Cosa cambia nel nuovo Codice deontologico?

Emanuela Sorrentino
2025-08-10 11:16:08
Numero di risposte
: 18
La modifica del Codice, avviata nel 2023, ha portato all’aggiornamento di 35 articoli per un totale di 266 osservazioni inviate dagli Ordini provinciali che hanno dato un contributo attivo al percorso.
Le modifiche apportate agli articoli riguardano tre direttrici principali: normativa, società, educazione e comunicazione.
All’interno dei nuovi dettagli normativi vengono recepite le nuove norme introdotte negli ultimi sei anni.
Nella comunicazione vengono recepite quelle che sono le nuove modalità di interazione nonché le ultime tecnologie e i principi di One Health che collegano la salute umana, animale e ambientale, valorizzando la figura dell’infermiere in questa visione integrata.
Un testo, rinnovato e attualizzato nei contenuti, che ricorda come sia indispensabile intercettare i cambiamenti del contesto in cui siamo immersi e acquisirli per rendere le professioni infermieristiche sempre ancorate al presente.

Sabatino Fiore
2025-08-01 18:38:41
Numero di risposte
: 15
Cosa cambia con il Nuovo Codice?
Numerosi i cambiamenti, dalle indicazioni relative all’uso del web all’esplicitazione del ruolo politico e ambientale degli Assistenti Sociali, dalla regolamentazione deontologica del lavoro autonomo e consulenziale alle indicazioni per affrontare i dilemmi etici.
Il nuovo Codice è più lungo.
Ottantasei articoli, rispetto ai sessantanove precedenti, distribuiti in nove titoli, anziché sette.
la condotta degli assistenti sociali nell’uso di internet e dei social network;
citazione del ruolo politico della professione e della sua partecipazione alla produzione di modelli di sviluppo sociale e ambientale;
la presenza di un intero titolo dedicato a precisare le responsabilità generali degli assistenti sociali;
l’inserimento di indicazioni relative alle modalità per individuare e affrontare i dilemmi etici;
l’introduzione di norme deontologiche relative alla supervisione didattica nei confronti dei tirocinanti;
l’ulteriore precisazione del rapporto degli assistenti sociali con l’Ordine Professionale.
Un intero titolo è dedicato dal Nuovo Codice Deontologico all’approfondimento dei diversi ambiti di esercizio della professione:
in regime subordinato;
in ruoli dirigenziali;
in regime di libera professione o in società;
nel ruolo di consulenti d’ufficio o di parte.
Queste e varie altre le novità presenti nel nuovo Codice Deontologico che ci chiede sempre più, come Assistenti Sociali, di essere all’altezza del ruolo che le Istituzioni e la società ci chiedono:
«garantire i diritti umani e lo sviluppo sociale».

Marvin Esposito
2025-07-23 22:54:00
Numero di risposte
: 12
Il nuovo Codice deontologico per Architetti valorizza la parità di genere, l’inclusione sociale e recepisce la normativa sull’Equo compenso, introducendo anche un sistema modulato per le sanzioni disciplinari. Tra le nuove misure l’introduzione dell’Equo compenso, la parità di genere, la promozione dell’inclusione. Il nuovo testo ha recepito, innanzitutto, la norma sull’Equo compenso e ha introdotto una serie di novità che riguardano alcuni articoli dei Principi e dei Doveri Generali, dei Rapporti con l’Ordine e Consiglio di Disciplina, dei Rapporti esterni ed interni, dell’Esercizio professionale, della Podestà disciplinare, delle Sanzioni, nonché le nuove Disposizioni transitorie e finali. Va anche sottolineato che nel preambolo è stata riconosciuta l’importanza della parità di genere e della promozione dell’inclusione.
Novità assoluta la presenza dell’Allegato I che riporta una modulazione delle sanzioni per l’intero articolato, che va considerato come ausilio all’attività dei Collegi di Disciplina. Così, dal 2 dicembre gli studi professionali che finora si sono avvalsi di accordi verbali con i collaboratori saranno obbligati a formalizzare per iscritto i rapporti professionali, pena l’applicazione di sanzioni disciplinari. La novità introdotta dall’articolo 21 del nuovo Codice Deontologico del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ha stabilito l’obbligo di regolamentare per iscritto i rapporti economici e professionali tra professionista e collaboratori. Tra le innovazioni più rilevanti, un allegato specifica la modulazione delle sanzioni applicabili, che possono arrivare fino a 180 giorni di sospensione.
Un aspetto cruciale è l’introduzione nel comma 3.bis della qualificazione come "grave violazione deontologica" della mancata osservanza degli accordi presi all’inizio o durante la collaborazione. Questa definizione, che comporta l’applicazione delle sanzioni più severe, rappresenta un significativo passo avanti nella tutela del lavoro dei collaboratori e testimonia un importante cambiamento culturale nel settore.

Anselmo Coppola
2025-07-23 21:22:06
Numero di risposte
: 18
I lavori hanno si sono concentrati su: Normativa: analisi e inserimento dei principi di pertinenza delle nuove norme intervenute negli ultimi sei anni.
I lavori hanno si sono concentrati su: Società, education e comunicazione: analisi e riflessione sui cambiamenti sociali intercorsi.
I lavori hanno si sono concentrati su: Professione: analisi e riflessione sui cambiamenti in corso.
Il testo, novellato rispetto alla precedente edizione del 2019, è stato reso disponibile tramite migliaia di opuscoli distribuiti ai congressisti ed è ora consultabile liberamente sul portale ufficiale della FNOPI.
Il lavoro di revisione, iniziato nel 2023, è stato caratterizzato da 36 riunioni del gruppo di lavoro.
Gli articoli aggiornati sono stati complessivamente 35.
Alla revisione, gli Ordini provinciali hanno partecipato, attraverso l’invio di osservazioni specifiche, per un totale di 266 contributi pervenuti.

Ivana Negri
2025-07-23 20:35:10
Numero di risposte
: 18
Il Consiglio Nazionale Forense, con comunicazione inviata agli Ordini in data 14 dicembre 2023, avviava la consultazione prevista dalla legge professionale volta a verificare la condivisione sulla proposta di introdurre una specifica disposizione in materia di rispetto della normativa sull’equo compenso.
L’ipotesi di introduzione del nuovo art. 25-bis (Violazioni delle disposizioni in materia di equo compenso) si reputava necessaria ai sensi della nuova disciplina recata dalla legge 21 aprile 2023, n. 49 (Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali), che all’art. 5, comma 5 richiede ai Consigli nazionali di adottare disposizioni volte ad assicurare il necessario adeguamento dei codici deontologici alle nuove norme in materia di equo compenso, al fine di assicurare l’effettività delle misure adottate anche grazie alla leva del rilievo disciplinare delle condotte improprie.
Dopo la consultazione degli Ordini, con delibera del 23 febbraio 2024, il Consiglio Nazionale ha approvato la modifica al CDF, successivamente pubblicata nella G.U. 3 maggio 2024.
E' stata aggiornata, altresì, la versione annotata del Codice Deontologico Forense, corredata degli specchietti sanzionatori relativi alle singole fattispecie (recanti, in particolare, la sanzione edittale, quella attenuata e quella aggravata).
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