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Quali sono gli sgravi fiscali per le madri lavoratrici?

Cesare Lombardo
Cesare Lombardo
2025-07-11 11:59:52
Numero di risposte : 9
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Resta l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con contratto a tempo indeterminato Il bonus per le mamme, lavoratrici autonome e titolari di rapporto a termine quest’anno cambia: dall’esonero contributivo parziale diventa un bonus erogato dall’Inps. Per il 2025, alle lavoratrici madri di due figli, fino al mese del compimento del decimo anno del secondo figlio, che presentano domanda all’Inps, sono riconosciuti fino a 480 euro su base annua, una somma non imponibile ai fini fiscali e contributivi. La stessa somma è riconosciuta anche alle madri lavoratrici con più di due figli e fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo, titolari di reddito la lavoro non superiore a 40mila euro su base annua. La condizione è che il reddito da lavoro non consegua da attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato e, in ogni caso, per le mensilità non occupate in tale tipologia di attività da lavoro. Le mensilità spettanti decorrono dal 1° gennaio 2025 fino alla mensilità di novembre, e come già detto sono corrisposte a dicembre, in unica soluzione, in sede di liquidazione della mensilità relativa al medesimo mese di dicembre. I costi sono valutati in 480 milioni per il 2025, di cui 418 milioni di oneri e 62 milioni di minori entrate per il 2025.
Elsa Grassi
Elsa Grassi
2025-07-11 09:39:20
Numero di risposte : 4
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La legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale dei contributi previdenziali per le madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Questo esonero, che può arrivare fino a 3.000 euro annui, è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, escludendo i rapporti di lavoro domestico. La legge di bilancio 2025 ha previsto, inoltre, un parziale esonero contributivo per le lavoratrici madri di due o più figli, a condizione che il reddito non superi i 40.000 euro annui. Questo esonero sarà valido fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e non sarà cumulabile con l’esonero previsto dalla legge di bilancio 2024. Le lavoratrici interessate possono consultare la circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27 che fornisce ulteriori dettagli sulle modalità di fruizione delle misure. L’adozione di un decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornirà ulteriori indicazioni sulla gestione di queste agevolazioni.
Monica Giuliani
Monica Giuliani
2025-07-11 07:05:22
Numero di risposte : 10
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Le lavoratrici madri con due figli possono beneficiare di un contributo mensile di 40 euro. Il contributo è cumulabile con altre prestazioni sociali, come l’assegno unico universale. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a dicembre 2025, evitando così frazionamenti e garantendo un impatto immediato sulle finanze domestiche. L’importo sarà esente da IRPEF e contributi previdenziali, ma non sarà considerato nel calcolo dell’ISEE, preservando eventuali agevolazioni collegate. Le lavoratrici a tempo indeterminato con tre o più figli non beneficeranno di questo nuovo contributo, ma potranno continuare a usufruire degli sgravi contributivi già previsti dalla manovra 2025, estesi anche al 2026.
Ubaldo Ferrara
Ubaldo Ferrara
2025-07-11 06:34:14
Numero di risposte : 10
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Dal 2025, le lavoratrici madri con almeno due figli potranno beneficiare di uno sconto sui contributi previdenziali (IVS) a loro carico. Questo vale sia per le dipendenti sia per le lavoratrici autonome, includendo anche imprenditrici e titolari di redditi da partecipazione. La durata del beneficio economico per le madri con due o più figli si estende fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Tuttavia, a partire dal 2027, per le madri con tre o più figli, l’esonero sarà prolungato fino al diciottesimo anno di età del figlio più giovane. Questo sostegno è accessibile alle lavoratrici con un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40mila euro annui, sebbene per le lavoratrici autonome il reddito venga valutato secondo criteri specifici. L’esonero si applica a molte categorie: Dipendenti pubbliche e private, con contratti a tempo indeterminato o determinato; Lavoratrici autonome, incluse imprenditrici; Titolari di redditi da partecipazione. La legge rende strutturale un aiuto già introdotto nel 2024, ma lo amplia e ne modifica alcune regole.