Quando viene tolto l'assegno ordinario?
Guido Mancini
2025-11-15 04:13:06
Numero di risposte
: 22
L'assegno ordinario di invalidità può essere oggetto di revisione in qualsiasi momento e, nel caso risulti venuto meno lo stato invalidante si procede alla sua revoca.
Al compimento dell’età pensionabile, in presenza di tutti i requisiti richiesti, si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia.
L’assegno ordinario di invalidità è riconosciuto per un periodo di 3 anni, ed è oggetto di conferma per ulteriori periodi triennali.
Stefano Martini
2025-11-05 02:11:00
Numero di risposte
: 28
L'assegno ordinario di invalidità viene erogato per un periodo di tre anni, con la possibilità di rinnovo se le condizioni di invalidità persistono.
L'assegno ordinario viene tolto se non si soddisfano i requisiti previsti dalla legge.
L'assegno ordinario può essere revocato qualora il beneficiario non rispetti gli obblighi previsti.
L'assegno ordinario è compatibile con altre pensioni di invalidità e può essere richiesto da chi si trova in difficoltà economiche e necessita di un supporto per coprire le spese quotidiane.
L'assegno viene revocato nel caso di decesso del beneficiario o nel caso in cui non siano più soddisfatti i requisiti richiesti per ottenerlo.
L'assegno ordinario di invalidità può essere ridotto o cessato se il beneficiario non ottempera agli obblighi di visita medica e accertamento delle condizioni di salute.
Il mancato rinnovo può essere causato dall'assenza di requisiti che hanno permesso di usufruire dell'assegno.
Osea Serra
2025-10-26 05:59:59
Numero di risposte
: 20
L'assegno ordinario di invalidità può essere tolto quando l'INPS dispone dei controlli medico-legali per verificare che continuino a sussistere le condizioni vincolanti all'erogazione della prestazione economica.
L'INPS può disporre dei controlli medico-legali in qualsiasi momento.
Dopo tre anni, è possibile chiedere il rinnovo della prestazione, formulando una nuova domanda entro la data di scadenza.
Nel caso in cui la domanda di rinnovo dell'assegno sia presentata nei 120 giorni successivi al termine di fruizione della prestazione, l'assegno potrà essere confermato ma avrà decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della nuova domanda.
Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l'assegno diventa definitivo, fermo restando la facoltà dell'INPS di sottoporre l'assegno a revisione.
Emilio Santoro
2025-10-19 02:14:39
Numero di risposte
: 29
L’assegno ordinario di invalidità viene tolto quando il reddito da lavoro annuo supera 5 volte l’importo del trattamento minimo.
Se il reddito da lavoro annuo supera 5 volte l’importo del trattamento minimo l’assegno viene ridotto del 50 %
Nel momento in cui il titolare dell’assegno ordinario di invalidità compie l’età anagrafica della pensione di vecchiaia, attualmente 67 anni, la prestazione si trasforma in pensione di vecchiaia e cessano tutte le riduzioni ed incumulabilità.
Flavio Marini
2025-10-11 18:46:08
Numero di risposte
: 21
Viene tolto l'Assegno ordinario quando il lavoratore raggiunge l'età pensionabile.
L’Assegno si trasforma d'ufficio in pensione di vecchiaia, al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti.
L’Assegno ha validità triennale ma può essere rinnovato su richiesta dell’interessato.
Il beneficiario può chiedere il rinnovo sei mesi prima la data di scadenza senza soluzione di continuità nel pagamento.
Il beneficiario può chiedere il rinnovo entro 120 giorni dalla data di scadenza.
Manfredi Rizzo
2025-10-11 14:48:16
Numero di risposte
: 18
Si perde il diritto a percepire l'assegno di invalidità quando: si supera il limite di età stabilito, cioè i 67 anni;
si supera la soglia di reddito;
si svolge un’attività lavorativa che frutta un reddito superiore a quello massimo consentito;
a seguito di una visita di accertamento, emerge che non si raggiunge più la percentuale minima di riduzione della capacità lavorativa che dà diritto alla prestazione.
Secondo la Cassazione, però, quando viene meno quest’ultimo requisito, cioè quello sanitario, l’indebito assistenziale comporta la restituzione del trattamento ricevuto solo dalla data in cui il provvedimento è stato comunicato al diretto interessato e non prima.
Al fine di conteggiare, quindi, l’eventuale cifra da restituire, farà fede il giorno in cui l’esito della visita di controllo è stato portato a conoscenza dell’utente.
Con due sole eccezioni: che l’erogazione indebita sia addebitabile all’invalido civile;
che non sussistano le condizioni di un legittimo affidamento.
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