Come si trovano gli eredi di una persona?

Andrea Marini
2025-06-17 09:14:15
Numero di risposte: 3
Analizziamo prima l’ipotesi del testamento olografo, per poi vederne le differenze con il testamento pubblico redatto dal Notaio. Quando una persona della propria famiglia ha fatto testamento olografo, è possibile che lo abbia comunicato prima della propria morte e in questo caso, al momento della stessa, saranno i familiari ad aprire il testamento per leggerne il contenuto.
Tale testamento viene poi portato da un Notaio per renderlo pubblico mediante un verbale di pubblicazione di testamento olografo.
In seguito a questi passaggi, gli eredi così come individuati potranno procedere con la dichiarazione di successione e con la eventuale divisione dei beni dell’eredità.
Quando muore una persona che ha redatto testamento pubblico, non può essere il Notaio a venire a conoscenza della morte del testatore e conseguentemente informarne gli eredi.
Anche in questo caso, ricade sugli eredi l’onere di cercare il testamento.
Se non si rinviene lo stesso presso l’abitazione del defunto, occorre recarsi presso uno degli uffici del Registro generale dei testamenti tenuto presso l’Archivio notarile, per verificare se eventualmente sia stato fatto testamento pubblico.
È il Notaio che eventualmente si occupa di consegnare tutti i testamenti pubblici a questi registri, in modo che gli eredi non debbano ricercarli presso tutti gli studi notarili.
Una volta presentato il certificato di morte presso uno dei suddetti registri, si può rinvenire un testamento pubblico.
Tutto ciò, sempre che non sia stato lo stesso testatore a comunicare ai propri familiari di essersi recato da un Notaio per farlo, cosa sicuramente raccomandabile per evitare problemi di sorta ai propri eredi.
Qualora ciò non dovesse accadere, magari per mancanza di fiducia, gli eredi hanno comunque il modo per ricercare il testamento.
Dopo aver letto la scheda testamentaria, possono decidere se accettare o meno l’eredità a seconda di quelle che sono le disposizioni più o meno favorevoli previste dal testatore.
La prima cosa da fare dopo avere accettato è sicuramente la dichiarazione di successione, con i relativi adempimenti fiscali.

Ninfa Ricci
2025-06-17 08:13:43
Numero di risposte: 3
La nomina ad eredi può avvenire tramite testamento o, in assenza del testamento, tramite la legge.
Se il testatore ha scritto di suo pugno le sue volontà, quindi un testamento olografo, la legge impone che chiunque lo ritrovi deve immediatamente consegnare il documento ad un notaio.
Solo dopo la fase di pubblicazione, sarà cura del notaio avvisare le persone indicate nel testamento ossia, gli eredi e i legatari.
Le convocazioni vengono inoltrate per raccomandata con ricevuta di ritorno direttamente all’indirizzo dell’erede, informazione reperibile attraverso lo stesso testamento o tramite gli uffici anagrafici presenti in ogni Comune.
Quando il notaio viene a conoscenza della morte del testatore, trasmette una copia del testamento alla cancelleria del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione e avvisa gli eredi e i legatari.
Se chi viene a mancare non ha redatto alcun testamento, si apre la successione legittima; ossia quella prevista dalla legge.
Nella successione legittima, l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti, agli ascendenti, ai fratelli e sorelle e agli altri parenti fino al 6° grado.
Se non ci sono eredi, il patrimonio viene devoluto allo Stato.
Se si ha il sospetto di essere eredi di un parente è importante conoscere gli altri eredi e solo dopo avviare le indagini per conoscere il patrimonio del de cuius.

