Chi prende la pensione può prendere anche l'assegno di invalidità?
Tiziana Palumbo
2025-10-31 17:54:17
Numero di risposte
: 26
Chi prende la pensione può prendere anche l'assegno di invalidità.
L'assegno sociale è un sussidio economico destinato alle persone che hanno redditi inferiori alle soglie minime definite dalla legge.
Anche l'assegno di invalidità civile è legato all'assegno sociale, infatti al compimento dei 65 anni di età, i sussidi assistenziali erogati per gli invalidi civili sono trasformati in assegno sociale.
A stabilirlo è l'art. 19 della legge 118/71 che definisce tale trasformazione come automatica.
L'assegno mensile e pensione di inabilità diventano assegno sociale per tutti i soggetti che erano titolari precedentemente della provvidenza economica assistenziale.
Un modo per semplificare le misure assistenziali previste dal welfare, unificando in un’unica forma le diverse forme di sussidio previste.
Audenico Fiore
2025-10-24 20:00:15
Numero di risposte
: 23
Non c'è un limite di età per il riconoscimento dell'invalidità civile.
In relazione alla gravità della patologia accertata, la Commissione medica attribuisce una percentuale di invalidità.
L'assegno di invalidità civile è attribuito agli invalidi civili che hanno tra i 18 e i 67 anni di età e ai quali sia stata riconosciuta un'invalidità compresa tra il 74% e il 99%.
La pensione di invalidità civile viene riconosciuta a coloro che hanno un'età compresa tra i 18 e i 67 anni, a cui è stata accertata un'invalidità totale.
Dopo il compimento dell'età pensionabile, l'assegno di invalidità civile e la pensione di invalidità civile si trasformano in “assegno sociale sostitutivo”.
Con il raggiungimento dell'età pensionabile, l'invalido civile non potrà beneficiare di prestazioni economiche, ma c'è un'eccezione.
L'unico beneficio economico, che può ottenere un invalido dopo i 67 anni, è soltanto l'indennità di accompagnamento.
Assia Ferretti
2025-10-11 18:36:26
Numero di risposte
: 22
Viene erogata in misura ridotta durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
ha validità triennale.
si trasforma d'ufficio in pensione di vecchiaia, al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti.
Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa.
Luca Moretti
2025-10-11 18:29:27
Numero di risposte
: 33
La pensione di invalidità è compatibile con l’indennità di accompagnamento riconosciuta agli invalidi civili non deambulanti o non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Al compimento del sessantasettesimo anno di età, la pensione viene trasformata in assegno sociale.
L’assegno mensile di assistenza spetta agli invalidi civili parziali dai 18 ai 67 anni di età.
Al compimento del sessantasettesimo anno di età, la pensione viene trasformata in assegno sociale.
La pensione di invalidità è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa.
È compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa e non pregiudica a priori la possibilità di mantenere la patente di guida.
Anastasio Carbone
2025-10-11 17:08:01
Numero di risposte
: 17
Al compimento dell’età pensionabile, e in presenza di tutti i requisiti, l’assegno ordinario di invalidità è trasformato d’ufficio dall’INPS in pensione di vecchiaia.
L’assegno ordinario di invalidità può essere richiesto dai lavoratori.
I requisiti sanitari richiesti per poter presentare la domanda di assegno ordinario di invalidità sono i seguenti.
I requisiti amministrativi richiesti, sono, invece.
L’assegno ordinario di invalidità è cumulabile con altri redditi.
È prevista una ulteriore trattenuta che dipende dall’anzianità contributiva e vale per chi ha meno di 40 anni di contributi.
In questo caso, la riduzione sarà pari.
In presenza di lavoro dipendente, al 50% della quota di assegno che eccede il trattamento minimo e comunque entro l’importo dei redditi da lavoro percepiti.
In presenza di lavoro autonomo, al 30% della quota che eccede il trattamento minimo ma non potrà essere superiore al 30% del reddito prodotto.
Adriano Ferrari
2025-10-11 15:52:32
Numero di risposte
: 23
La pensione di inabilità è incumulabile con redditi da lavoro.
Pertanto viene concessa a condizione che ci sia stata e permanga in futuro:
la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;
la cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi;
la cancellazione dagli albi professionali;
la rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.
L’Assegno ordinario di invalidità prevede dei limiti reddituali da lavoro che, se vengono superati, comportano la riduzione dell’assegno.
I limiti reddituali derivanti da attività lavorativa e le percentuali di riduzione dell’assegno, che hanno come parametro di base l’importo del trattamento minimo delle pensioni, sono i seguenti:
1) se il reddito da lavoro annuo supera 4 volte l’importo del trattamento minimo l’assegno viene ridotto del 25 %
2) se il reddito da lavoro annuo supera 5 volte l’importo del trattamento minimo l’assegno viene ridotto del 50 %
Nel momento in cui il titolare dell’assegno ordinario di invalidità compie l’età anagrafica della pensione di vecchiaia, la prestazione si trasforma in pensione di vecchiaia e cessano tutte le riduzioni ed incumulabilità.
Leggi anche
- Quando si va in pensione, si perde l'assegno ordinario di invalidità?
- Quando viene tolto l'assegno ordinario?
- Qual è l'importo minimo dell'assegno ordinario?
- Quando viene sospeso l'assegno ordinario di invalidità?
- Quando conviene la pensione in cumulo?
- Quando l'INPS toglie la pensione?
- Quando l'assegno ordinario diventa definitivo?