Cosa succede se si aderisce al concordato preventivo biennale?
Felicia Riva
2025-09-19 21:58:36
Numero di risposte
: 32
Se si aderisce al concordato preventivo biennale, le imposte saranno pagate sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle entrate per un biennio.
I contribuenti che aderiscono al concordato preventivo biennale sono esclusi dagli accertamenti previsti dall’art.39 del Dpr 600/1973.
Il concordato preventivo biennale presenta anche il diritto ai benefici premiali specifici del regime ISA.
La prevedibilità della tassazione per un periodo di due anni è uno dei principali benefici del concordato preventivo biennale.
Il contribuente dovrà versare le imposte a prescindere dall’effettivo andamento della propria attività.
Se il contribuente genera entrate superiori a quanto dichiarato, non sarà soggetto a tassazione.
Il contribuente potrà ottenere una proposta personalizzata di base imponibile per le tasse relative agli anni d’imposta 2024/2025.
I redditi concordati e il valore della produzione netta da dichiarare nei periodi d’imposta 2024 e 2025 non possono assumere un valore inferiore a 2.000 euro.
Allo scadere del periodo oggetto di concordato l’Agenzia delle entrate formulerà un’ulteriore proposta, relativa al biennio successivo, a condizione che il contribuente continui a soddisfare i requisiti di accesso e in assenza di cause di esclusione.
Alberto Sorrentino
2025-09-10 19:24:45
Numero di risposte
: 17
Chi aderisce al concordato preventivo biennale si impegna a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP per i due anni coperti dall’accordo. Eventuali differenze tra il reddito effettivo e quello concordato non influenzeranno il calcolo delle imposte dovute. Il concordato preventivo biennale offre vantaggi significativi, in particolare per i contribuenti in regime forfettario e il beneficio principale è la certezza dell’imposizione fiscale per due anni. Un vantaggio interessante riguarda i redditi eccedenti quanto dichiarato, che non saranno soggetti a ulteriori imposte. Tuttavia, se il reddito effettivo risulterà inferiore, non ci saranno riduzioni delle imposte dovute. Il concordato preventivo biennale non è immutabile. Può cessare o decadere in specifiche circostanze, come nel caso di cambiamenti significativi nell’attività svolta o di omesso versamento delle imposte dovute. La cessazione immediata avviene, ad esempio, se il contribuente modifica l’attività esercitata o cessa l’attività stessa. Però, esiste una clausola di salvaguardia: se eventi straordinari comportano una riduzione del reddito superiore al 50% rispetto a quello concordato, il concordato cessa di produrre effetti.
Rosanna Negri
2025-08-30 16:28:04
Numero di risposte
: 25
L’accettazione della proposta obbliga il contribuente, nei periodi d’imposta oggetto di Concordato, ad adempiere agli ordinari obblighi contabili e dichiarativi, a riportare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive e alla comunicazione dei dati mediante la presentazione dei modelli per l'applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale di cui all'articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50.
I soggetti che hanno aderito alla proposta:
sono esclusi dagli accertamenti di cui all’articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, a condizione che, in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione finanziaria, non ricorrano le specifiche cause di decadenza;
accedono ai benefici premiali specifici del regime ISA (compresi quelli relativi all’imposta sul valore aggiunto).
L’adesione al concordato non produce effetti a fini dell’imposta sul valore aggiunto.
Gian Donati
2025-08-30 13:23:15
Numero di risposte
: 21
I soggetti che aderiscono alla proposta di CPB accedono a specifici benefici premiali e, salvo che ricorrano le cause di decadenza previste dalla legge, sono esclusi dagli accertamenti tributari.
Se il contribuente accetta la proposta, i maggiori redditi effettivamente conseguiti durante il biennio 2024 e 2025 non verranno considerati ai fini del calcolo delle imposte.
Inoltre, sulla parte di reddito concordato eccedente il reddito dichiarato nel periodo d’imposta antecedente verrà applicata un’imposta sostitutiva.
Per i soggetti ISA l’imposta sostitutiva varia dal 10% al 15%, in base al punteggio ottenuto.
Per i forfettari l’imposta sostitutiva è del 10% o del 3% per forfettari start up.
Nel caso in cui non accetti la proposta o decada dal CPB, il contribuente verrà inserito in liste selettive e potrà essere soggetto a controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.