Michael Caputo
2025-06-17 06:36:39
Numero di risposte: 6
È quindi il notaio, a cui sia stato consegnato il testamento, a convocare tutti gli eredi citati nel testamento stesso. E ciò avviene, come detto, all’atto della cosiddetta “pubblicazione del testamento”. La pubblicazione del testamento, ossia la sua lettura in presenza degli eredi, è un’attività che può svolgere solo il notaio a cui gli eredi hanno consegnato l’originale del testamento.
Senza la pubblicazione del testamento è verosimile che un erede possa non venire a conoscenza dell’esistenza del testamento. Tuttavia, è possibile querelare chi occulta il testamento, essendo tale comportamento un reato.
L’articolo 620 del Codice civile dispone che chiunque è in possesso di un testamento olografo appena avuto notizia della morte del testatore, deve presentarlo a un notaio affinché proceda alla sua pubblicazione. Con la pubblicazione vengono convocati tutti gli eredi per la lettura del testamento.
Se si ha notizia del fatto che uno degli eredi è in possesso del testamento ma si attarda a consegnarlo al notaio, è possibile presentare un ricorso al giudice affinché gli assegni un termine ultimo per portare a termine tale adempimento.
In presenza invece di un testamento pubblico, quello cioè redatto e custodito direttamente dal notaio, quest’ultimo non è tenuto a sapere della morte del testatore, a fare cioè indagini sulla sua eventuale scomparsa. Né esiste un ente pubblico a comunicarglielo. Saranno gli eredi quindi a dover informare il notaio affinché proceda alla successiva pubblicazione del testamento.

Benedetta Basile
2025-06-17 05:21:45
Numero di risposte: 6
Il notaio comunica l’esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui si conosce domicilio o residenza.
Il notaio trasmette copia in carta libera del testamento alla cancelleria del luogo in cui si è aperta la successione e ne comunica l’esistenza agli eredi o legatari di cui conosca il domicilio o la residenza.
Non appena il notaio viene a conoscenza della morte del testatore, apre la busta sigillata, che contiene il testamento, e lo pubblica redigendo, nella forma degli atti pubblici, verbale nel quale descrive lo stato del testamento, ne riproduce il suo contenuto e fa menzione della sua apertura.
Il notaio procede, in presenza di due testimoni, alla sua pubblicazione, redigendo verbale nel quale accerta l’identità della persona che glielo consegna, descrive lo stato del testamento, e ne riproduce il suo contenuto testuale.
Detto verbale viene sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dal notaio e da due testimoni.
Successivamente alla registrazione del verbale presso l’agenzia delle entrate territorialmente competente, ne trasmette una copia alla cancelleria del tribunale, nella cui giurisdizione si è aperta la successione.
Trasmette poi, dopo la sua registrazione, copia del verbale alla cancelleria del tribunale, nella cui giurisdizione si è aperta la successione.
Documentazione da presentare
Estratto atto di morte
Carta di identità del defunto
Carta di identità e codice fiscale di chi intende pubblicarlo, anche se non è erede.

Giulietta Conte
2025-06-17 05:16:59
Numero di risposte: 8
Dopo la pubblicazione del testamento: i passaggi
Se il testamento olografo era stato depositato presso un notaio, quest’ultimo alla morte del testatore si occuperà di pubblicarlo.
Dopo la pubblicazione e gli altri adempimenti di legge, il notaio comunica l’esistenza del testamento a eredi e legatari di cui conosce la residenza o il domicilio e può anche assistere gli aventi diritto con le procedure di successione.
La pubblicazione del testamento può essere richiesta da chiunque, senza che questo comporti l’accettazione dell’eredità.
Eredi e legatari devono informare il notaio della morte del testatore.

Mariapia Benedetti
2025-06-17 04:43:52
Numero di risposte: 6
L’ordinamento italiano stabilisce, ai sensi dell’art. 480 del Codice Civile, che il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni.
Nel nostro ordinamento non esiste una norma che individua, in assenza di testamento, una figura incaricata al rintraccio eredi di un soggetto defunto.
È quindi onere degli eredi accertarsi dello stato in vita del de cuius.
Laddove sia stato redatto, è possibile trovare il testamento lasciato dalla persona deceduta e rintracciare gli eredi, accedendo al Registro generale dei testamenti.
Il Registro ha sede presso l’Ufficio Centrale degli archivi notarili presso il Ministero della Giustizia.
Per rintracciare gli eredi legittimari è possibile richiedere, presso il Comune di residenza del de cuius, il certificato di stato di famiglia originario.
Nel caso in cui non si riescano a rintracciare gli eredi, chi è interessato può ricorrere al Tribunale per la nomina di un curatore dell’eredità giacente.
Il curatore, una volta nominato e prestato giuramento, si occuperà della custodia e dell’amministrazione dei beni dell’eredità e anche della ricerca degli eredi, effettuando le indagini dovute presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, presso gli archivi anagrafici e gli archivi catastali.
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