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Patti successori: quali tipologie esistono?

Karim Romano
Karim Romano
2025-06-25 22:54:33
Numero di risposte: 4
Esistono diversi tipi di patti successori individuati dalla giurisprudenza. I patti successori istitutivi sono accordi con cui un soggetto, chiamato istituente, nomina il proprio erede o legatario mentre è ancora in vita, attribuendogli diritti su una successione non ancora aperta. I patti successori dispositivi sono accordi con cui un potenziale erede o legatario dispone dei beni che dovrebbe ricevere da una successione non ancora aperta, come se ne fosse già titolare. I patti successori rinunciativi sono accordi con cui un soggetto rinuncia, mentre il de cuius è ancora in vita, a diritti che gli spetterebbero su una futura successione, in cambio di un corrispettivo. Tali patti sono nulle perché violano la libertà testamentaria e la tutela dei legittimari, e possono portare a incertezze e liti nella trasmissione ereditaria.
Michele Grasso
Michele Grasso
2025-06-25 20:07:35
Numero di risposte: 8
L’elaborazione teorica, per parte sua, in relazione all’oggetto degli stessi, ha poi individuato vari tipi di patti successori, e segnatamente: – i patti successori istitutivi, ossia negozi giuridici mortis causa con cui, a titolo oneroso o gratuito, si istituiscono eredi per contratto; – i patti successori dispositivi, e quindi atti giuridici tra vivi, a titolo oneroso o gratuito, di natura unilaterale o contrattuale, con cui un soggetto dispone di diritti che eventualmente gli possono spettare con riferimento ad una successione che non si è ancora aperta; – i patti successori rinunciativi, che sono atti giuridici tra vivi, a titolo oneroso o gratuito, di natura unilaterale o contrattuale, con cui un soggetto rinuncia a diritti che gli possono derivare da una successione che ancora deve aprirsi; – i patti successori obbligatori, cioè le stipulazioni finalizzate ad obbligare il de cuius a disporre delle sue sostanze in un determinato modo, o i futuri eredi o legatari a contrattare i diritti che potrebbero spettare loro con l’apertura di una successione; – i patti successori indiretti, il cui obiettivo è di aggirare il generale divieto dei patti successori attraverso la conclusione di appositi negozi giuridici – quale, ad esempio, il contratto a favore del terzo con designazione del beneficiario nella scheda testamentaria, – i cui effetti si produrranno solo dopo la morte del contraente-testatore.
Marcello Benedetti
Marcello Benedetti
2025-06-25 19:53:09
Numero di risposte: 6
Si distinguono tre tipologie di patti successori: istitutivi, ovvero le convenzioni con cui un soggetto dispone della propria successione. I dispositivi, ovvero gli atti con i quali un soggetto dispone dei diritti che gli possono spettare da una successione altrui non ancora aperta. Rinunziativi, ovvero gli atti con cui un soggetto rinunzia ai diritti che gli possono spettare da una successione altrui non ancora aperta. Il principio contenuto nell’art. 458 non si applica, per espressa disposizione del legislatore, al patto di famiglia, istituto introdotto nel nostro ordinamento con la l. 14 febbraio 2006, n. 55 e disciplinato dagli artt. 768 bis ss. c.c. Nel nostro ordinamento i patti successori sono, in ogni caso, nulli ex art. 458 c.c. Le ragioni di questo divieto sono generalmente individuate nella esclusività del testamento, atto unilaterale sempre revocabile, come negozio idoneo a disporre della propria successione, e nella tradizionale repulsione dell’ordinamento per negozi che abbiano ad oggetto la successione di altre persone ancora in vita.
Luisa Palmieri
Luisa Palmieri
2025-06-25 19:48:48
Numero di risposte: 5
Il diritto italiano distingue tre tipi principali di patti successori, tutti generalmente invalidi: Patti successori istitutivi: Accordi con cui una persona nomina, in vita, un erede o legatario per il periodo successivo alla sua morte; Patti successori dispositivi: Accordi con cui una persona dispone, in vita, di diritti su beni che faranno parte della sua eredità; Patti successori rinunciativi: Accordi con cui un erede rinuncia preventivamente ai suoi diritti successori. Sebbene i patti successori siano vietati, ci sono situazioni particolari in cui accordi simili sono ammessi, tra cui: Patti di famiglia: Accordi che permettono il trasferimento anticipato dell’azienda o delle partecipazioni societarie a uno o più discendenti, nel rispetto delle quote di legittima; Donazioni: Strumenti che consentono la distribuzione anticipata del patrimonio, purché non lesivi delle quote di legittima; Contratti di assicurazione sulla vita: Possono essere utilizzati per designare beneficiari specifici in caso di decesso. No, i patti di famiglia sono un’eccezione al divieto di patti successori, consentendo la pianificazione del trasferimento di aziende o partecipazioni societarie, nel rispetto delle norme sulla legittima. Strumenti come donazioni, assicurazioni sulla vita e patti di famiglia permettono una pianificazione patrimoniale lecita e rispettosa della legge.
Clara Mariani
Clara Mariani
2025-06-25 19:41:50
Numero di risposte: 5
Si rinvengono così tre diverse tipologie di patti successori: istitutivo in quanto il testatore pone in essere un contratto successorio; dispositivo in quanto un soggetto dispone dei diritti che egli prevede di acquistare in seguito alla morte di un altro soggetto; rinunciativo in quanto un soggetto rinuncia ai diritti che gli spettano, o che gli possono spettare, in ragione della morte di un altro soggetto. Esistono tuttavia delle forme di patti successori che sono lecite e consentite dalla legge. Si pensi alle assicurazioni sulla vita.