Che valore ha una sentenza del Consiglio di Stato?

Evita Coppola
2025-08-26 15:33:18
Numero di risposte
: 17
Le sentenze del Consiglio di Stato non diventano legge.
Soltanto talune sentenze della Corte Costituzionale consentono di apportare modifiche, in senso sostitutivo e/o additivo di norme, a leggi.
Tuttavia, sentenze delle giurisdizioni superiori quali Corte di Cassazione e, nel suo caso, Consiglio di Stato, vengono regolarmente citate per indicare gli indirizzi adottati dalla giurisprudenza in riferimento a determinate vicende.
Nulla Le impedisce di fare riferimento alla sentenza da Lei trovata, in occasione della Sua prossima domanda di trasferimento.
Le sentenze del C.di S. non diventano legge, ma possono essere indicate come orientamento in un ricorso, nel suo caso.
Devi ricorrere tu prima al TAR della tua regione e citare la sentenza del Consiglio di Stato che tu credi sarebbe a tuo favore.

Michele Serra
2025-08-26 15:26:06
Numero di risposte
: 13
Una precisa norma della Costituzione prevede che contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione.
La formula è ripresa nell’art. 362, comma 1, del c.p.c. e più recentemente nell’art. 110 del codice del processo amministrativo.
Le decisioni del Consiglio di Stato in sede di giudizio di ottemperanza sono soggette al sindacato delle Sezioni Unite della Corte di cassazione sul rispetto dei limiti esterni della propria potestà giurisdizionale.
In tal caso è attribuita al giudice amministrativo una giurisdizione anche di merito.
Ove le censure mosse alla decisioni del Consiglio di Stato riguardino l'interpretazione del giudicato, l'accertamento del comportamento tenuto dall'Amministrazione e la valutazione di conformità di tale comportamento rispetto a quello che si sarebbe dovuto tenere, gli errori nei quali il giudice amministrativo può eventualmente incorrere, essendo inerenti al giudizio di ottemperanza, restano interni alla giurisdizione stessa e non sono sindacabili dalla Corte di cassazione.
Al fine di distinguere le fattispecie nelle quali il sindacato è consentito da quelle nelle quali è inammissibile, è decisivo stabilire se oggetto del ricorso è il modo con cui il potere di ottemperanza è stato esercitato oppure se sia in discussione la possibilità stessa, in una determinata situazione, di fare ricorso al giudizio di ottemperanza.