:

Quali sono i vantaggi per il proprietario di un contratto a canone concordato?

Danny Longo
Danny Longo
2025-11-03 00:03:01
Numero di risposte : 21
0
Il principale incentivo per chi sceglie di affittare a canone concordato è rappresentato dalle agevolazioni fiscali, che si traducono in un risparmio economico concreto. Cedolare secca agevolata al 10%, invece del 21% prevista per i contratti a canone libero, valida nei comuni ad alta densità abitativa Qualora non optassi per la cedolare secca avresti una riduzione del canone imponibile ai fini IRPEF del 30%. Pagheresti le imposte solamente sul 70% del canone percepito Riduzione dell’IMU di almeno il 25%. Il contratto a canone concordato deve seguire uno schema preciso, previsto dalla Legge e validato dalle Associazioni firmatarie degli accordi territoriali. Questo si traduce in una drastica riduzione delle ipotesi di contenziosi con l’inquilino. Inoltre, l’obbligo di attestazione da parte di un’associazione firmataria garantisce la regolarità del contratto e rende più semplice far valere i propri diritti in caso di controversie. La durata contrattuale, nella forma “3+2”, consente di pianificare l’affitto su un orizzonte di medio-lungo termine, con la certezza di una continuità nella locazione a condizioni chiare fin dall’inizio. Inoltre, il canone calmierato rende l’immobile più appetibile sul mercato, riducendo i tempi di sfitto e aumentando le probabilità di trovare inquilini affidabili. Affidandosi a Confabitare Bergamo, il proprietario non è mai solo. Offriamo: Calcolo personalizzato del canone Redazione del contratto secondo la normativa Rilascio dell’attestazione obbligatoria Registrazione del contratto in Agenzia delle Entrate, scongiurando l’ipotesi di errori Consulenza continua anche dopo la firma Il canone concordato non è solo una scelta “fiscale”, ma una strategia di gestione immobiliare consapevole, che tutela il proprietario, migliora i rapporti con l’inquilino e valorizza l’immobile.
Miriam Messina
Miriam Messina
2025-10-25 21:56:43
Numero di risposte : 16
0
Il contratto a canone concordato offre vantaggi e svantaggi sia per il locatore, sia per il conduttore dell’affitto. questa tipologia di accordo offre condizioni fiscali favorevoli e a un canone più contenuto rispetto al mercato libero, così da renderli più accessibili per gli inquilini. Il canone concordato è vantaggioso quando l’immobile in soggetto si trova in aree con molta richiesta e con accordi territoriali favorevoli. Dal punto di vista del conduttore, il contratto a canone concordato risulta vantaggioso in quanto si possono beneficiare di agevolazioni fiscali locali sull’IMU e se si desidera avere una stabilità contrattuale. Per quanto riguarda l'inquilino i vantaggi del canone concordato sono relativi alla possibilità di trovare più stabilità contrattuale e un contratto d'affitto più accessibile. L'aliquota della cedolare secca per i contratti di locazione a canone concordato è pari al 10%. L'aliquota ridotta può essere applicata ai contratti agevolati stipulati nei comuni ad alta densità abitativa, come le grandi città e le zone con difficoltà nel mercato immobiliare. I contratti di locazione a canone concordato hanno un’aliquota fissa del 10%.
Andrea Longo
Andrea Longo
2025-10-14 14:26:38
Numero di risposte : 26
0
Il principale vantaggio che questa tipologia di locazione offre ai locatori riguarda le agevolazioni fiscali, in quanto è possibile ottenere una riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta municipale propria sugli immobili locati. L’imposta di registro è inferiore rispetto a quella prevista per i contratti di locazione ad uso abitativo a canone libero, dato che ai fini dell’imposta di registro il reddito di locazione da considerare per l’applicazione dell’imposta del 2 per cento è pari al 70 per cento dell’importo totale del canone di locazione. Inoltre, qualora il locatore opti per il regime della cedolare secca e l’immobile sia situato in un comune ad alta densità abitativa o sia locato a studenti universitari, la tassazione applicata sarà al 10 per cento e non al 21 per cento, come avviene nel caso di immobili locati in regime di cedolare secca che siano locati a canone libero o che non rientrino nelle condizioni sopra descritte, anche se locati con un contratto di locazione a canone concordato.
Prisca De rosa
Prisca De rosa
2025-10-14 14:23:34
Numero di risposte : 28
0
Chi opta per questa forma contrattuale può beneficiare di agevolazioni fiscali significative. È prevista una cedolare secca al 10%, introdotta in via strutturale dal 2020, che sostituisce IRPEF e addizionali. Inoltre, viene applicata una riduzione del 25% sull’IRPEF per il reddito derivante da questi contratti. Non sono dovute imposte di registro né bollo. Questo lo rende vantaggioso sia per i proprietari che per gli inquilini, soprattutto nei contesti urbani ad alta densità abitativa.
Renata Marini
Renata Marini
2025-10-14 14:19:31
Numero di risposte : 20
0
I vantaggi fiscali coinvolgono sia i proprietari che gli inquilini. In particolare per i proprietari incontriamo due possibili benefit legati al canone concordato: per quanto riguarda l’imponibile Irpef, ai fini della dichiarazione dei redditi comprensiva della parte di canone incassato, l’ammontare che va dichiarato è ridotto al 66,5% rispetto all’85% previsto per il trattamento non concordato e non cedolare secca; per l’imposta di registrazione del contratto l’aliquota è ridotta all’1,4% all’anno (calcolato sul valore annuale del canone) rispetto al 2% ordinario; Come altri vantaggi sempre per i proprietari troviamo la possibile ‘decuratazione’ dell’Imu che può essere ridotta fino ad un minimo del 4 per mille al posto del 7,6 per mille ‘standard’ (che può, tra l’altro, essere aumentato a discrezione dei comuni fino al 10,6 per mille).