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Cosa cambia nel nuovo Codice deontologico?

Marvin Esposito
Marvin Esposito
2025-07-23 22:54:00
Numero di risposte : 10
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Il nuovo Codice deontologico per Architetti valorizza la parità di genere, l’inclusione sociale e recepisce la normativa sull’Equo compenso, introducendo anche un sistema modulato per le sanzioni disciplinari. Tra le nuove misure l’introduzione dell’Equo compenso, la parità di genere, la promozione dell’inclusione. Il nuovo testo ha recepito, innanzitutto, la norma sull’Equo compenso e ha introdotto una serie di novità che riguardano alcuni articoli dei Principi e dei Doveri Generali, dei Rapporti con l’Ordine e Consiglio di Disciplina, dei Rapporti esterni ed interni, dell’Esercizio professionale, della Podestà disciplinare, delle Sanzioni, nonché le nuove Disposizioni transitorie e finali. Va anche sottolineato che nel preambolo è stata riconosciuta l’importanza della parità di genere e della promozione dell’inclusione. Novità assoluta la presenza dell’Allegato I che riporta una modulazione delle sanzioni per l’intero articolato, che va considerato come ausilio all’attività dei Collegi di Disciplina. Così, dal 2 dicembre gli studi professionali che finora si sono avvalsi di accordi verbali con i collaboratori saranno obbligati a formalizzare per iscritto i rapporti professionali, pena l’applicazione di sanzioni disciplinari. La novità introdotta dall’articolo 21 del nuovo Codice Deontologico del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ha stabilito l’obbligo di regolamentare per iscritto i rapporti economici e professionali tra professionista e collaboratori. Tra le innovazioni più rilevanti, un allegato specifica la modulazione delle sanzioni applicabili, che possono arrivare fino a 180 giorni di sospensione. Un aspetto cruciale è l’introduzione nel comma 3.bis della qualificazione come "grave violazione deontologica" della mancata osservanza degli accordi presi all’inizio o durante la collaborazione. Questa definizione, che comporta l’applicazione delle sanzioni più severe, rappresenta un significativo passo avanti nella tutela del lavoro dei collaboratori e testimonia un importante cambiamento culturale nel settore.
Anselmo Coppola
Anselmo Coppola
2025-07-23 21:22:06
Numero di risposte : 15
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I lavori hanno si sono concentrati su: Normativa: analisi e inserimento dei principi di pertinenza delle nuove norme intervenute negli ultimi sei anni. I lavori hanno si sono concentrati su: Società, education e comunicazione: analisi e riflessione sui cambiamenti sociali intercorsi. I lavori hanno si sono concentrati su: Professione: analisi e riflessione sui cambiamenti in corso. Il testo, novellato rispetto alla precedente edizione del 2019, è stato reso disponibile tramite migliaia di opuscoli distribuiti ai congressisti ed è ora consultabile liberamente sul portale ufficiale della FNOPI. Il lavoro di revisione, iniziato nel 2023, è stato caratterizzato da 36 riunioni del gruppo di lavoro. Gli articoli aggiornati sono stati complessivamente 35. Alla revisione, gli Ordini provinciali hanno partecipato, attraverso l’invio di osservazioni specifiche, per un totale di 266 contributi pervenuti.
Ivana Negri
Ivana Negri
2025-07-23 20:35:10
Numero di risposte : 12
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Il Consiglio Nazionale Forense, con comunicazione inviata agli Ordini in data 14 dicembre 2023, avviava la consultazione prevista dalla legge professionale volta a verificare la condivisione sulla proposta di introdurre una specifica disposizione in materia di rispetto della normativa sull’equo compenso. L’ipotesi di introduzione del nuovo art. 25-bis (Violazioni delle disposizioni in materia di equo compenso) si reputava necessaria ai sensi della nuova disciplina recata dalla legge 21 aprile 2023, n. 49 (Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali), che all’art. 5, comma 5 richiede ai Consigli nazionali di adottare disposizioni volte ad assicurare il necessario adeguamento dei codici deontologici alle nuove norme in materia di equo compenso, al fine di assicurare l’effettività delle misure adottate anche grazie alla leva del rilievo disciplinare delle condotte improprie. Dopo la consultazione degli Ordini, con delibera del 23 febbraio 2024, il Consiglio Nazionale ha approvato la modifica al CDF, successivamente pubblicata nella G.U. 3 maggio 2024. E' stata aggiornata, altresì, la versione annotata del Codice Deontologico Forense, corredata degli specchietti sanzionatori relativi alle singole fattispecie (recanti, in particolare, la sanzione edittale, quella attenuata e quella aggravata).