Come funziona il diritto di prelazione tra parenti?
Diana Longo
2025-09-17 04:37:21
Numero di risposte
: 26
Secondo l'articolo 732 del Codice civile italiano, il coerede che intende alienare a un estraneo la sua quota ereditaria, o parte di essa, è tenuto a notificare la proposta di alienazione agli altri coeredi, specificandone il prezzo. Gli altri coeredi possono esercitare il loro diritto di prelazione entro il termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni ricevute. Se la notifica non avviene, i coeredi hanno il diritto di riscattare la quota venduta all'acquirente e a qualsiasi successivo avente causa, fino a quando persiste la comunione ereditaria. Nel caso in cui più coeredi esercitino il diritto di riscatto, la quota viene loro assegnata in parti uguali. La dottrina più recente e la giurisprudenza sembrano preferire una terza chiave di lettura, secondo cui l'obiettivo della norma è di garantire la stabilità della comunione ereditaria tra i coeredi originari, evitando l'ingresso di terzi non appartenenti al gruppo iniziale e facilitando la formazione di porzioni più ampie per gli eredi. Il coerede può validamente rinunciare al diritto di prelazione, sia in relazione a una specifica proposta ricevuta, sia in via preventiva, purché sia a conoscenza delle condizioni dell'alienazione. Il testatore può escludere o limitare l'applicazione della prelazione ereditaria, nei limiti consentiti dall'articolo 713 del Codice civile, che disciplina lo stato di comunione ereditaria. Per l'applicazione della norma è necessaria la sussistenza di una comunione ereditaria. Dottrina e giurisprudenza concordano nel ritenere che il retratto successorio non si applichi alle comunioni ordinarie, ma solo a quelle derivanti da una successione ereditaria.
Leone Galli
2025-09-06 07:07:30
Numero di risposte
: 24
Il diritto di prelazione immobiliare si applica quando un immobile è detenuto in comproprietà da più soggetti e uno di essi decide di vendere la propria quota.
Il diritto di prelazione è normato dall’articolo 732 del Codice Civile, che cita quanto segue: “Il coerede, che vuole alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione.
Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall’ultima delle notificazioni.
In altre parole, gli altri comproprietari hanno il diritto di essere preferiti rispetto a un acquirente estraneo, a condizione che esercitino il loro diritto entro il termine previsto e alle stesse condizioni offerte dal potenziale acquirente.
Per poter esercitare il diritto di prelazione fra fratelli, devono verificarsi alcune condizioni: L’immobile deve essere in comproprietà e non diviso materialmente, poiché la divisione fisica del bene comporterebbe la cessazione dello stato di comunione.
Il comproprietario che intende vendere la propria quota deve notificare ufficialmente l’offerta ricevuta agli altri comproprietari, specificando in modo dettagliato il prezzo, le condizioni di vendita e il potenziale acquirente.
I fratelli comproprietari devono esercitare la prelazione entro i termini di legge, che generalmente sono di 60 giorni dalla notifica.
Se questi requisiti non vengono rispettati, il diritto di prelazione decade e il venditore può cedere la quota a terzi.
Francesco Barbieri
2025-08-29 15:58:42
Numero di risposte
: 23
Il diritto di prelazione attribuisce a determinati soggetti la priorità nell’acquisto di un bene, qualora il proprietario decida di venderlo.
Nel contesto immobiliare, il diritto di prelazione si manifesta in diverse situazioni, come tra coeredi.
L’articolo 732 del Codice Civile italiano stabilisce che, in caso di comunione ereditaria, il coerede che intende vendere la propria quota deve notificare la proposta di vendita agli altri coeredi, i quali hanno il diritto di prelazione.
Questo meccanismo è volto a favorire la permanenza del bene all’interno della famiglia, evitando l’ingresso di estranei nella comunione ereditaria.
I coeredi hanno 60 giorni di tempo dalla ricezione della notifica per esercitare il diritto di prelazione.
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più di uno, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
Se la prelazione non viene rispettata, il coerede leso può esercitare il diritto di riscatto, subentrando al terzo acquirente alle stesse condizioni pattuite.
Quasimodo Marini
2025-08-29 13:51:32
Numero di risposte
: 22
La prelazione ereditaria è un diritto riconosciuto ai coeredi che permette loro di avere la priorità nell’acquisto della quota ereditaria di un altro coerede prima che questa venga venduta a terzi.
Ogni singolo erede può vendere la propria quota di eredità, ma se ci sono altri coeredi, deve obbligatoriamente notificare la sua intenzione agli altri coeredi.
I coeredi hanno due mesi di tempo per esercitare il diritto di prelazione e acquistare la quota alle stesse condizioni offerte a terzi.
La prelazione ereditaria si applica nei seguenti casi: In caso di vendita della quota ereditaria, quando l’eredità non è ancora divisa, assenza di rinuncia da parte dei coeredi, retratto successorio, immobili indivisibili di pregio o valore affettivo.
Il diritto di prelazione spetta a tutti i coeredi che partecipano alla comunione ereditaria.
La prelazione è esercitabile solo finché l’eredità rimane in comunione tra gli eredi, una volta assegnati i beni in via definitiva il diritto di prelazione non è più applicabile.
Leggi anche
- Cosa si intende per diritto di prelazione?
- Quando il vicino ha diritto di prelazione?
- Come funziona il diritto di prelazione su un appartamento?
- Cosa succede se non viene rispettato il diritto di prelazione?
- Quanti anni dura il diritto di prelazione?
- Quando si vende un terreno bisogna avvisare i vicini.?
- Quanto dura il diritto di prelazione su un immobile?
- Quanto tempo ho per far valere il diritto di prelazione?