Cosa significa la digitalizzazione degli appalti pubblici?

Emidio Bruno
2025-08-04 13:16:26
Numero di risposte
: 17
Con l’introduzione del fascicolo virtuale nel Nuovo Codice d’appalto, vengono semplificate le procedure di gestione e presuppone che le aziende partecipanti debbano dotarsi di sistemi di gestione digitali.
La digitalizzazione dell’appalto trasforma il processo d’appalto da un sistema cartaceo con procedure tradizionali ad un processo organizzato, trasparente ed accessibile attraverso l’uso di piattaforme digitali.
Questo sistema prevede che la ditta partecipante crei un profilo per avere i requisiti minimi richiesti per la partecipazione tramite una piattaforma individuata dalla stazione appaltante.
Il fascicolo digitale d’appalto è un insieme di documenti digitali e informazioni relative alla realizzazione di un’opera edile.
Il loro contenuto è regolato dalle necessità del bando della stazione appaltante, una sorta di “incartamento” elettronico che contiene dati, progetti, certificazioni, autorizzazioni, relazioni tecniche e altre informazioni fondamentali relative ad un edificio o un’opera in costruzione.
Possiamo considerare un’evoluzione digitale dei tradizionali documenti, accessibile in qualsiasi momento con tutte le informazioni necessarie per quell’opera.
Questo sistema permette una gestione efficiente dei dati, semplificando le consultazioni e l’aggiornamento durante tutte le fasi del ciclo di un’opera edile.
La digitalizzazione dell’appalto e il fascicolo virtuale relativo hanno diversi obiettivi, tra i quali, ridurre i tempi del processo garantendo una trasparenza del processo.
L’accesso alle informazioni consente di ridurre il rischio di frodi e favoritismi in quanto il controllo e la tracciabilità del processo d’appalto garantisce la conformità ed il rispetto delle procedure.
Il Fascicolo Digitale d’appalto assicura la legalità, la trasparenza, la tracciabilità ed il controllo di tutti procedimenti.
Il formato dei documenti solo digitale; Interconnessione – Interoperatività delle diverse piattaforme tra di loro;
L’utilizzo di un sistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement Le stazioni appaltanti devono avere “la piattaforma di approvvigionamento digitale” certificata per lo sviluppo delle attività connesse al ciclo di vita digitale dei contratti pubblici;
Sistema di archiviazione digitale con individuazione di data certa;
Accesso agli atti Controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in esecuzione;
Conoscere il ciclo di vita del contratto.

Raffaella Bianchi
2025-08-02 00:17:26
Numero di risposte
: 16
La digitalizzazione degli appalti pubblici nel Codice dei contratti e nel PNRR pone al centro dei propri obiettivi la digitalizzazione degli appalti pubblici: una vera e propria “rivoluzione” del sistema di procurement nazionale che aumenta la qualità e l’innovazione dei servizi offerti ad amministrazioni e imprese.
Dal 1° gennaio 2024, con l’entrata in vigore delle norme specifiche previste dal Codice sulla “digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti”, gli appalti pubblici sono, infatti, interamente digitali.
Ciò significa entrare in una dimensione digitale e immateriale di tutte le fasi del processo di acquisto: programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento, esecuzione e accesso alle informazioni e agli atti di gara.
Le amministrazioni possono acquisire beni servizi e lavori esclusivamente attraverso strumenti digitali, in un sistema integrato di piattaforme e banche dati centralizzate fra loro interoperabili.
L’obiettivo ultimo è assicurare massima trasparenza, speditezza e semplificazione nell’assegnazione e gestione dei contratti pubblici, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza del sistema e garantire una maggiore efficacia dell’azione amministrativa.
L’interoperabilità tra le piattaforme certificate e i servizi infrastrutturali centralizzati rappresenta il presupposto per la comunicazione elettronica, lo scambio automatizzato e il riuso dei dati tra le pubbliche amministrazioni – con un aumento dell’affidabilità delle informazioni, una riduzione degli errori e di conseguenza dei costi – nonché per la piena applicazione del principio “once only”, secondo il quale dati e documenti devono essere forniti alla Pubblica Amministrazione una sola volta e riutilizzati quando necessario.

Elisa Messina
2025-07-20 18:38:59
Numero di risposte
: 22
La digitalizzazione della pubblica amministrazione rappresenta la vera grande sfida dei prossimi anni.
I ‘dati’ rappresentano da un lato una fonte di ricchezza e di conoscenza, dall’altro permettono di rendere le decisioni della pubblica amministrazione più trasparenti ed intellegibili, garantendo un maggior grado di ‘accountability’.
La digitalizzazione end-to-end del processo di acquisto - mediante la realizzazione di un ecosistema integrato, costituito da piattaforme e servizi digitali infrastrutturali permetterà a tutte le amministrazioni pubbliche una gestione trasparente, efficiente, moderna dei propri acquisti, con ricadute indotte anche sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Uso di dati nativi digitali, maggiore sicurezza, miglioramento dell’efficienza dell’azione amministrativa, sono solo alcuni dei benefici che ci attendiamo per il miglioramento complessivo dell’intero sistema Paese.
La digitalizzazione si applica a tutti i contratti di appalto o concessione, di qualunque importo, nei settori ordinari e nei settori speciali.
Al centro del nuovo sistema di appalti digitali c’è la Banca Dati Anac, che interagisce da una parte con le piattaforme certificate utilizzate dalle stazioni appaltanti, e dall’altra con le banche dati statali che detengono le informazioni necessarie alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti per gestire le varie fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici.
Pertanto, da domani le fasi di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione di appalti e concessioni verranno gestite dalle stazioni appaltanti mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, di cui ogni ente pubblico deve avvalersi.
Tali piattaforme devono essere utilizzate per la redazione o acquisizione degli atti relativi alle varie procedure di gara, la presentazione del Documento di gara unico europeo, la presentazione delle offerte, l’apertura, gestione e conservazione del fascicolo di gara.
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