È possibile pagare i contributi mancanti per andare in pensione?

Elsa Grassi
2025-10-10 19:13:50
Numero di risposte
: 14
La legge di bilancio 2024 prevede la possibilità temporanea, per il biennio 2024-2025, di riscattare, in tutto o in parte, i periodi non coperti da contribuzione fino a un massimo di cinque anni.
I contributi mancanti possono essere riscattati in un massimo di 12 anni senza interessi.
La presentazione della domanda di riscatto è limitata al biennio 2024–2025, quindi va effettuata entro il 31.12.2025.
Il costo del riscatto è determinato in base all'articolo 2, comma 5 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184.
Il versamento può essere effettuato ai regimi previdenziali di appartenenza: in unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili.
La norma specifica che la rateizzazione dell'onere non può essere concessa nei casi in cui i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta.

Joannes Giuliani
2025-10-10 18:35:31
Numero di risposte
: 17
Il meccanismo della prosecuzione volontaria è uno strumento particolarmente utile per i lavoratori che rischiano di non raggiungere il minimo contributivo necessario per accedere alla pensione.
In particolare, si tratta un’opzione valida per coloro che hanno avuto carriere discontinue o interruzioni nei versamenti.
Questa possibilità è spesso sfruttata dai lavoratori autonomi che hanno accumulato periodi scoperti, ma anche da dipendenti che necessitano di completare il requisito contributivo per la pensione anticipata.
Tuttavia, per accedere al versamento volontario serve un provvedimento autorizzativo dell’INPS, che certifica il diritto a continuare a pagare i contributi nonostante l’assenza di un’attività lavorativa.
Questa misura è pensata per coloro che hanno cessato ogni attività lavorativa e vogliono completare i contributi mancanti.
Possono accedervi ex lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati, compresi gli iscritti alla Gestione Separata e che hanno avuto contratti part-time.
Un aspetto essenziale è che il richiedente non deve avere alcun rapporto di lavoro attivo che preveda il versamento obbligatorio di contributi.

Giuseppa Fabbri
2025-10-10 16:26:31
Numero di risposte
: 23
Si possono versare contributi volontari per raggiungere i requisiti pensionistici, ma non in un’unica soluzione.
La cosa è permessa dalla normativa, ma ci sono delle precise condizioni da rispettare.
I contributi volontari, però, non possono essere versati in un’unica soluzione per i circa 4 anni che le mancano per raggiungere il diritto alla pensione anticipata ordinaria.
I contributi volontari vanno versati trimestre per trimestre e, quindi, per versare i 4 anni mancanti impiegherebbe, appunto, 4 anni.
L’unico modo per versare i contributi tutti insieme e pagarli in un’unica soluzione (o anche a rate se lo si desidera) è in caso di riscatto.
Nel caso dei volontari, per la prosecuzione dei versamenti, invece, questa strada non è percorribile e se la sceglie dovrà effettuare i pagamenti ogni trimestre andando a coprire quello appena trascorso.
I contributi devono riferirsi ad un determinato periodo e lei non può far valere nel 2023 contributi che vanno a coprire, ad esempio, 2024, 2025, 2026 e 2027 perché sono periodi che non possono essere riconosciuti in quando ancora non trascorsi.
Per il passato, invece, si possono valorizzare solo periodi che non siano già coperti da contribuzione.
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