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Quali sono i lavori di risanamento conservativo?

Erminia Bruno
Erminia Bruno
2025-09-28 02:31:55
Numero di risposte : 23
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Si sussumono, per contro, nell’alveo categoriale delle opere di restauro e di risanamento conservativo tutti quegli “interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio”. che, tradotto, significa rendere agibile e funzionale una costruzione che è invecchiata o non risponde più alle norme. Se l’immobile resta com’è e ci si limita ad un consolidamento, ad un rifacimento della pavimentazione, degli impianti o altro che si è ammalorato, si tratta di restauro o risanamento conservativo.
Asia Gatti
Asia Gatti
2025-09-23 11:56:24
Numero di risposte : 23
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Gli interventi di restauro e risanamento conservativo comprendono: il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso l’eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio. Il restauro: finalizzato principalmente alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione dei caratteri degli edifici di interesse storico-artistico, architettonico o ambientale. Il risanamento conservativo: finalizzato principalmente al recupero igienico e funzionale di edifici che necessitano di consolidare e integrare gli elementi strutturali e la modificazione dell’assetto planimetrico. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono essere finalizzati anche alla modifica della destinazione d’uso degli edifici purché la nuova destinazione sia compatibile con i caratteri tipologici formali e strutturali dell’organismo edilizio e sia ammessa dagli strumenti urbanistici vigenti.
Soriana Morelli
Soriana Morelli
2025-09-10 06:16:54
Numero di risposte : 27
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Gli interventi di restauro e risanamento conservativo comprendono: il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso l’eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio. Il restauro: finalizzato principalmente alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione dei caratteri degli edifici di interesse storico-artistico, architettonico o ambientale. Il risanamento conservativo: finalizzato principalmente al recupero igienico e funzionale di edifici che necessitano di consolidare e integrare gli elementi strutturali e la modificazione dell’assetto planimetrico. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono essere finalizzati anche alla modifica della destinazione d’uso degli edifici purché la nuova destinazione sia compatibile con i caratteri tipologici formali e strutturali dell’organismo edilizio e sia ammessa dagli strumenti urbanistici vigenti.
Giacinta Mazza
Giacinta Mazza
2025-09-02 15:54:26
Numero di risposte : 25
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Il risanamento e la parziale ricostruzione di volte in muratura, nonché la realizzazione di interventi accessori, tutti necessari per preservare l’integrità dell'edificio. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono volti a preservare l'integrità degli edifici e a garantirne la funzionalità. La norma che chiarisce quali siano gli interventi di restauro e risanamento è l’art. 3 comma 1 lett. c) del DPR 380/2001 (testo unico dell’edilizia), classificandoli come segue: interventi di manutenzione ordinaria;interventi di manutenzione straordinaria;interventi di restauro e di risanamento conservativo;interventi di nuova costruzione;interventi di ristrutturazione urbanistica. Il restauro e il risanamento conservativo, invece, hanno come obiettivo principale la conservazione dell’organismo edilizio, quindi nella sostanza si tratta di interventi che non comportano una modifica sostanziale del costruito. Il TAR della Campania ha emesso la sentenza 1789/2024, apportando dei chiarimenti in merito ai lavori di restauro, consolidamento statico e risanamento conservativo. I lavori previsti vi era il risanamento e la parziale ricostruzione di volte in muratura, nonché la realizzazione di interventi accessori, tutti necessari per preservare l’integrità dell'edificio.
Stefania Gallo
Stefania Gallo
2025-09-02 11:44:14
Numero di risposte : 24
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Il restauro strutturale, ad esempio, ha a che fare con tutto ciò che riguarda l'efficienza delle strutture portanti di un edificio. Un altra tipologia di restauro può essere invece quello scientifico, intervento che si caratterizza per la sua complessità e la molteplicità delle aree di riferimento. Per concludere, è bene evidenziare alcuni principi fondamentali che caratterizzano il restauro architettonico, che implica le attività riservate agli edifici e che va distinto da quelle invece che riguardano singole opere d'arte come quadri, mobili, statue, affreschi, arazzi e così via. La categorizzazione delle attività di restauro non è, quindi, particolarmente rigida, ma seguendo questi semplici principi sarà sicuramente più semplice affidarsi ad una azienda edile specializzata ed avviare i lavori in maniera rapida, efficiente e soprattutto in grado di valorizzare al meglio l'opera storico-artistica su cui è necessario intervenire.