Qual è la differenza tra liquidazione e fallimento?
Pasquale Mazza
2025-10-21 00:41:06
Numero di risposte
: 21
Le cause che portano al fallimento o alla liquidazione volontaria sono diverse.
I fallimenti sono la risultante di un processo di deterioramento dei fondamentali finanziari che avviene nel corso del tempo e quasi sempre è anticipato da una riduzione del giro d’affari dell’impresa.
Le liquidazioni volontarie riflettono in maniera più istantanea il peggioramento delle aspettative imprenditoriali e possono essere interpretate come un indicatore che mostra le aspettative di profitto degli imprenditori, dal momento che la chiusura di attività in bonis è generalmente legata a margini attesi non sufficienti a proseguire l’attività imprenditoriale.
La liquidazione è volontaria quando a decidere la chiusura dell’azienda in crisi sono i soci, che dispongono della libertà di cessare l’attività quando lo desiderano, anche senza una motivazione specifica.
La liquidazione è giudiziale, se disposta forzatamente da un Tribunale, e coatta amministrativa, se disposta dall’autorità amministrativa.
Mettere la propria azienda in liquidazione significa che non essendoci più possibilità di sopravvivenza per la stessa, il CEO o i soci dell’azienda o il consiglio di amministrazione, nel caso in cui si stia parlando di aziende di grandi dimensioni, decidono di chiuderla e liquidare i suoi beni.
Clodovea Cattaneo
2025-10-13 17:41:03
Numero di risposte
: 20
Il focus del legislatore è diventato quello di preservare il valore aziendale e cercare di garantire la continuità aziendale, piuttosto che liquidare indiscriminatamente l’impresa in difficoltà.
Le principali differenze tra liquidazione giudiziale e fallimento riguardano l’approccio:
Continuità Aziendale: Il Codice della crisi pone l’accento sulla possibilità di recupero dell’impresa, offrendo strumenti per la ripartenza.
Minore Stigma: Con il nuovo termine si vuole evitare che l’imprenditore si senta stigmatizzato, permettendo alla crisi di essere affrontata con maggiore serenità e riservatezza.
Il passaggio dal “fallimento” alla “liquidazione giudiziale” segna una rivoluzione nella gestione delle crisi aziendali in Italia.
Non si tratta più di un processo punitivo, ma di un’opportunità per affrontare la difficoltà economica con un approccio più costruttivo, mirando prima alla ripartenza e solo successivamente alla liquidazione, quando non ci sono più possibilità di risanamento.