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Quando conviene fare la rinuncia all'eredità?

Giuseppina Leone
Giuseppina Leone
2025-10-17 21:29:20
Numero di risposte : 28
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La rinuncia alla eredità viene generalmente richiesta dagli eredi quando l'eredità è gravata da debiti al fine di non dovervi rispondere e in tal caso dovrà essere effettuata anche da tutti i discendenti del rinunciante. La rinuncia può essere fatta anche per agevolare altri coeredi con un unico passaggio di proprietà qualora l'eredità sia attiva. La rinunzia fatta gratuitamente a favore di tutti coloro ai quali si sarebbe devoluta la quota del rinunziante non ha effetto finché, a cura di alcuna delle parti, non siano osservate le forme indicate dalla legge. È nulla, in quanto in contrasto con il divieto di patti successori la rinuncia fatta prima dell'apertura della successione. Rinuncia alla eredità: se avviene dopo la successione serve una nuova dichiarazione
Clodovea Bellini
Clodovea Bellini
2025-10-17 21:06:11
Numero di risposte : 26
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Solitamente si esercita il diritto alla rinuncia all’eredità quando l’asse ereditario è gravato da debiti. La legge prevede, infatti, che i coeredi devono contribuire tra loro al pagamento dei debiti ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie. Tuttavia, può anche accadere che ad essere gravato da debiti sia il patrimonio del chiamato, il quale decide di rinunciare all’eredità del de cuius per evitare che i creditori possano rivalersi sul patrimonio di quest’ultimo. La rinuncia all’eredità prevede l’apertura della successione, a seguito del decesso della persona proprietaria dei beni da trasmettere. La legge prevede che la dichiarazione di rinuncia all’eredità sia espressa davanti ad un pubblico ufficiale e che sia inserita nel registro delle successioni.
Lauro Vitale
Lauro Vitale
2025-10-17 19:16:59
Numero di risposte : 23
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Se invece il defunto aveva molti debiti e pochi o nessun bene, è conveniente rinunciare all’eredità. Quando invece non si conosce la composizione del patrimonio del defunto, cioè se il passivo supera l’attivo, per non correre sia il rischio di dover pagare i debiti del defunto con il proprio patrimonio, sia di rinunciare a un’eredità attiva, si può accettare l’eredità con beneficio di inventario. Se il defunto non ha debiti e l’eredità è attiva, conviene accettare l’eredità puramente e semplicemente o tacitamente, disponendo dei beni caduti in successione. Bisogna però tenere presente che nella linea retta o nella linea collaterale, se il chiamato rinuncia all’eredità subentra suo figlio e così via all’infinito. Devono quindi rinunciare tutti all’eredità del defunto. Il problema nasce se uno di questi soggetti è minore di età e per rinunciare ha bisogno dell’autorizzazione del giudice tutelare che difficilmente la darà, a meno che non si dimostri che l’eredità è sicuramente passiva e la rinuncia è necessaria o utile per il minore.
Karim Riva
Karim Riva
2025-10-17 17:46:40
Numero di risposte : 23
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La rinuncia all’eredità con debiti è il modo più sicuro e veloce per non correre rischi. La rinuncia all’eredità, infatti, non può mai essere parziale: non è possibile rinunciare solo ai debiti. La rinuncia all’eredità, dunque, conviene solamente se si è a conoscenza dell’ammontare dei debiti del defunto. Se infatti le passività dovessero superare gli elementi attivi, allora la rinuncia corrisponde alla soluzione ottimale. La rinuncia all’eredità conviene quando il valore dei debiti è uguale o superiore al valore dei beni ereditari, o quando i beni ereditati non risultano di interesse per il chiamato.