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Che tasse paga un lavoratore autonomo?

Cesare Lombardo
Cesare Lombardo
2025-11-16 12:41:40
Numero di risposte : 26
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Libero professionista se in regime forfettario start-up con un reddito di euro 25.000 pagherà una imposta sostitutiva pari a euro 975,00 quindi aliquota fiscale 3,9%. Commerciante in regime forfettario in regime start-up con un reddito di euro 25.000 pagherà un’imposta sostitutiva pari a euro 500, quindi con un’aliquota fiscale del 2%. Libero professionista se in regime forfettario con un reddito di euro 25.000 pagherà una imposta sostitutiva pari a euro 2.925 quindi aliquota fiscale 11,7%. Commerciante in regime forfettario con un reddito di euro 25.000 pagherà un’imposta sostitutiva pari a euro 1.500, quindi con un’aliquota fiscale del 6%. Se per qualunque ipotesi la persona non può accedere al regime forfettario, è bene sapere che la tassazione per un professionista o commerciante che subisca la tassazione ordinaria l’ammontare di imposte su 25.000 euro passa a euro 6127 con una aliquota fiscale del 24,51%. Libero professionista se in regime forfettario start-up con un reddito di euro 50.000 pagherà una imposta sostitutiva pari a euro 1.950,00 quindi aliquota fiscale 3,9%. Commerciante in regime forfettario in regime start-up con un reddito di euro 50.000 pagherà un’imposta sostitutiva pari a euro 1000, quindi con un’aliquota fiscale del 2%. Libero professionista se in regime forfettario con un reddito di euro 50.000 pagherà una imposta sostitutiva pari a euro 5.850 quindi aliquota fiscale 11,70%. Commerciante in regime forfettario con un reddito di euro 50.000 pagherà un’imposta sostitutiva pari a euro 3.000, quindi con un’aliquota fiscale del 6%. Se per qualunque ipotesi la persona non può accedere al regime forfettario, è bene sapere che la tassazione per un professionista o commerciante che subisca la tassazione ordinaria l’ammontare di imposte su 50.000 euro passa a euro 16.685 con una aliquota fiscale del 33,37%. Libero professionista o commerciante con un reddito lordo di euro 90.000 pagherà imposta per euro 34.926,00 aliquota fiscale 38,80%. Se si considera che il reddito da lavoro dipendente prevede che i contributi INPS siano pagati per due terzi dal datore di lavoro, possiamo affermare che per redditi superiori a 85.000 euro i lavoratori autonomi, intendendo sia commercianti che professionisti, sono soggetti ad una maggiore pressione fiscale, rispetto ai lavoratori dipendenti. Il regime forfettario invece prevede una tassazione maggiormente favorevole verso i lavoratori autonomi. Si potrebbe pensare che il professionista o l’imprenditore dovrebbero subire una tassazione ridotta viste le minori garanzie poste a tutela del medesimo.
Bortolo Gallo
Bortolo Gallo
2025-11-09 08:22:56
Numero di risposte : 22
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I lavoratori autonomi professionali residenti in Italia pagano una ritenuta a titolo d’acconto del 20%. Se il lavoratore autonomo non è residente in Italia la ritenuta è del 30% ed è “a titolo d’imposta”, cioè è definitiva e non va inserita nella dichiarazione dei redditi. Il primo passo è verificare se l’attività può rientrare nell’agevolazione del regime forfetario. Se non rientra nel regime forfetario, sono previsti i seguenti adempimenti: presentare la dichiarazione dei redditi Modello Redditi PF (in particolare il quadro LM) presentare, se dovuto, il prospetto degli Indici sintetici di affidabilità fiscale presentare, se dovuta, la dichiarazione Irap svolgere, se dovuti, gli obblighi Iva.
Sibilla Costantini
Sibilla Costantini
2025-11-04 07:14:22
Numero di risposte : 10
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Se sei in regime forfettario i redditi da Partita IVA non si sommano con quelli da lavoro dipendente. Le tasse sui redditi da lavoro dipendente saranno calcolate applicando le percentuali IRPEF, che vanno dal 23% al 43%. Le tasse sui redditi da Partita IVA forfettaria saranno calcolate su una parte dei tuoi incassi che va dal 40% all’86% e cambia a seconda del tipo di lavoro che svolgi. Dalla cifra risultante dovrai sottrarre i contributi che hai pagato per l’anno precedente con la tua Partita IVA. Poi dovrai calcolare le tasse, che saranno pari 5% per i primi 5 anni e al 15% per gli anni successivi.
Baldassarre Sorrentino
Baldassarre Sorrentino
2025-10-26 19:16:50
Numero di risposte : 20
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Con il regime forfettario paghi il 5 o il 15% di tasse. Con il regime ordinario, paghi dal 23 al 43% di tasse sulla differenza tra incassato e spese. Se apri una nuova attività, per i primi cinque anni paghi il 5%, mentre nei successivi il 15%. Dovrai applicare questa percentuale su una parte dei tuoi incassi definita a seconda della tua professione. La quantità di tasse che pagherai dipende dal tuo regime fiscale.
Massimiliano Piras
Massimiliano Piras
2025-10-17 03:34:06
Numero di risposte : 19
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I regimi fiscali previsti per i lavoratori con partita IVA sono due: regime ordinario e regime forfettario. Il primo si applica per quei professionisti che hanno un volume d’affari superiore a 65.000 euro annuali. In questo caso pagheranno l’IVA del 22% e l’IRPEF determinata in base ad un sistema di tassazione progressiva a scaglioni, con la possibilità di escludere dalle tasse le spese documentate legate allo svolgimento della propria attività di lavoro autonomo e i contributi previdenziali. Chi ha invece aperto una partita IVA in regime forfettario potrà beneficiare di una tassazione agevolata, applicata a chi ha un incassato annuo inferiore ai 65.000 euro. La tassazione agevolata è pari al 15%, che scende al 5% per i primi cinque anni di attività. Inoltre non verrà applicata l’IVA in fattura. Tutte le tasse non verranno calcolate sull’effettivo totale dei guadagni, ma esclusivamente su una parte definita in base al codice ATECO, il quale identifica l’attività economica svolta dal lavoratore autonomo. Oltre alle tasse che andranno versate allo Stato, bisogna aggiungere anche i contributi previdenziali, da corrispondere all’INPS o alla cassa di previdenza del proprio ordine professionale, se ne è provvisto.