Cosa rientra nel Terzo settore?

Jacopo Ferrari
2025-07-20 01:14:49
Numero di risposte
: 8
Il Terzo Settore rappresenta un’importante e sempre più presente realtà.
Gli Enti del Terzo Settore devono rispettare determinati requisiti per essere definiti e regolamentati come tali.
Devono, inoltre, svolgere attività di interesse generale, in attuazione del principio di sussidiarietà.
Devono, infine, essere enti non profit, ossia enti che non ridistribuiscono eventuali utili o avanzai di gestione tra i propri membri o soci ma si occupano di reinvestirli, in caso, nell’attività stessa.
Lo svolgimento di attività di interesse generale e il perseguimento di finalità di utilità sociale sono quindi alla base delle organizzazioni del Terzo settore, che possono assumere diverse vesti.
Possiamo infatti elencare: organizzazioni artistiche e culturali, fondazioni, club ricreativi o sportivi, comunità, congregazioni religiose, enti del volontariato, organizzazioni non profit fornitrici di servizi di assistenza, organizzazioni che svolgono altre attività solidali di utilità sociale, nel campo della promozione dei diritti umani e civili, della tutela dell’ambiente o della promozione dello sport.
Il Codice del Terzo settore, delineato dal decreto legislativo 117/2017, identifica gli enti del Terzo settore come organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni, fondazioni e altri enti privati non societari.
Con la riforma ETS, viene eliminata la denominazione di ONLUS e vengono stabiliti oltre che semplificati, gli statuti delle organizzazioni.
Vengono disciplinate: APS Associazioni di promozione sociale, ODV Organizzazioni di Volontariato, EF Enti Filantropici, IS Imprese Sociali, incluse le cooperative sociali; SMS Società di mutuo soccorso, ETS altri Enti del Terzo Settore.

Omar Grassi
2025-07-19 20:39:07
Numero di risposte
: 10
Il Terzo settore è un insieme di enti di carattere privato che agiscono in diversi ambiti, dall’assistenza alle persone con disabilità alla tutela dell’ambiente, dai servizi sanitari e socio-assistenziali all’animazione culturale. Per far parte del Terzo settore è necessario essere: un ente privato che agisce senza scopo di lucro, svolgere attività di interesse generale, farlo per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale ed essere iscritto al registro unico nazionale del Terzo settore. Agire senza scopo di lucro non significa non avere profitti ma più semplicemente reinvestirli per finanziare le proprie attività, senza redistribuirli tra i membri delle proprie organizzazioni o ai propri dipendenti. Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale. Non tutti gli enti non profit possono entrare a far parte del Terzo settore: tra i principali requisiti c’è lo svolgimento di una o più attività di interesse generale. Ci sono poi enti che vengono esclusi di default dalla legge, come nel caso di sindacati, partiti o alle fondazioni di origine bancaria, che sono enti non profit ma non possono essere di Terzo settore.
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