:

Cosa succede alle pensioni in caso di guerra?

Neri Rossetti
Neri Rossetti
2025-07-22 03:47:19
Numero di risposte : 10
0
Le pensioni di guerra indirette o di reversibilità possono essere revocate se vengono meno le condizioni economiche previste dalla legge o se viene meno il requisito dell’inabilità a proficuo lavoro. Per chiedere il ripristino di questi trattamenti pensionistici gli interessati devono presentare domanda, chiedendo anche gli eventuali assegni accessori alla Ragioneria Territoriale dello Stato competente per territorio, se residenti in Italia. Al Ministero dell’economia e delle finanze – Direzione dei Servizi del Tesoro, Uff. VII, Via XX settembre, 97 – 00187 Roma, per il tramite della Rappresentanza consolare di competenza o degli altri organi istituzionalmente riconosciuti nello Stato di residenza, se residenti all’estero. A seguito della domanda di ripristino, la Ragioneria Territoriale dello Stato verificherà comunque la sussistenza di tutti i requisiti, compreso – se previsto – quello concernente l’inabilità a proficuo lavoro. L’accertamento dell’inabilità verrà effettuato dalla Commissione medica competente per territorio per i residenti in Italia, mentre per i residenti all’estero la competenza è della Commissione medica di verifica di Roma, previa visita effettuata presso le strutture consolari. La domanda deve essere presentata entro cinque anni dalla data di insorgenza del diritto. Trascorso tale periodo il diritto è prescritto. Bisogna allegare gli stessi documenti previsti per la pensione di guerra indiretta. Nella domanda di pensione nella misura della tab. N, il coniuge superstite o gli orfani devono specificare se intendono richiedere anche il riconoscimento dell’interdipendenza del decesso del titolare della pensione con l’infermità per la quale lo stesso fruiva di pensione di guerra.
Maika Bruno
Maika Bruno
2025-07-22 00:57:46
Numero di risposte : 12
0
Cosa succede alle pensioni in caso di guerra? I trattamenti pensionistici di guerra sono benefici economici che lo Stato eroga, come atto di risarcimento, direttamente ai militari e ai civili che hanno subito menomazioni all'integrità psico-fisica per causa di guerra o, se deceduti per la stessa causa, in via indiretta ai loro familiari. I trattamenti pensionistici di guerra diretti sono reversibili ai familiari alla morte del beneficiario. I benefici possono, dunque, essere concessi: direttamente a coloro che hanno subito il danno, la persecuzione o l'internamento; in via indiretta ai loro familiari, se il danneggiato non ha mai fruito in vita di nessun beneficio; in via di reversibilità ai loro familiari, alla morte del danneggiato che aveva fruito in vita di una forma pensionistica; in tal caso abbiamo un trattamento di reversibilità
Sebastiano Ferrari
Sebastiano Ferrari
2025-07-22 00:49:26
Numero di risposte : 13
0
Le pensioni di guerra sono prestazioni economiche riconosciute dallo Stato italiano come forma di risarcimento e tutela per coloro che hanno subito menomazioni fisiche o psichiche in conseguenza diretta di eventi bellici, nonché per i familiari superstiti delle vittime. La pensione di guerra quindi è un trattamento economico di natura risarcitoria e non previdenziale, corrisposto in favore di: militari o ex militari (o loro familiari) colpiti da lesioni o infermità in occasione di conflitti armati; civili che abbiano subito danni permanenti a causa di eventi bellici (bombardamenti, combattimenti, operazioni militari); familiari di caduti in guerra, anche in tempo di pace, se la morte è avvenuta in conseguenza diretta di fatti di servizio. Per accedere alla pensione di guerra, il richiedente deve dimostrare: un’incapacità permanente (fisica o psichica) derivante direttamente da eventi bellici, riconosciuti tramite accertamento medico-legale; che il danno è riconducibile a causa di guerra, in attività di servizio o in conseguenza di atti ostili durante conflitti armati; in caso di superstiti, la parentela diretta con il deceduto (coniuge, figli minori, inabili, genitori, fratelli conviventi inabili). Le pensioni di guerra non sono trasmissibili per successione ereditaria, ma sono reversibili ai superstiti qualora risultino a carico del dante causa alla data del decesso. La reversibilità segue uno specifico ordine di priorità previsto dalla normativa: coniuge superstite; figli minori di anni 21, figli studenti universitari fino a 26 anni, maggiorenni inabili in condizioni economiche disagiate. Gli importi delle pensioni di guerra vengono aggiornati annualmente secondo l’indice ISTAT. Per il 2025 è stato previsto l’adeguamento automatico del 4,49%. Questi gli importi mensili dei trattamenti pensionistici di guerra diretti e indiretti vigenti. Tali importi possono essere maggiorati da indennità aggiuntive, tra cui: indennità speciale mensile, indennità di assistenza continuativa, maggiorazioni per superinvalidità (es. cecità, amputazioni, paralisi).