Accettazione tacita o espressa dell'eredità: qual è la differenza?

Alessandro Costantini
2025-06-28 20:48:56
Numero di risposte
: 4
L’accettazione espressa postula una dichiarazione, contenuta in un atto pubblico o in una scrittura privata, con la quale il chiamato accetta l’eredità assumendo la qualità di erede.
L’accettazione tacita, invece, ha luogo mediante il compimento di un atto che presuppone la volontà di accettare e che può essere compiuto solamente da chi è chiamato all’eredità, in base alla legge o in forza di un testamento.
L’accettazione tacita dell’eredità, come quella espressa, non può che valere per tutti i beni del compendio ereditario, posto che non sono ammesse accettazioni parziali di eredità.
La trascrizione dell’accettazione tacita di eredità si rende opportuna anche per i seguenti altri motivi: può accadere che il venditore risulti solo apparentemente erede e, in tal caso, l’acquirente potrebbe assistere alla sottrazione del bene.
Per evitare tali inconvenienti si trascrive l’accettazione tacita dell’eredità in modo da garantire tutti i passaggi di proprietà dell’immobile, ossia dal defunto all’erede e poi all’acquirente per effetto della vendita.

Leonardo De Santis
2025-06-20 11:16:20
Numero di risposte
: 4
L’accettazione tacita dell’eredità è la forma più economica in quanto non comporta costi né sforzi espliciti da parte dell’erede.
Si verifica quando il chiamato all’eredità agisce come un erede, esercitando poteri sul patrimonio ereditario che vanno oltre la semplice conservazione e protezione dei beni.
L’accettazione pura e semplice dell’eredità può essere espressa dall’erede in diverse modalità.
Si può distinguere tra le dichiarazioni che configurano la volontà di accettare e gli atti veri e propri di accettazione.
Per formalizzare l’accettazione e stabilire la data di accettazione, o semplificare futuri atti di compravendita immobiliare relativi ai beni ereditati, è necessario rivolgersi a un notaio.
In questo caso, il costo consiste nell’onorario del professionista, che varia in base alla complessità del patrimonio ereditato e può ammontare a circa 1.500/2.000 euro.
L’accettazione tacita non può essere revocata, e l’erede sarà responsabile dei debiti ereditari in proporzione alla sua quota, ma i beni del suo patrimonio personale potrebbero essere aggrediti, poiché il beneficio d’inventario non è applicabile.
L’accettazione con beneficio d’inventario è un’opzione costosa per gli eredi in termini di spese immediate, ma può proteggere il loro patrimonio a lungo termine.
Questo tipo di accettazione consente di rendicontare i beni ereditati in modo che siano gli unici a essere aggrediti in caso di recupero forzoso dei debiti ereditari.

Renato Mazza
2025-06-20 11:10:02
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: 9
L’accettazione dell’eredità comporta dunque una valutazione discrezionale da parte dell’erede designato, che potrebbe anche avere interesse a non accettare, quando i debiti sono superiori all’attivo del patrimonio. Si ha un’accettazione espressa quando la volontà di diventare erede viene manifestata in modo diretto, in un atto formale. Più spesso, però, ciò non avviene, e si verifica dunque quella che viene definita dalla legge accettazione tacita dell’eredità. Questa avviene quando la persona chiamata all’eredità compie un atto che implica necessariamente la volontà di accettare l’eredità, e che egli non potrebbe compiere se non nella qualità di erede. L’esempio più evidente è la vendita di un bene ereditario, o comunque il compimento di un atto dispositivo su di esso. Solo l’erede, infatti, essendo divenuto proprietario dei beni che erano del defunto, è legittimato a venderli. La legge, infatti, richiede che i potenziali eredi che sono in possesso di beni compresi nell’eredità decidano rapidamente cosa vogliono fare. Una volta compiuta, in qualsiasi modo, l’accettazione dell’eredità è definitiva, non si può più cambiare idea. Questo vale anche per l’accettazione tacita, quindi basta vendere uno solo dei beni compresi nell’eredità per diventare definitivamente erede. L’accettazione dell’eredità può essere espressa o tacita, ma in ogni caso è definitiva.

Adriano Ferrari
2025-06-20 10:53:14
Numero di risposte
: 5
L’accettazione di eredità è l’atto conclusivo del procedimento successorio, mediante il quale il cd. delato subentra nella posizione del de cuius.
Oltre alla classica accettazione espressa, l’ordinamento italiano conosce anche l’accettazione tacita e l’accettazione presunta.
In entrambi i casi manca una manifestazione espressa di volontà del delato.
Tuttavia, l’accettazione tacita si realizza mediante dei comportamenti concludenti cui è connessa l’espressione di volontà e il conseguente effetto dell'acquisto dell'eredità.
Dunque, la volontà del delato comunque assume particolare rilevanza.
Nell’accettazione presunta, invece, l’acquisto dell’eredità è previsto dal legislatore al verificarsi di specifiche situazioni, prescindendo dalla concreta sussistenza in capo al chiamato della volontà di accettare.
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