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Come viene pagato il mancato preavviso?

Ercole Guerra
Ercole Guerra
2025-10-25 20:23:42
Numero di risposte : 28
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Nel rapporto a tempo determinato non sussiste il preavviso né, tantomeno, la relativa indennità sostitutiva. Un recesso anticipato da parte del lavoratore può comportare una richiesta di risarcimento del danno che l’azienda può inoltrare al giudice del lavoro, il quale, valutato il danno subìto dal datore di lavoro, obbliga il lavoratore ad erogare il relativo risarcimento. L’eventuale riduzione dalle competenze di fine rapporto dell’indennità di mancato preavviso può essere impugnata dal lavoratore, proprio per la mancanza, in capo al datore di lavoro, del potere di decurtare tale importo dalla busta paga. Nel caso contrario, ovvero quando è il datore di lavoro a interrompere il contratto a termine anticipatamente e senza giusta causa, il lavoratore ha diritto a un risarcimento, così come stabilito dall’articolo 2119 del Codice Civile e ribadito dalla giurisprudenza. Per evitare errori e contenziosi, è opportuno che ogni decisione su competenze finali e trattenute venga valutata con l’assistenza del consulente del lavoro o dell’ufficio legale.
Federica Grassi
Federica Grassi
2025-10-15 06:11:21
Numero di risposte : 31
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In mancanza di preavviso, il recedente è tenuto verso l’altra parte ad un’indennità equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso. Quindi, qualora il datore di lavoro licenzi il dipendente senza il rispetto dei termini di preavviso fissati, di norma, dal C.C.N.L., in base al livello e al numero di anni di servizio, al dipendente spetta un’indennità per il periodo di preavviso non dato. Al riguardo, occorre ricordare che nel calcolo dell’indennità di mancato preavviso bisogna tener conto di tutti i diritti che sarebbero maturati durante il preavviso se questo fosse stato lavorato. L’indennità di mancato preavviso può essere anche rinunciabile, purché risultante da atti formali espliciti. L’indennità di mancato preavviso è disciplinato dall’art. 2118 del c.c. e stabilisce che “ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti dagli usi o secondo equità.