Cosa conviene cedolare secca o canone concordato?

Lucrezia Farina
2025-10-14 21:07:39
Numero di risposte
: 26
La cedolare secca al 10% rappresenta una scelta vantaggiosa rispetto al regime IRPEF tradizionale, che prevede aliquote progressive a partire dal 23%.
Rispetto alla cedolare secca al 21%, applicabile ai contratti a canone libero 4+4, l’aliquota del 10% garantisce un risparmio fiscale significativo.
Vantaggi principali:
Tassazione fissa e più bassa rispetto all’IRPEF;
Nessuna imposta di registro e bollo, riducendo i costi amministrativi;
Maggiore semplicità nella gestione fiscale, senza necessità di calcolare le aliquote progressive IRPEF.
Per gli inquilini, il contratto a canone concordato con cedolare secca offre stabilità e trasparenza nei costi di locazione, evitando aumenti imprevisti legati all’adeguamento ISTAT.
Il regime della cedolare secca al 10% applicato ai contratti a canone concordato è un’ottima soluzione per i locatori che vogliono ridurre la tassazione sugli affitti e semplificare la gestione fiscale.
Allo stesso tempo, rappresenta un vantaggio per gli inquilini, garantendo canoni calmierati e maggiore sicurezza contrattuale.

Moreno Montanari
2025-10-14 20:32:38
Numero di risposte
: 20
Quando conviene il canone concordato.
Il canone concordato è conveniente quando:
L’immobile si trova in aree ad alta domanda abitativa con accordi territoriali favorevoli.
Si desidera offrire un affitto più accessibile, aumentando le possibilità di trovare inquilini stabili.
Si punta a beneficiare delle agevolazioni fiscali locali sull’IMU.
Si preferisce una maggiore stabilità contrattuale.
Quando conviene la cedolare secca.
La cedolare secca è conveniente quando:
Si vuole semplificare la tassazione del reddito da locazione con un’imposta sostitutiva.
Si preferisce evitare le dichiarazioni dei redditi complesse.
Si desidera una gestione fiscale più prevedibile e stabile.
La cedolare secca può essere applicata anche agli affitti a canone concordato.
Infatti, questa combinazione è spesso vantaggiosa per i proprietari di immobili, poiché consente di beneficiare delle agevolazioni fiscali associate a entrambe le modalità.
Quando un contratto di locazione è a canone concordato, il proprietario ha la possibilità di optare per il regime della cedolare secca.
In questo caso, l’aliquota dell’imposta sostitutiva è ridotta al 10%, rispetto al 21% applicato ai contratti a canone libero.

Ugo Ruggiero
2025-10-14 16:55:30
Numero di risposte
: 23
La cedolare secca è la scelta migliore quando:
Hai un’aliquota IRPEF alta (oltre il 23%).
Vuoi semplificare la fiscalità (unico pagamento, niente bolli).
Affitti in zone ad alta tensione abitativa.
Applichi un canone concordato (10%).
Vuoi evitare sorprese da adeguamento ISTAT o comunicazioni annuali.
➡️ Se puoi applicare il canone concordato in un Comune ad alta tensione abitativa, la cedolare secca al 10% è imbattibile.
Posso passare da regime ordinario a cedolare secca?
✅ Sì, anche in corso di contratto.
Va comunicato in dichiarazione o con RLI.
La cedolare si applica anche agli affitti brevi?
✅ Solo se sei un privato e affitti al massimo 4 immobili.
Devo comunicarlo all’inquilino?
No, ma è buona norma farlo.
L’inquilino non può opporsi.
Posso scegliere la cedolare anche per stanze singole?
✅ Sì, se il contratto è regolare e registrato.
In definitiva, la cedolare secca è una scelta molto vantaggiosa per chi vuole una gestione fiscale più snella e meno onerosa.
Tuttavia, prima di procedere con la stipula del contratto di locazione, occorre trovare un inquilino affidabile.

Pericle Guerra
2025-10-14 16:41:45
Numero di risposte
: 18
Nel canone libero il vecchio regime è conveniente, anche se di poco, per chi denuncia un reddito fino a 15.000 euro.
Per i proprietari con reddito superiore a 15.000 euro, la cedolare secca risulta vantaggiosa.
Nel canone concordato c’è un abbattimento del 40,5%, quindi la cedolare secca è conveniente per i locatori che hanno un reddito sopra i 28.000 euro.
I proprietari che affittano a canone concordato potrebbero passare al canone libero, perché in generale la cedolare secca rende più conveniente il canone libero.
La cedolare secca, se scelta dal contribuente, sostituisce l’IRPEF, le addizionali all’IRPEF, l’imposta di registro e l’imposta di bollo sui contratti di locazione.
Il locatore che sceglie l’opzione della cedolare secca rinuncia ad applicare aumenti del canone di affitto.
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