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Come vengono divise le spese condominiali?

Valentina Pagano
Valentina Pagano
2025-09-26 19:07:38
Numero di risposte : 30
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In linea di principio, le spese comuni devono essere ripartite tra i singoli proprietari in base alle loro quote di valore. La legge prevede soltanto tre eccezioni: Se un proprietario per piani non utilizza una parte comune o lo fa solo in misura molto ridotta, lo si deve prendere in considerazione nel regolamento dei contributi. Se una proprietaria non vuole partecipare a misure edili di lusso, non è tenuta a contribuirvi. Lo stesso vale per misure edili utili che sono sproporzionate rispetto al valore della sua quota. Se un proprietario possiede un appartamento arredato in maniera più costosa rispetto alla media, deve pagare, in base al valore della propria quota, un contributo maggiore per i premi assicurativi dell'immobile. Se per determinate spese comuni volete usare un'altra chiave di ripartizione, lo potete fare. Salvo ivi diversamente concordato, tutti i proprietari pagano in proporzione alla quota di valore.
Sebastian Neri
Sebastian Neri
2025-09-26 18:31:06
Numero di risposte : 26
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La divisione delle spese condominiali tra proprietario e affittuario viene specificata dal contratto di locazione, ma esistono alcune regolamentazioni. Al proprietario dell’appartamento condominiale spettano le spese di installazione, cioè le spese per opere e servizi che durano nel tempo anche al di là della presenza dell’inquilino. Sono a carico del proprietario anche le spese per l’allacciamento alla rete fognaria, l’installazione o sostituzione dell’impianto elettrico e di riscaldamento. Le spese che spettano all’inquilino/conduttore sono disciplinate dalla legge 392/78. Gli oneri riguardano la manutenzione ordinaria, i consumi e vari controlli. Spese condivise tra proprietario e affittuario riguardano entrambe le parti: in generale sono costi legati all’amministrazione condominiale, un sevizio di cui usufruiscono entrambi. La tabella degli oneri concordata da Confedilizia e Sunia-Sicet-Uniat nel 2014 mostra le regole di ripartizione spese tra locatore e conduttore. Per esempio il portierato spetta al proprietario solo il 10% delle spese per lo stipendio, indennità sostitutiva dell’alloggio e manutenzione ordinaria della portineria.
Fulvio Pellegrini
Fulvio Pellegrini
2025-09-26 16:22:45
Numero di risposte : 24
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Le spese sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione. Le quote sono stabilite in proporzione alla proprietà. Tale proporzione è indicata dalle tabelle millesimali. Sempre l'art. 1123, al co.2, c.c. stabilisce però che se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell'uso che ciascuno può farne. L'espressione "ciascuno può farne", come ormai pacificamente affermato, sta ad indicare l'utilità oggettiva che ciascun condòmino può trarre e non quella che egli trae nel concreto. L'art. 1123 co.3, c.c. stabilisce che qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell'intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità.