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Chi decide con chi stanno i figli in caso di separazione?

Fulvio Montanari
Fulvio Montanari
2025-10-29 19:31:26
Numero di risposte : 19
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La legge è particolarmente attenta al rapporto tra i figli ed i genitori anche durante la rottura del nucleo familiare. Normalmente il Tribunale individua uno dei due genitori con il quale i minori vivranno nella casa familiare. Per l’altro genitore, invece, verranno garantiti i cosiddetti diritti di visita. La collocazione dei bambini è intesa come il luogo in cui essi vivono prevalentemente che, generalmente è la casa dove prima viveva il nucleo familiare. Il diritto di visita del genitore non collocatario è anche un dovere, ed è impossibile rinunciarvi.
Jarno Rossetti
Jarno Rossetti
2025-10-16 01:43:18
Numero di risposte : 26
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Il genitore collocatario può essere deciso anche dalle parti medesime, se la separazione è di tipo consensuale e quindi i coniugi sono riusciti a trovare un accordo in merito a tutti gli aspetti legati alla decisione di non essere più una coppia. Nel caso in cui i genitori non riescano a trovare un accordo, anche per quanto riguarda il collocamento dei figli, allora interverrà il Giudice, il quale sceglierà il genitore in base al prevalente interesse del minore. Il Giudice, infatti, è tenuto obbligatoriamente a sentire i figli se questi abbiano più di 12 anni o, se inferiori a questa età, dovrà ascoltarli quando ritenuti capaci di discernimento. Di conseguenza dovrà tenere anche in considerazione, per quanto non ne sarà vincolato, le dichiarazioni e le preferenze espresse dai figli medesimi. La Corte di Cassazione ha cambiato orientamento ponendo alla base dell'ordinanza n. 30191/2019 proprio tale principio, ribadendo che il collocamento di ciascun figlio deve essere disposto garantendo al minore sia la stabilità morale e materiale, che il senso di sicurezza e continuità minato dalla conflittualità genitoriale. Nel caso di specie è emerso che il padre era il genitore in grado di assicurare alla minore una maggiore regolarità educativa e di vita, mentre la madre era risultata più distante emotivamente e più permissiva.
Cinzia Carbone
Cinzia Carbone
2025-10-16 00:33:48
Numero di risposte : 22
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Il bambino non decide chi sarà il genitore con cui convivere Egli semplicemente è chiamato ad esprimere i propri desideri, il proprio punto di vista. Dopodichè, in mancanza di un accordo tra genitori, è il giudice che decide. Un bambino di 3, 5, 8 anni non ha la maturità e consapevolezza necessarie per decidere questo aspetto della propria vita. Se, invece, il figlio minore è adolescente, diciamo 15, 16, 17 anni, la volontà da lui espressa è effettivamente vincolante. La legge oggigiorno è chiara: il minore che ha compiuto 12 anni deve essere ascoltato dal giudice. Quale giudice? Quello della separazione dei genitori. E anche il bambino di età inferiore ai 10 anni deve essere ascoltato, se capace di discernimento. In parole povere, a partire dai 12 anni l’ascolto è un obbligo. Prima dei 12 anni, dipende: sarà il Giudice a decidere se convocare il minore. L’ascolto del minore non è un interrogatorio nè una testimonianza, ma è un semplice colloquio Da questo colloquio il giudice ricava quali sono i desideri del minore in merito al genitore con cui convivere in via prevalente.