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Come funziona la maternità con contratto a tempo indeterminato?

Penelope Serra
Penelope Serra
2025-07-28 03:48:43
Numero di risposte : 10
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Sicurezza e salute della madre lavoratrice: il datore di lavoro ha l’obbligo di rispettare i divieti imposti alla madre lavoratrice che le permettono di continuare a svolgere la sua mansione senza mettere a rischio la salute propria e del suo bambino. Le tutele si applicano in caso di lavori pericolosi e di fatica, ma anche per orari di lavoro notturni. L’attuazione delle tutele avviene tramite la modifica delle mansioni ed eventuale spostamento. L’inosservanza di queste tutele da parte del datore è punibile con l’arresto fino a 6 mesi. Congedo di maternità: si tratta di un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto durante la gravidanza e il puerperio per un totale di 5 mesi, con possibilità di scelta se astenersi dal lavoro nei due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi dopo il parto; oppure astenersi nel mese precedente al parto e nei 4 mesi successivi; lavorare fino al parto e fruire del congedo nei 5 mesi successivi, purchè il medico specialista e il medico competente sulla salute nei luoghi di lavoro attestino che tale scelta non danneggi la salute della madre e del nascituro. Indennità di maternità: per il periodo del congedo di maternità è prevista un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione per l'intero periodo del congedo di maternità stesso. Congedo parentale: in sintesi è l’astensione facoltativa dei genitori per un periodo di massimo 10 mesi, elevabili a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno tre mesi. nei primi 12 anni di vita del bambino, retribuito al 30% della retribuzione. Il congedo parentale può essere richiesto dalla madre e dal padre lavoratore per un periodo continuativo o frazionato di massimo 6 mesi. Per il padre lavoratore dipendente, i mesi possono diventare 7 in caso di astensione dal lavoro per un periodo di almeno tre mesi. La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto alcuni interventi mirati per i congedi parentali. Permessi di riposo: per le mamme lavoratrici dipendenti, o in alternativa per i padri, sono previsti dei periodi di riposo per l’allattamento. Congedo per malattia del figlio: i genitori hanno diritto ad astenersi dal lavoro per tutta la durata della malattia del figlio fino ai suoi 3 anni. Dai 3 agli 8 anni del figlio l’astensione è di massimo 5 giorni l’anno. Il congedo per malattia del figlio non è retribuito.
Sarita Testa
Sarita Testa
2025-07-28 00:27:57
Numero di risposte : 19
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In caso di nascita di un figlio, le mamme devono osservare alcuni obblighi di legge per una corretta gestione del rapporto di lavoro. -2 mesi: termine ultimo per la comunicazione dello stato di gravidanza al datore di lavoro. Il periodo di congedo, sempre di 5 mesi, può anche avere inizio 1 mese prima della data presunta del parto. La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto anche la possibilità di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo il parto, per 5 mesi, previo consenso del medico. È previsto il divieto di dare incarichi “gravosi e insalubri” alle lavoratrici durante il periodo di gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto. Divieto di licenziamento dall’inizio del periodo di gestazione fino al compimento di 1 anno di età del bambino, ad eccezione dei casi di licenziamento per giusta causa o cessazione dell’attività aziendale. Congedo di maternità per un periodo di 5 mesi. Congedo di maternità anticipata nei casi di complicazione della gravidanza, da aggiungere al congedo di maternità di 5 mesi.