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Differenza tra mediatore familiare e consulente familiare?

Artemide Ferretti
Artemide Ferretti
2025-10-05 21:32:11
Numero di risposte : 23
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Il mediatore familiare è una figura professionale che aiuta a trovare un accordo per delle situazioni che portano conflitto tra gli ex coniugi. Può essere uno psicologo, un avvocato o un’altra figura professionale che ha conseguito il diploma di mediatore familiare. La mediazione familiare si rivolge a ex coniugi o ex conviventi, già separati effettivamente che vivono con conflitto le decisioni sui figli per aiutarli a trovare un modo di relazionarsi non conflittuale. La durata è fissata in 8/10 incontri e lavora concretamente sugli oggetti della contesa. Il mediatore aiuta a trovare un accordo tra le parti in conflitto, lavorando sugli aspetti specifici della contesa, come ad esempio la custodia dei figli o la divisione dei beni. Il mediatore non è un arbitro, ma un facilitatore del dialogo e della comunicazione tra le parti. L'obiettivo della mediazione è di raggiungere un accordo che sia accettabile per entrambe le parti, senza dover ricorrere a un procedimento giudiziario.
Cleopatra Greco
Cleopatra Greco
2025-10-05 19:21:15
Numero di risposte : 25
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Il mediatore familiare è una figura extraprocessuale, al quale, anche nel corso di un procedimento giudiziario di separazione, divorzio, modifica delle condizioni o affido, le parti processuali possono rivolgersi su raccomandazione del giudice per ridurre la conflittualità e migliorare la comunicazione per il bene dei figli. Diversamente, il CTU, ossia il consulente tecnico d’ufficio, è un vero e proprio ausiliario del giudice, dal quale viene deliberatamente nominato e scelto tra gli iscritti in appositi albi. Il mediatore, per dovere di riservatezza, riferirà alla autorità giudiziaria solo circa la adesione o meno al percorso e, nel caso di accordi, questi saranno trasmessi alle autorità competenti direttamente dai mediandi. Mentre il CTU deve dare una valutazione tecnica ed oggettiva dei fatti, rispondendo al quesito appositamente formulato dal giudice, nei limiti di esso e nel rispetto del codice di procedura civile, e depositare una relazione. Il compito del CTU, in casi di separazione giudiziale, è quello di analizzare le caratteristiche di personalità e le modalità di relazione dei due genitori con i figli onde verificarne la capacità genitoriale. Il mediatore si fonda sulla partecipazione volontaria, consapevole e responsabile. Il mediatore è scelto dalla coppia, che è l’unica beneficiaria del suo intervento, tanto che il compenso viene concordato con essa. Il CTU viene nominato e scelto dal giudice tra gli iscritti in appositi albi. Il mediatore familiare non ha l’obbligo di riferire alla autorità giudiziaria circa la adesione o meno al percorso. Il CTU deve prestare il giuramento di rito e deve rispondere al quesito del giudice, e depositare una relazione.
Ivano Vitale
Ivano Vitale
2025-10-05 18:49:31
Numero di risposte : 21
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La mediazione familiare è un percorso scelto volontariamente dalla coppia, in cui un terzo neutrale, sostiene i genitori nella stesura di un programma di separazione soddisfacente, che tenga conto delle esigenze del minore , nel rispetto della comune responsabilità genitoriale. La differenza tra CTU e mediazione familiare è netta: la prima ha come obiettivo raccogliere informazioni da riferire al giudice, la seconda ha come finalità la stesura di un programma di separazione che tuteli le responsabilità familiari. La coordinazione genitoriale, a differenza della mediazione familiare interviene nell’alto conflitto; laddove la coppia genitoriale ha livelli di conflitto molto elevati, la mediazione non può più intervenire, così si lavora tramite il metodo della coordinazione, spostando il focus sul benessere del minore. La differenza sostanziale tra CTU, CO.GE e mediazione è nell’obiettivo: il primo raccoglie informazioni da riferire al giudice, la seconda tutela la coppia genitoriale accompagnandola alla stesura di un progetto condiviso e la terza sposta il focus sul benessere del minore.
Luciano De luca
Luciano De luca
2025-10-05 18:15:09
Numero di risposte : 30
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La mediazione familiare è un percorso che sostiene e facilita la riorganizzazione della relazione genitoriale nell’ambito di un procedimento di separazione della famiglia. La mediazione familiare è un intervento extragiudiziale, volontariamente scelto dalla coppia dei genitori e condotto da un professionista neutrale. La mediazione familiare ha pertanto una funzione esclusivamente di natura compositiva e non valutativa. La mediazione familiare si distingue, quindi, dalla CTU per la finalità, in quanto la prima verte ad aiutare la famiglia, infatti, il mediatore lavora con i genitori in vista di possibili accordi che la coppia può raggiungere, mentre il destinatario dell’attività del CTU è il giudice. Elemento ulteriormente importante è la volontarietà: assente nella CTU poiché è il giudice a richiederla, centrale nella mediazione in quanto sono i separandi/separati a farne domanda.