Che cos'è un ricorso giudiziale amministrativo?

Ida Gallo
2025-07-29 09:38:17
Numero di risposte
: 9
Il ricorso amministrativo è un rimedio amministrativo per risolvere una controversia che normalmente fa seguito a un’istanza diretta a ottenere l’annullamento, la revoca o la riforma di un atto amministrativo che il ricorrente considera lesivo dei propri interessi. La decisione che interviene sui ricorsi amministrativi è espressione della funzione giustiziale dell’amministrazione. Con i ricorsi amministrativi si possono far valere eventuali lesioni di diritti soggettivi o di interessi legittimi. Inoltre, possono essere dedotti tanto vizi di legittimità quanto – nel caso dei ricorsi gerarchici – vizi di merito. Il soggetto che presenta il ricorso deve avere legittimazione a ricorrere e deve poter vantare la lesione di un interesse personale e attuale. Il ricorso deve essere redatto in forma scritta e diretto all’autorità competente per la decisione. Il ricorso viene deciso con decreto motivato. La decisione è un provvedimento amministrativo, soggetto al relativo regime, in particolare riguardo alla impugnabilità.

Danny Lombardo
2025-07-29 06:54:26
Numero di risposte
: 13
Il ricorso al TAR è un mezzo di tutela giurisdizionale che consente di impugnare gli atti amministrativi ritenuti illegittimi. I ricorsi al TAR possono essere presentati contro:–Provvedimenti amministrativi definitivi.–Atti amministrativi che incidono su interessi legittimi o diritti soggettivi.–Silenzio della Pubblica Amministrazione, ovvero mancata risposta a una richiesta entro i termini previsti. Il ricorso può essere presentato da chiunque:-Sia direttamente e personalmente leso dall’atto impugnato.-Abbia un interesse concreto e attuale alla decisione del giudizio. Il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica o dalla conoscenza dell’atto impugnato. Il ricorso deve contenere:–Gli estremi dell’atto impugnato.–I motivi di impugnazione, specificando le violazioni di legge o gli eccessi di potere.-Le prove documentali a sostegno delle proprie ragioni. Il TAR può:–Accogliere il ricorso e annullare l’atto impugnato.–Respingerlo, confermando la legittimità dell’atto.–Dichiararlo inammissibile o improcedibile per vizi formali o sostanziali.

Giacinto Palumbo
2025-07-29 06:36:03
Numero di risposte
: 20
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo ordinario e generale che consiste nell'impugnativa di un atto non definitivo, proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto, a tutela di interessi legittimi e diritti soggettivi, col quale possono farsi valere sia vizi di legittimità che di merito.
Il ricorso gerarchico improprio ha invece carattere eccezionale e opera soltanto nei casi previsti tassativamente dalla legge.
Il ricorso in opposizione si caratterizza per il fatto che il soggetto che impugna l'atto si rivolge alla stessa autorità che lo ha emanato.
Tale rimedio è utilizzabile soltanto nei casi previsti dalla legge.
Può essere proposto per vizi di legittimità e di merito ed a tutela di interessi legittimi e di diritti soggettivi.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato ha carattere generale e consente di impugnare un atto amministrativo definitivo direttamente al Capo dello Stato.
E' ammesso solo per vizi di legittimità e mai di merito sia per la tutela di diritti soggettivi che di interessi legittimi.
Si tratta di un rimedio alternativo al ricorso giurisdizionale.
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