:

Come funziona il mantenimento dei figli minorenni per i genitori separati?

Claudia Neri
Claudia Neri
2025-09-20 00:48:42
Numero di risposte : 24
0
L'assegno di mantenimento dei figli consiste nel versamento di una somma di denaro da parte di un coniuge nei confronti dei figli, necessario a assolvere all'obbligo di assistenza materiale. Secondo la legge, ciascun genitore ha l'obbligo di mantenere i figli in proporzione al proprio reddito. I presupposti sui quali si fonda la decisione del giudice prendono in esame: Il tenore di vita di cui il figlio ha goduto nel periodo di convivenza dei genitori; Il periodo di permanenza che vivrà con ciascun genitore; Le esigenze del minore; Il reddito di ciascun genitore; Il valore economico dei compiti svolti per la cura del minore. Per determinare il valore dell'assegno il giudice valuta, anzitutto, se esistono accordi sottoscritti dai coniugi: in assenza sarà il giudice a stabilire la somma che, mensilmente o periodicamente, dovrà essere corrisposta. Il diritto a percepire la somma prevista dal giudice o concordata dai coniugi può decadere in presenza di circostanze sopravvenute che ne facciano venir meno i presupposti. Il d.Lgs. n. 154/2013 sottolinea che i genitori sono obbligati a mantenere economicamente i figli, sempre in proporzione al loro reddito e alla capacità di lavoro casalingo o professionale. Nell'eventualità in cui i entrambi genitori non abbiamo sufficienti risorse economiche saranno gli ascendenti a dover fornire ai genitori i mezzi necessari per il mantenimento dei figli.
Alessandro Costantini
Alessandro Costantini
2025-09-19 22:57:42
Numero di risposte : 23
0
Il contributo spetta al genitore che nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l'assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore. Il bonus spetta al genitore che presenta la domanda che: abbia un reddito IRPEF non superiore a 8.174 euro nelle annualità di mancata corresponsione del mantenimento. Il bonus spetta laddove l’altro genitore separato, divorziato o non convivente in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 non abbia versato il mantenimento spettante all’altro genitore, in quanto si sia verificata: la cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni. La domanda per ottenere il bonus genitori separati, divorziati, non conviventi può essere presentata all’INPS dal 12 febbraio 2024 al 31 marzo 2024. In fase di compilazione della domanda è necessario indicare: gli anni fra quelli interessati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 in cui il reddito complessivo annuo del genitore richiedente in stato di bisogno è stato inferiore o uguale a 8.174 euro.
Quirino D'amico
Quirino D'amico
2025-09-19 21:23:43
Numero di risposte : 28
0
Il mantenimento diretto permette al genitore separato, che non convive con i figli, di evitare il pagamento di un assegno all’altro genitore, il cosiddetto collocatario. Il mantenimento diretto consiste nell’acquisto diretto di tutto ciò che serve ai figli nei periodi in cui dimorano presso il genitore non collocatario. Il mantenimento diretto ha senso quando le condizioni economiche dei genitori sono sostanzialmente equivalenti. Un elemento imprescindibile per poter adottare questa modalità di mantenimento dei figli è che questi trascorrano tempi significativi con il genitore che desidera adottare questa modalità. Solo così sarà possibile provvedere direttamente alle loro necessità, come il cibo, i vestiti e altre spese quotidiane. Il mantenimento diretto è un’opzione valida in determinate circostanze, ma richiede equilibrio economico e una buona collaborazione tra i genitori.