Il concordato preventivo si è rivelato un flop?

Sabatino Mariani
2025-10-14 21:04:53
Numero di risposte
: 13
La risposta delle imprese vicentine e veronesi al concordato preventivo biennale è stata tiepida. Un’indagine condotta da CNA su un campione di attività idonee ha rivelato che, a ieri, solo l’8,14% ha formalizzato l’adesione, mentre un altro 8,22% sta ancora valutando l’opzione. Anche se tutti gli indecisi optassero per aderire, il totale non supererebbe comunque il 16,36%. La misura è allettante per le attività che prevedono stabilità o incrementi di fatturato, ma nonostante tale aspetto ha raccolto risultati al di sotto delle attese.

Raffaella Pellegrino
2025-10-14 19:39:04
Numero di risposte
: 19
Il nuovo istituto introdotto quest’anno ha suscitato molte perplessità e alimentato un acceso dibattito a seguito dei continui cambiamenti fino a pochi giorni dalla scadenza, che hanno determinato totale incertezza per i contribuenti e difficoltà operative per i commercialisti.
Ancor di più soggetta a critiche è stata la riapertura postuma della scadenza originaria del 31 ottobre al 12 dicembre.
Sarà ora da capire, se la stagione del concordato Preventivo Biennale verrà riproposta o definitivamente abbandonata come già avvenuta in passato.
Il concordato preventivo biennale è stato un ‘flop’.
Ha aderito, infatti, soltanto chi pensava di avere un immediato vantaggio fiscale.
Le stime diffuse dall’Associazione dei commercialisti danno una volta di più la cifra del fiasco colossale del concordato fiscale del Governo Meloni.
Su 4,5 milioni di partite Iva interessate, anche dopo la riapertura del termine le adesioni dovrebbero attestarsi intorno alle 750 mila, in una forchetta che secondo i commercialisti oscilla tra il 14 e il 18% dei potenziali interessati.
Una miseria, che non consentirà di raggiungere nemmeno lontanamente il gettito necessario a finanziare il taglio dell’Irpef sul ceto medio.

Giorgio De rosa
2025-10-14 19:18:07
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: 13
Le scarse adesioni al concordato preventivo dimostrano, da un lato, che lo strumento non si è dimostrato efficace per ridurre l’evasione fiscale attraverso un “rapporto collaborativo” con i contribuenti, dall’altro, che non era un “condono” o un regalo agli evasori.
Adesso il governo sembra intenzionato a riaprire, o comunque a prolungare, il concordato con una nuova “finestra”, perché la maggioranza di centrodestra puntava su queste entrate – evidentemente al di sotto delle aspettative – per poter finanziare il taglio dell’Irpef al ceto medio.
Ma se i contribuenti pensano che gli accertamenti dell’Agenzia delle entrate non ci saranno comunque, è evidente che la convenienza del concordato sparisce.
Alla fine, la misura si è rivelata perlopiù innocua.
Insomma, è su questo che il patto offerto dal governo è risultato poco credibile: non tanto nella promessa di non fare controlli a chi aderisce, ma nella minaccia di fare controlli su chi sceglie di non aderire.

Felice Bellini
2025-10-14 17:57:12
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: 19
Secondo le stime dell’associazione dei commercialisti, le adesioni delle partite Iva saranno tra il 10 e il 15%.
Difficile arrivare a 2 miliardi

Dino Ferraro
2025-10-14 17:37:25
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: 24
Il Concordato Preventivo Biennale si è rivelato un vero flop!
E ora, non avendo raggiunto numeri sufficienti, sono stati riaperti i termini.
Ma quali possono essere i motivi di questo fallimento?
Nonostante la norma del CPB preveda l’esclusione da accertamento sul reddito per il biennio 2024-2025 gli imprenditori hanno fiutato puzza di fregatura!
Non è bastato neppure l’ultimo vano tentativo di dare più appeal al Concordato, inserendo in extremis il pacchetto condono per i cinque anni dal 2018 al 2022.
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