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Quanto è la pensione di un militare?

Enzo Montanari
Enzo Montanari
2025-08-27 08:31:29
Numero di risposte : 15
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Le pensioni militari, in tal senso, non fanno eccezione, anzi. Ricordando che la pensione per vecchiaia è spesso soggetta a cambiamenti – per decisioni politiche ma anche per aggiornamenti obbligatori tarati sull’aspettativa media di vita –, vediamo quelli che sono i parametri delle pensioni militari ad oggi, nel mese di ottobre 2024. Truppa/Agenti/Vigili: Forze Armate, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco: 60 anni e 7 mesi Marescialli/Sergenti/Ispettori/Sovrintendenti: Forze Armate, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria: 60 anni e 7 mesi Vigili del Fuoco: 65 anni e 7 mesi Ufficiali (fino a Ten. Col.)/Vice Questore Agg./Commissario: Forze Armate, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria: 60 anni e 7 mesi Vigili del Fuoco: 65 anni e 7 mesi Colonnelli/Primo Dirigente: Forze Armate, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria: 60 anni e 7 mesi Vigili del Fuoco: 65 anni e 7 mesi Generale di Brigata/Dirigente Superiore: Forze Armate: 60 anni e 7 mesi Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria: 63 anni e 7 mesi Vigili del Fuoco: 65 anni e 7 mesi Generale di Divisione/Dirigente Generale: Forze Armate: 61 anni e 7 mesi Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco: 65 anni e 7 mesi Generale di Corpo d’Armata/Dirigente Generale: Forze Armate: 63 anni e 7 mesi Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco: 65 anni e 7 mesi Pensioni Militari per anzianità di servizio In questo caso con il termine “anzianità” ci riferiamo a quella lavorativa, ossia agli anni spesi a lavorare. Basta infatti aver collezionato un numero “minimo” di anni indossando la divisa per raggiungere le soglie stabilite. Il tutto sottostando in ogni caso a un limite di età, ovviamente più basso di quello previsto per il pensionamento per vecchiaia. Le pensioni militari potranno essere erogate (almeno fino a fine 2025, poi potrebbero cambiare le carte in tavola) a chi ha: 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età; età di 58 anni con almeno 35 anni di contributi; età di 54 anni se entro il 31 dicembre del 2011 è stata raggiunta la massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%.
Gabriele Negri
Gabriele Negri
2025-08-27 06:36:02
Numero di risposte : 21
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I lavoratori del comparto sicurezza maturano il diritto alla pensione di anzianità a 57 anni e tre mesi con 35 anni di anzianità contributiva, oppure – a prescindere dall’età anagrafica- con 40 anni e tre mesi di contributi. Invece, il personale delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine e di Soccorso che ha già raggiunto la massima anzianità contributiva prevista (aliquota massima di pensione pari all’80% della retribuzione pensionabile), può accedere alla pensione di anzianità all’età di 53 anni e tre mesi. Per quanto riguarda il requisito anagrafico richiesto ai militari per andare in pensione, questo varia in base alla qualifica e al grado che viene ricoperto, mentre il requisito contributivo è previsto in generale per tutti i lavoratori, ed è di 20 anni. Secondo quanto si legge sul sito dell’INPS, l’età minima per le pensioni militari di vecchiaia è di 60 anni e 7 mesi (partendo dal personale di Truppa delle Forze Armate e fino al Generale di Brigata). L’età pensionabile aumenta con l’aumentare del Grado militare ricoperto. Per ottenere la pensione militare di anzianità, infatti, è necessario: il versamento di 40 anni e 7 mesi di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica il versamento di almeno 35 anni di contributi e compimento di almeno 57 anni e 7 mesi di età. I lavoratori del comparto sicurezza, difesa e soccorso che hanno raggiunto la soglia minima dei contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, possono scontare una finestra mobile di 15 mesi e non di 12.
Patrizia Mancini
Patrizia Mancini
2025-08-27 05:13:34
Numero di risposte : 19
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Il moltiplicatore della base pensionabile è determinato con l'incremento di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell'ultimo anno di servizio moltiplicata per l'aliquota di computo della pensione. La base imponibile su cui calcolare la maggiorazione deve essere comprensiva della 13° mensilità, dei sei scatti e delle competenze accessorie per la parte eccedente il 18%. La base imponibile deve comunque tener conto della parte della retribuzione maggiorabile del 18%. Il moltiplicatore risulterà più favorevole per il personale perché potranno essere prese in considerazione le retribuzioni accessorie complessivamente percepite nell'ultimo anno prima del pensionamento nonché dell'incremento figurativo dei sei scatti. La base di calcolo del moltiplicatore sarà equivalente a quella sulla quale sono stati pagati i contributi negli ultimi 360 giorni antecedenti al servizio, similmente a quanto avviene per il calcolo per l'onere di riscatto con il metodo dell'aliquota percentuale.
Lia Morelli
Lia Morelli
2025-08-27 03:20:52
Numero di risposte : 11
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Il servizio militare viene riconosciuto come contribuzione figurativa, andando ad arricchire la tua posizione contributiva e influenzando sia il diritto alla pensione che il suo ammontare. Il servizio militare obbligatorio, per sua natura, impediva al cittadino di svolgere un’attività lavorativa regolare durante il periodo di leva. Per questo motivo, non era possibile maturare contributi previdenziali nel senso tradizionale. A tal proposito, al posto dei contributi mancanti, vengono accreditati dei contributi figurativi, che vanno ad aumentare l’anzianità contributiva del cittadino ai fini pensionistici. L’ammontare dei contributi figurativi viene calcolato in base alla retribuzione media percepita dai lavoratori della stessa categoria nello stesso periodo. L’accredito del servizio militare può essere richiesto da: Lavoratori dipendenti; Lavoratori autonomi iscritti nelle gestioni speciali quali agricoli autonomi / artigiani / commercianti; Lavoratori iscritti ai fondi sostitutivi ed esclusivi dell’assicurazione generale obbligatoria. Generalmente l’accredito del servizio militare può comportare un incremento dell’importo della pensione. Tale soluzione però deve essere valutata in base al proprio caso specifico, per questo ti consigliamo il supporto di consulenti previdenziali esperti al fine di esaminare i vantaggi concreti per il tuo futuro pensionistico.