Cosa anticipa la collazione delle donazioni?
Veronica Rinaldi
2025-10-07 04:24:04
Numero di risposte
: 32
La collazione anticipa una divisione equa tra i figli.
La collazione serve a garantire una divisione equa tra i figli, ma è poco conosciuta e spesso fraintesa.
La collazione è un istituto previsto dal Codice Civile che impone ad alcuni eredi, in particolare ai figli e al coniuge, di “riportare” nel patrimonio ereditario le donazioni ricevute in vita dal defunto.
Lo scopo della collazione è garantire una divisione dell’eredità equa tra tutti gli eredi legittimari.
Per ridurre al minimo i conflitti, è utile documentare con precisione tutte le donazioni in vita.
Per ridurre al minimo i conflitti, è utile coinvolgere tutti gli eredi nelle scelte patrimoniali.
Per ridurre al minimo i conflitti, è utile consultare un professionista prima della stesura del testamento o della donazione.
Piersilvio Bruno
2025-09-28 20:22:26
Numero di risposte
: 18
La risposta non è facilissima, ma, secondo l’opinione prevalente, la disposizione sarebbe fondata sul fatto che il donante, disponendo in vita, abbia voluto effettuare una sorta di anticipazione delle attribuzioni ereditarie e che tra i coeredi vi debba essere una parità di trattamento.
Dunque, una volta morto il donante, i lasciti dovrebbero essere “pareggiati” tra i figli e la divisione di tutti i beni dovrebbe riguardare non soltanto quelli lasciati dal defunto, ma a questi dovrebbero aggiungersi quelli da lui donati quando era in vita.
L’istituto trae fonte dall’art. 737 cod. civ., ai sensi del quale i figli (nonché i loro discendenti) e il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione, direttamente o indirettamente.
La “raccolta” si riferisce a tutto quanto sia stato donato durante la vita del defunto: di tutte queste donazioni si compie una vera e propria “somma” allo scopo di conferirle nella massa ereditaria.
Una volta composta questa massa ereditaria, che a questo punto sarà costituita non soltanto dai due appartamenti e dal conto in banca che Giulio, morendo, ha lasciato, ma anche dall’altro appartamento già donato al figlio Paolo e dalla somma già donata a Marco (che, dunque, si può ben dire che “tornino indietro”).
Michela Grassi
2025-09-18 01:11:22
Numero di risposte
: 18
A titolo di anticipata successione sol significa che, una volta che si aprirà la successione del donante, quanto già ricevuto dal coniuge ovvero dai suoi figli e loro discendenti che concorrano alla successione dovrà considerarsi quale acconto sulle spettanze ereditarie.
Ciò, nell’ottica di assicurare un pari trattamento tra questi soggetti, se coeredi.
Per effetto della collazione, invece, chi fra i suddetti soggetti già abbia ricevuto inter vivos per effetto di donazioni, meno avrà diritto di ricevere mortis causa.
In che modo? Basterà imputare, in sede di divisione ereditaria, il valore, al momento dell’apertura della successione, del bene donato nella formazione della porzione del coerede già beneficiato.
Inoltre, ma per la sola ipotesi in cui quanto ricevuto per donazione sia un immobile che non sia stato oggetto né di alienazione né di ipoteca fino al decesso del donante, il coerede avrà l’alternativa di conferirlo in natura a favore della massa ereditaria da spartirsi tra i soggetti che pure rientrino nella ristretta cerchia sopra delineata.
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