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Qual è l'affitto massimo con la cedolare secca?

Giacinto Ferraro
Giacinto Ferraro
2025-10-02 20:49:23
Numero di risposte : 30
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Il locatore che sceglie l’opzione della cedolare secca rinuncia ad applicare aumenti del canone di affitto. L’inquilino deve ricevere una lettera raccomandata dal padrone di casa, che lo avvisa della scelta della cedolare secca: con la cedolare l’affitto non può subire aumenti.
Enzo De rosa
Enzo De rosa
2025-10-02 20:42:40
Numero di risposte : 26
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La cedolare secca è un regime fiscale agevolato riservato ai proprietari privati che affittano immobili a uso abitativo. Puoi scegliere la cedolare secca se sei una persona fisica, se affitti un immobile residenziale e hai uno dei seguenti contratti: Libero 4+4 → aliquota 21%. Concordato 3+2 → aliquota 10%. Transitorio o studenti → 10%. La cedolare secca vs regime ordinario: Tassazione: Fissa 10% o 21%. Imposta registro: ❌. Imposta di bollo: ❌. Aggiornamento ISTAT: ❌. La cedolare secca è la scelta migliore quando: Hai un’aliquota IRPEF alta. Vuoi semplificare la fiscalità. Affitti in zone ad alta tensione abitativa. Applichi un canone concordato. Vuoi evitare sorprese da adeguamento ISTAT o comunicazioni annuali. In definitiva, la cedolare secca è una scelta molto vantaggiosa per chi vuole una gestione fiscale più snella e meno onerosa.
Eufemia Villa
Eufemia Villa
2025-10-02 19:31:47
Numero di risposte : 25
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L’imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un’aliquota del 10%. Scegliendo la cedolare secca, il locatore rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente. Il regime della cedolare secca ha diversi vantaggi. Assolvendo la sola imposta sostitutiva, infatti, il canone di locazione non si cumula con gli altri redditi ai fini Irpef e addizionali. In più, non sono dovute né l’imposta di registro né l’imposta di bollo per la registrazione, la risoluzione e la proroga del contratto. Sia i proprietari che l’inquilino devono agire come persone fisiche, cioè non nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni. Il regime opzionale della cedolare secca prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali per il reddito derivante dall’affitto dell’immobile e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dall’imposta di bollo per registrazioni, risoluzioni e proroghe del contratto. Anche i contratti di locazione di tipo strumentale possono essere assoggettati al regime opzionale della cedolare secca (comma 59 dell’articolo 1 della legge n. 145 del 30 dicembre 2018). Possono scegliere il regime della cedolare secca i proprietari (o titolari di un diritto reale di godimento, come l’usufrutto) che locano un immobile ad uso abitativo.