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Quali sono i rischi di avere due contratti di lavoro?

Ubaldo Sanna
Ubaldo Sanna
2025-10-19 09:09:56
Numero di risposte : 25
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L'aspetto legale in primis: il doppio lavoro non è illegale in UK, ma potrebbe violare il codice di condotta delle aziende e portare a un licenziamento in tronco. Anche in Italia il doppio lavoro non è tecnicamente illegale, ma è accettato soltanto se si tratta di due contratti part-time. Inoltre devono sussistere alcune condizioni specifiche, tra cui la trasparenza di comunicazione tra le due aziende riguardo ai dipendenti condivisi e la non concorrenza. Ma ciò che preoccupa maggiormente chi studia il fenomeno del polygamous working o lavoro poligamo, è soprattutto il grande tema dello stress e della salute mentale. Avere due lavori non significa raddoppiare lo stress: la matematica offre -tristemente- ben altre possibilità di potenza di carico, e si può essere facilmente sopraffatti dalle troppe responsabilità giornaliere. Pure se tra i consigli per fare il doppio lavoro c'è sempre quello di scegliersi impieghi meno ingaggianti, scegliendo ruoli di basse aspettative in aziende talmente grandi dove sei semplicemente un numero e non rischi visibilità. Ma la questione burnout, pronto a piombare addosso sempre più rapidamente e in modo aggressivo specialmente tra i più giovani, è la preoccupazione principale degli studiosi del fenomeno, tra i rischi legati al polygamous working.
Asia Fontana
Asia Fontana
2025-10-11 16:51:07
Numero di risposte : 26
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Il rischio in questo caso è del “Datore” di lavoro e non del prestatore. Il dipendente ha l’obbligo di comunicazione del secondo lavoro il proprio Datore di Lavoro nel caso volesse svolgere due attività parallele. Se il secondo lavoro dovesse rientrare nell’ambito dello stesso settore potrebbe essere rischioso per il lavoratore “nascondere” il fatto poiché potrebbe entrare in conflitto con la posizione nella prima azienda rischiando anche il licenziamento per giusta causa, qualora si trovi a sfruttare consapevolmente informazioni riservate per trarre vantaggio. Un attività di lavoro “autonomo” presta il fianco a potenziali sanzioni e disconoscimenti da parte dell’Ispettorato del Lavoro, della Guardia di Finanza, dell’INAIL e dell’INPS, soprattutto laddove il “secondo” lavoro viene esercitato per le classiche attività presso Pubblici Esercizi, aziende agricole, edilizia, attività commerciali o di servizi… A parere mio, e qui mi gioco la reputazione, ritengo che i limiti sul doppio lavoro “regolare” che ho appena elencato, costringano da una parte i lavoratori che hanno voglia di lavorare e bisogno di soldi a svolgere dei lavori a nero, e dall’altra i Datori di Lavoro a fare gli “gnorri” se qualcuno dei propri dipendenti ha altre occupazioni subordinate, oppure a correre il rischio di avviarli con prestazioni autonome.