Come contestare l'opera di un professionista e chiedere i danni?

Clara Bellini
2025-09-30 09:05:21
Numero di risposte
: 16
La contestazione opere edili si effettua inviando alla ditta o al professionista che ha eseguito i lavori una lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC.
Con tale denuncia il committente può chiedere all’appaltatore: l’eliminazione dei vizi e dei difetti a proprie spese una riduzione del prezzo concordato inizialmente la restituzione di quanto già anticipato o la sospensione del pagamento fin quanto i lavori non siano eseguiti correttamente il risarcimento per il danno economico subito.
È, altresì, possibile presentare al Tribunale un ricorso affinché venga nominato un consulente tecnico d’ufficio che effettui un accertamento tecnico preventivo.
Ai sensi dell’art. 1668 c.c., “se i vizi o le difformità dell’opera sono tali da renderla del tutto inadatta alla sua destinazione, il committente può chiedere la risoluzione del contratto”, cioè lo scioglimento del vincolo.
A seguito di tale richiesta, la ditta, oltre a dover restituire gli importi che gli sono stati corrisposti, dovrà versare un indennizzo per le conseguenze subite dal committente a causa della sua negligenza.

Ethan Ferraro
2025-09-30 07:31:12
Numero di risposte
: 28
Per contestare l'opera di un professionista e chiedere i danni, è necessario raccogliere tutte le prove pertinenti riguardanti il lavoro fatto male, come e-mail, report, registrazioni, fotografie o qualsiasi altra cosa che dimostri la mancanza di qualità o la non conformità standard concordata. Per determinare chi sia il responsabile dei lavori mal eseguiti, spesso si ricorre a una perizia tecnica, che potrà individuare eventuali difformità o vizi d’opera presenti nel lavoro svolto. Successivamente alla perizia, solitamente verrà redatta una relazione tecnica sui lavori eseguiti male, che illustrerà chiaramente il responsabile del danno causato. Se il lavoro commissionato non sia stato svolto bene, è possibile non pagarlo, ma è importante prendere in considerazione alcuni importanti elementi e conoscere bene le strade da seguire, come ad esempio dimostrare l’esistenza di un “inadempimento essenziale”, che indica un errore così grave da rendere il risultato finale del lavoro inutilizzabile o non conforme alle aspettative. La consulenza di un avvocato specializzato in diritto contrattuale o diritto del lavoro può essere di grande aiuto per capire le opzioni legali e determinare la migliore strategia al fine di affrontare la situazione e tutelare i propri diritti. È essenziale comprendere quali sono i propri diritti ed i propri obblighi come dipendenti o come committenti, poiché le leggi del lavoro e del contratto possono variare notevolmente da paese a paese e persino da stato a stato. La procedura per contestare un lavoro fatto male richiede una comprensione approfondita delle leggi del lavoro e dei diritti dei dipendenti o dei committenti. In situazioni in cui la colpa viene attribuita all’azienda che ha eseguito i lavori, questa potrebbe, a sua volta, riversare ogni responsabilità contro il progettista o l’architetto, sostenendo che il progetto fornito non era adeguato o chiaro per la corretta esecuzione dei lavori. È possibile considerare tre opzioni: richiedere una correzione del lavoro svolto, risolvere il contratto, oppure ricorrere alle vie legali per ottenere un risarcimento. La perizia tecnica e la relazione tecnica sono fondamentali per stabilire in maniera oggettiva e legale la responsabilità del lavoro mal eseguito e per garantire che il soggetto responsabile sia interpellato nel risponderne sia finanziariamente che sul piano della correttezza professionale.