18:35
Numero di risposte : 31
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In un regime patrimoniale di comunione dei beni, l'eredità viene suddivisa tra il coniuge superstite e gli eredi secondo modalità ben precise. Il coniuge superstite ha diritto alla metà dei beni comuni acquistati durante il matrimonio. Se la comunione dei beni è stata costituita per legge, il coniuge superstite aggiunge alla sua metà il restante 50% del patrimonio totale. La restante metà dei beni comuni viene suddivisa tra gli eredi, che possono essere i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, a seconda della situazione familiare. I beni esclusi dalla comunione dei beni, come quelli di proprietà esclusiva di ciascun coniuge prima del matrimonio o ottenuti per donazione o successione, non fanno parte dell'eredità soggetta alla divisione.