I debiti dei genitori passano ai figli?

Nico Russo
2025-06-04 11:21:02
Numero di risposte
: 8
I figli rispondono dei debiti dei genitori? Sì, ma puoi evitarlo
Quando i debiti ricadono sui figli?
I debiti dei genitori possono ricadere sui figli?
Come tutelare i figli dai TUOI debiti

Cleros Benedetti
2025-06-04 09:19:56
Numero di risposte
: 4
I debiti dei genitori passano ai figli.
In forza dell’accettazione pura e semplice, il patrimonio ereditato si mescola con quello personale dell'erede.
Di conseguenza, l'erede diventa responsabile per tutti i debiti associati all'eredità.
Se i debiti superano i beni ereditati, l'erede sarà tenuto a pagarli utilizzando il proprio patrimonio.
Inoltre, i creditori dell'erede possono rivalersi sui beni ereditati, a causa della fusione tra il patrimonio personale e quello ereditario.
Una volta accettata l'eredità, non si può più recedere e si diventa responsabili di tutti i debiti del defunto, compresi quelli oggetto di cartelle esattoriali.
Tuttavia, non tutte le tipologie di debito sono trasmissibili agli eredi.
L'obbligo di pagare i debiti del defunto sorge in capo all’erede solo ed esclusivamente nel momento in cui questi accetta l'eredità.
Il debito fiscale ereditato viene generalmente suddiviso in proporzione alla quota di eredità ricevuta da ciascun erede.
Un'eccezione a questa regola riguarda le imposte sui redditi, per le quali l'Agenzia delle Entrate può richiedere l'intero pagamento a un solo erede, applicando il principio della responsabilità solidale.

Maggiore Marchetti
2025-06-04 08:04:23
Numero di risposte
: 4
In fatto di successione, c’è una preoccupazione che accomuna i nostri assistiti: i debiti dei genitori ancora in vita possono ricadere sui figli. In linea generale, possiamo tranquillizzarti perché i debiti di un genitore ricadono solo ed esclusivamente su di lui. Esistono però due casi particolari in cui i figli sono chiamati a pagare il debito.
I casi in cui un figlio è chiamato a pagare i debiti del genitore – In caso di fideiussione. Se il figlio ha fatto da garante per un prestito o un mutuo che il genitore non è più in grado di pagare, dovrà assolutamente venire in aiuto pagando lui il debito.
Quanto esposto qui sopra vale come risposta alla domanda: “I figli rispondono dei debiti dei genitori in vita?”.
Ma il discorso cambia se i genitori sono defunti. In questo caso, tramite la successione, i debiti passano agli eredi che possono decidere cosa fare: accettare l’eredità (inclusi, quindi, i debiti) oppure rifiutarla.

Mirella Martino
2025-06-04 08:03:19
Numero di risposte
: 3
Considerato che molte persone hanno espresso dubbi in tal proposito, ho deciso di dedicare un breve approfondimento su questo argomento, premettendo fin da subito che i debiti dei genitori tendono a ricadere sui figli solamente dopo la loro morte.
Fin quando i genitori sono in vita, dunque, i figli possono dormire sonni relativamente tranquilli: tranne alcune ipotesi (se, ad esempio, hanno prestato garanzie verso il padre o la madre) non dovranno preoccuparsi dei creditori dei genitori.
Il primo e più evidente è quello dell’eredità: se i figli accettano l’eredità, costoro diventano a tutti gli effetti eredi e, dunque, responsabili dei debiti del padre o della madre, per le parti corrispondenti alle proprie quote di eredità.
Ne deriva che fino a quando i figli non accettano l’eredità, i creditori non possono agire contro di loro.
Se quanto sopra è chiaro, dovrebbe dunque esserlo anche il fatto che con la rinuncia all’eredità i figli non possono essere chiamati a rispondere dei debiti del padre o della madre: i creditori non potranno dunque pignorare i beni del figlio rinunciante.
I figli dei genitori non rischiano nulla fino a quando i genitori sono in vita, poiché è solo il debitore che risponde delle obbligazioni contratte con i propri beni presenti e futuri.
Le eccezioni a quanto sopra sono rappresentate da poche specifiche ipotesi, come il caso del figlio che presta garanzia sui debiti del padre o della madre con una fideiussione.
Alla morte del genitore il figlio risponderà dei suoi debiti patrimoniali in caso di accettazione dell’eredità.

