Cos'è il danno professionale?
Ruth Rinaldi
2025-10-10 02:53:04
Numero di risposte
: 14
Il danno professionale può configurarsi come un danno da perdita della professionalità, da provare con il supporto di un avvocato.
La professionalità del lavoratore è certamente uno dei maggiori parametri di riferimento per la determinazione del valore di un dipendente sul mercato del lavoro e quindi sicuramente economicamente valutabile.
La violazione dell’art. 2103 c.c. prefigura un danno di tipo patrimoniale.
L’illecita sottrazione delle mansioni individua un altro danno, di tipo non patrimoniale, che riguarda invece l’identità professionale sul luogo di lavoro, l’immagine o la vita di relazione o comunque la lesione del diritto fondamentale del lavoratore alla libera esplicazione della sua personalità nel luogo di lavoro, tutelato dagli artt. 1 e 2 della Costituzione.
Il risarcimento è possibile anche in assenza di mobbing.
La Corte di Cassazione ha riconosciuto ad un lavoratore il risarcimento del danno biologico per lesione dell’integrità psicofisica dovuta a una dequalificazione professionale anche in assenza di mobbing.
Il mobbing viene infatti definito come un complesso fenomeno consistente in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo, caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione finalizzato all’obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo.
Bruna Parisi
2025-09-30 09:34:05
Numero di risposte
: 28
Il danno professionale è un danno che investe la sfera della professionalità del lavoratore, diminuendo progressivamente l’insieme delle sue conoscenze teoriche e delle capacità tecnico-professionali con un conseguente scadimento del livello professionale del lavoratore demansionato.
Il danno è stato ripetutamente ritenuto risarcibile dalla giurisprudenza.
Nella maggior parte dei casi è stato riconosciuto, in via equitativa, un risarcimento danni pari a una somma corrispondente a circa la metà delle retribuzioni percepite dal lavoratore nel corso del periodo di dequalificazione.
In alcuni casi poi è stato ritenuto che il protratto demansionamento, traducendosi anche in una sofferenza fisicopsichica, può aver prodotto danni alla salute del dipendente.
Il lavoratore ha diritto innanzitutto di essere reintegrato in mansioni compatibili con la propria effettiva professionalità.
Il prestatore di lavoro ha diritto al risarcimento del danno patito che può essere quantificato in via equitativa utilizzando come parametro la retribuzione mensile del lavoratore, o quanto meno una quota significativa della stessa, per tutto il periodo della dequalificazione.
Il danno professionale non sarebbe più, come ritenuto dalla precedente giurisprudenza, peraltro maggioritaria, implicito alla dequalificazione, ma dovrebbe essere provato con specifici fatti ed allegazioni.
La perdita di competenze professionali compromette anche il valore complessivo del dipendente nel mercato del lavoro.
Ninfa Ricci
2025-09-30 06:49:37
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: 26
Il danno alla reputazione consiste nella lesione della considerazione o del prestigio da parte delle persone che circondano un individuo o un professionista all’interno di un determinato contesto sociale o lavorativo.
Si tratta di un pregiudizio che può colpire tanto una persona fisica, che viene lesa nella sua dignità personale, sia un professionista, il quale perde la stima e la fiducia di chi lo circonda e con cui interagisce nel contesto di lavoro.
Il danno alla reputazione professionale è quello che incide sulla sfera lavorativo-professionale di un soggetto, che perde la stima e il prestigio delle persone con cui interagisce nell’ambiente di lavoro.
Colui che subisce lesioni alla propria reputazione personale o professionale può agire per chiedere il risarcimento del danno.
Tuttavia è importante che il danneggiato provi non soltanto di aver subito un tale pregiudizio, ma che questo gli abbia cagionato una perdita patrimoniale o non.
Emidio Fontana
2025-09-30 05:08:22
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: 21
Il danno professionale si riferisce al danno causato da un professionista che non adempie ai propri doveri e obblighi contrattuali.
La responsabilità professionale si riferisce all'obbligo di un professionista di esercitare la propria attività con competenza e diligenza e rispetto delle normative vigenti.
Quando un professionista non adempie a questi doveri, causando un danno a un cliente o a terzi, può essere chiamato a rispondere in una causa per responsabilità professionale.
Il danno professionale può essere causato da negligenza, imprudenza o imperizia del professionista.
Il danneggiato deve provare che esiste un nesso di causalità tra l’errore commesso e il danno subito.