Come si contrasta la violenza sulle donne?

Alessandra Mazza
2025-07-22 22:03:31
Numero di risposte
: 19
Per contrastare la violenza sulle donne è essenziale combattere le sue radici culturali e le sue cause.
L’obiettivo è lavorare per combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo, che producono le condizioni contestuali favorevoli alla perpetuazione della violenza maschile contro le donne.
Le azioni di prevenzione sostenute dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il Quadro Strategico Nazionale riflettono pertanto l’esigenza di aumentare il livello di consapevolezza nella pubblica opinione sulle radici strutturali, sulle cause sulle conseguenze della violenza maschile sulle donne.
Rafforzare il sistema scolastico migliorando la capacità operativa delle/gli insegnanti e del personale della scuola in merito a come intercettare, prevenire, far emergere e gestire situazioni di violenza, compresa la violenza assistita.
Promuovere nell’offerta formativa della scuola l’educazione alla parità tra i sessi, per il superamento dei ruoli e degli stereotipi di genere, anche attraverso la revisione della didattica e dei libri di testo e la formazione del corpo docente di ogni ordine e grado.
Rafforzare l’impegno preventivo contro la recidiva attraverso percorsi di rieducazione degli uomini autori di violenza e di reati relativi alla violenza maschile contro le donne.

Cleopatra Greco
2025-07-13 20:21:01
Numero di risposte
: 16
L’educazione al rispetto è fondamentale per contrastare la violenza sulle donne. Affrontare con bambini, bambine e adolescenti i temi dell’educazione al rispetto, fornendo la possibilità di sperimentare un ambiente accogliente e non giudicante, consentirà loro di procedere verso una destrutturazione dei ruoli e delle relazioni basate su stereotipi per poter sperimentare modalità di relazione con se stessi e con l’altro basate su criteri di libertà e responsabilità e di costruire una società accogliente, inclusiva e non violenta. Uno degli aspetti fondamentali per educare alla non violenza, è quello di sviluppare la capacità di costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività, nel riconoscimento e valorizzazione delle differenze, così da promuovere una società in cui il libero sviluppo di ciascun individuo avvenga in accordo col perseguimento del bene collettivo. L’azione di prevenzione deve articolarsi in percorsi educativi, orientati soprattutto a bambini, bambine e adolescenti, volti all’esplorazione, all’identificazione e alla messa in discussione dei modelli di relazione convenzionali, degli stereotipi di genere e dei meccanismi socio-culturali di minimizzazione e razionalizzazione della violenza. La non violenza si definisce, quindi, come valore, come prassi e come scopo: una scelta etica, che si traduce in azioni e comportamenti, finalizzati al raggiungimento di obiettivi di giustizia sociale.

Domenica Grasso
2025-07-13 17:59:46
Numero di risposte
: 17
Informati sulle dinamiche della violenza di genere sulle donne, non azzardare consigli ma documentati sull’argomento e chiama un centro antiviolenza. Assicurati di avere tutto il tempo per ascoltare il suo racconto. Rassicurala che credi a ciò che ti sta raccontando. Non stupirti del fatto che il racconto può far emergere sentimenti della donna verso il compagno molto diversi fra loro: amore e paura, stima e odio, volontà di chiudere la relazione e speranza di una riconciliazione. Dille che non c’è nessuna giustificazione alla violenza, che è una responsabilità di chi l’agisce. Fai domande per capire da quanto tempo avviene la violenza, se è aumentata nel tempo e nella gravità, se ci sono armi in casa. Ti serviranno per capire la pericolosità della situazione e l’urgenza di una soluzione. Non sottovalutare le sue paure. Dalle il numero di telefono del centro antiviolenza più vicino. Rassicurala del fatto che lì sarà ascoltata, troverà informazioni utili, non verrà forzata a prendere decisioni e che le sarà garantita la riservatezza. In caso di emergenza chiamare: Linea di aiuto sulla violenza, multilingue e attiva 24 ore su 24 in tutta Italia: 1522, chiamata gratuita.

Marisa Messina
2025-07-13 15:38:13
Numero di risposte
: 15
La normativa contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime.
Sono in campo molteplici interventi: la tutela delle vittime di maltrattamenti e violenza domestica, le risorse per finanziare un Piano d'azione antiviolenza e la rete di case-rifugio, la formazione sulle tecniche di ascolto e approccio alle vittime, di valutazione del rischio e individuazione delle misure di protezione, i corsi sulla violenza domestica e lo stalking.
Inasprita anche la disciplina penale con misure cautelari personali, un ampliamento di casi per le associazioni a delinquere, la tratta e riduzione in schiavitù, il sequestro di persone, i reati di terrorismo, prostituzione e pornografia minorile e contro il turismo sessuale.
Sui territori le prefetture promuovono, dove emergono i bisogni e le esigenze, iniziative di informazione e sensibilizzazione per combattere sul nascere la violenza di genere: formazione nelle scuole, corsi di formazione per gli operatori delle strutture sociosanitarie, per migliorare la prima accoglienza, forme di collaborazione con gli enti locali e le associazioni per potenziare l'accoglienza e il sostegno alle vittime, task force e gruppi di lavoro per pianificare le iniziative e divulgare le best practice.
Per le segnalazioni è attivo il 1522, il numero verde di pubblica utilità della Rete nazionale antiviolenza.
Della raccolta e monitoraggio dei dati si occupa il dipartimento della Pubblica Sicurezza - direzione centrale della Polizia Criminale - Servizio Analisi Criminale.
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