Egisto Longo
2025-06-04 08:02:00
Numero di risposte
: 5
I debiti dei genitori ricadono solo su di loro. Dopo la morte, invece, possono passare ai figli, a meno che questi non rinuncino all’eredità. Finché il padre o la madre sono in vita, quindi, non ci si deve preoccupare dei creditori perché non hanno alcun potere di pignorare i beni di soggetti estranei all’obbligazione.
Come già detto, con l’accettazione dell’eredità il figlio diventa a tutti gli effetti erede e, come tale, responsabile dei debiti del padre o della madre. In caso di pignoramento, però, non risponde per tutte le passività lasciate dal de cuius, ma solo per la parte corrispondente alla propria quota.
Con la rinuncia all’eredità, invece, un figlio non può essere chiamato a rispondere dei debiti del padre o della madre. I creditori, compreso il Fisco, non potranno quindi pignorare i beni del rinunciante.
I figli del genitore nullatenente non rischiano, quindi, nessun pignoramento dei propri beni, fino a quando il padre è in vita, perché per legge, è esclusivamente il debitore a rispondere delle obbligazioni contratte con i propri beni presenti e futuri. Esistono alcuni debiti che non si trasferiscono agli eredi, neppure a seguito di accettazione dell’eredità e per i quali, dunque, non è dovuto alcun pagamento.
Tutti i rapporti non patrimoniali, sia personali che familiari, invece, si estinguono con la morte del titolare. Occorre affidarsi ad un professionista fidato che sappia accertare la causa dei debiti, al fine di individuare fra di essi quelli che eventualmente non interessano la sfera patrimoniale degli eredi.
Ecco quali sono i debiti che cessano con la morte:
sanzioni amministrative e tributarie
sanzioni penali
debiti di gioco e scommesse
debiti prescritti
assegni di mantenimento.

Priamo Ferraro
2025-06-04 07:01:02
Numero di risposte
: 5
Come per l’eredità dei beni attivi, anche per i debiti non c’è un automatismo, ma il passaggio da genitore a figlio si ha solo nel caso di accettazione dell’eredità.
Prima della morte del genitore, i suoi creditori non possono pertanto mai rivalersi sui figli, neanche se questi convivono.
Non possono farlo neanche prima dell’accettazione dell’eredità, in forza del semplice legame di parentela.
Quindi, se dopo la morte del genitore, il creditore pretende il pagamento dai figli che ancora non hanno accettato l’eredità, questi ultimi possono ignorare la richiesta.
Nel caso invece di accettazione dell’eredità, il figlio eredita non solo il patrimonio del genitore ma anche i suoi debiti che tuttavia saranno proporzionali alla sua quota ereditaria, ma mai per l’intero debito.
Tra gli eredi infatti non sussiste una responsabilità solidale ma una responsabilità parziaria: ciascuno risponde dei debiti del genitore entro i limiti della percentuale del patrimonio ereditato.
Per non ereditare i debiti è necessario che i l figlio rinunci all’eredità.
La rinuncia all’eredità si può fare solo dopo la morte del genitore, mai prima.
Difatti, in assenza di accettazione, l’eredità si considera rinunciata.
Tuttavia è bene sapere che l’accettazione dell’eredità può avvenire anche in forma tacita, ossia con comportamenti concludenti.
Se nel corso dei 10 anni dalla morte del genitore, il figlio compie alcuni atti, dimostra interesse all’eredità e ne determina l’accettazione con conseguente assunzione degli eventuali debiti.
L’erede per conoscere l’esatta situazione economica del defunto, e quindi valutare se accettare o meno l’eredità, può accettare con beneficio d’inventario, con la quale verrà disposto l’inventario, cioè la ricerca di tutti i beni e debiti del defunto.
È una misura cautelativa prevista dalla legge proprio al fine di evitare che un soggetto acquisisca con la successione, dei debiti sconosciuti.

Moreno Colombo
2025-06-04 06:38:43
Numero di risposte
: 6
Quando una persona viene a mancare, oltre al patrimonio, i suoi debiti non scompaiono ma passano agli eredi.
I debiti ereditari sono i debiti contratti dal defunto e che passano agli eredi al momento della sua morte.
Gli eredi possono scegliere di accettare l’eredità e quindi farsi carico sia dei beni che dei debiti, o rinunciarvi, evitando così di dover estinguere tali debiti.
Un’opzione intermedia è l’accettazione con beneficio d’inventario, che permette di saldare i debiti solo entro il valore dei beni ereditati.
È importante sottolineare che gli eredi non sono obbligati a pagare i debiti con il proprio patrimonio personale.
Nel caso di accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, essi rispondono solo con il valore dei beni ereditati.
Gli eredi possono limitare la propria responsabilità con l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario.
In questo caso, gli eredi rispondono dei debiti solo entro il valore dei beni ereditati, evitando che i propri beni personali vengano coinvolti.
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