Come funziona la decontribuzione per le mamme nel 2025?

Annunziata Serra
2025-07-11 12:39:44
Numero di risposte
: 10
La decontribuzione per le mamme nel 2025 è stata modificata dalla Legge di Bilancio 2025, che ha reso i requisiti più inclusivi e il beneficio applicabile in modo continuativo fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Il nuovo Bonus Mamma potrà essere richiesto anche dalle lavoratrici assunte a tempo determinato e dalle autonome, escluse le lavoratrici domestiche, con un reddito imponibile inferiore ai 40.000 euro annui.
Per le lavoratrici a tempo determinato o autonome, madri di almeno due figli e con un reddito imponibile inferiore ai 40.000 euro annui, l'agevolazione non sarà più erogata sotto forma di decontribuzione ma come bonus "una tantum" erogato a dicembre.
Il tipo di esonero cambierà probabilmente, che sarà parziale e non più totale.
L'esonero contributivo sarà compatibile con il taglio del cuneo fiscale, anch'esso reso strutturale.
L'esonero passerà da totale a parziale e si rivolgerà solo alle lavoratrici con un reddito imponibile inferiore ai 40.000 euro annui.

Enrica Gatti
2025-07-11 11:04:58
Numero di risposte
: 10
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un contributo mensile di 40 euro per le lavoratrici madri con due figli, ma il decreto-legge n. 95 del 30 giugno 2025 ha ulteriormente rafforzato la misura, portando il fondo totale da 300 a 480 milioni di euro.
L’incremento permette di coprire un numero maggiore di beneficiarie, garantendo il sostegno per tutto l’anno.
Il contributo è cumulabile con altre prestazioni sociali, come l’assegno unico universale, ma non è previsto per le lavoratrici già in congedo parentale o maternità obbligatoria.
L’età del figlio più piccolo determina l’accesso: fino a 10 anni per chi ha due figli, mentre per le madri con tre o più figli, il limite sale a 18 anni se il contratto è a tempo determinato, autonomo o professionale.
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente online sul sito dell’INPS, attraverso il servizio dedicato, a partire da gennaio 2025.
Sarà necessario: certificazione dello stato di famiglia aggiornata; dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico) per attestare il limite di 40.000 euro annui; documentazione contrattuale (per le autonome e professioniste, sarà sufficiente la visura camerale).
L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a dicembre 2025, evitando così frazionamenti e garantendo un impatto immediato sulle finanze domestiche.

Pierfrancesco Sartori
2025-07-11 10:53:17
Numero di risposte
: 8
Per il 2025, alle lavoratrici madri di due figli, fino al mese del compimento del decimo anno del secondo figlio, che presentano domanda all’Inps, sono riconosciuti fino a 480 euro su base annua, una somma non imponibile ai fini fiscali e contributivi.
La cifra riconosciuta in realtà è pari a 40 euro mensili per ogni mensilità occupata in attività lavorativa, ma viene corrisposta a dicembre su base annua in un’unica tranche alla madre titolare di reddito da lavoro non superiore a 40mila.
Le mensilità spettanti decorrono dal 1° gennaio 2025 fino alla mensilità di novembre, e come già detto sono corrisposte a dicembre, in unica soluzione, in sede di liquidazione della mensilità relativa al medesimo mese di dicembre.
Da notare che si è ancora in attesa del decreto attuativo per il bonus mamme 2025 del ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze.
Poi a seguito dell’adozione del decreto, l’Inps potrà fornire le indicazioni per la disciplina e la gestione del bonus mamme 2025.
Ancora dunque non si possono presentare le domande all’Inps.

Miriam Messina
2025-07-11 09:55:58
Numero di risposte
: 5
La legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale dei contributi previdenziali per le madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.
Questo esonero, che può arrivare fino a 3.000 euro annui, è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, escludendo i rapporti di lavoro domestico.
La legge di bilancio 2025 ha previsto, inoltre, un parziale esonero contributivo per le lavoratrici madri di due o più figli, a condizione che il reddito non superi i 40.000 euro annui.
Questo esonero sarà valido fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e non sarà cumulabile con l’esonero previsto dalla legge di bilancio 2024.
Le lavoratrici interessate possono consultare la circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27 che fornisce ulteriori dettagli sulle modalità di fruizione delle misure.
L’adozione di un decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornirà ulteriori indicazioni sulla gestione di queste agevolazioni.
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